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La Purificazione di Yoshie Nishikawa

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view post Posted on 16/5/2014, 12:38     +1   -1
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La Purificazione di Yoshie Nishikawa

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Le immagini sembrano ridestarsi,
sorprese da un bagliore intenso.
Sono rimaste in attesa di quel momento,
in silenzio, per anni.
Yoshie Nishikawa attraverso le sue opere,
continua a purificarci...





Si intitola 'Purificazione' la personale della fotografa giapponese ospitata fino al 25 maggio dalla Fondazione Matalon di Milano.


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Include una serie di nudi, intitolata Petali d’Oriente, realizzati a metà degli anni Novanta in pellicola e stampati poi in digitale e una serie di still life degli anni 2000, scattati in pellicola negativa ed ora proposti in stampa con un particolare processo analogico chiamato Platinum Print.

Petali d'Oriente è la prima personale presso la Pavesi Fine Arts di Milano di Yoshie Nishikawa, fotografa che si muove tra le origini giapponesi e l'adozione italiana e che appartiene a quella sfera di donne fotografe che sono emerse in Giappone dalla metà degli anni novanta.

La galleria presenta 21 nudi femminili in cui ritroviamo tutto il sapore del sistema simbolico giapponese, in un ritorno all'ordine estetico scavalcato da autori come Nobuyoshi Araki o troppo interiorizzato come nel caso di Daido Moriyama. Quella di Yoshie Nishikawa è una fabbricazione estetica dove il bianco e nero, valorizzato dalle stampe di Antonio Manta, è talmente regolato e
modulato da apparire di una qualità pura che ci riporta alla trasformazione delle cortigiane in sovrane della bellezza tipiche del lontano ukiyoe, una tecnica di stampa artistica giapponese diffusa fra il XVII e il XX secolo.
Secondo Arnaldo Pavesi, curatore della mostra, "le immagini di Yoshie mostrano quello che c’è oltre il corpo nudo: uno sguardo, un gesto, una sensazione. Le fotografie si trasformano così in immagini dipinte su petali vellutati, fragili e delicati, ma dal profumo dolce e conturbante".

“La bellezza ideale non esiste se non per brevi attimi fuggenti, come un profumo che ci ricorda il passato portato da un soffio di vento” scrive il curatore Nello Taietti per raccontare la sensualità raffinata degli scatti di Yoshie Nishikawa, che dopo essere specializzata presso la San Francisco Academy of Art College oggi lavora a Milano, lavorando in campo pubblicitario e occupandosi di still life e moda.


Per chi fosse interessato, il 14 e il 21 maggio la fotografa tiene due workshop presso la Fondazione Matalon







Introduzione alla mostra “Petali d’Oriente” di Yoshie Nishikawa a cura di Chiara Micol Schiona


Mentre lei si chinava sullo strumento egli la vide per un istante proprio come doveva apparire prima che il suo arrivo la irrigidisse; proprio come doveva apparire, quando, noncurante e disinvolta, passava un ozioso plettro sulle corde. Egli ne fu conquistato. Sono parole della poetessa del periodo giapponese Heian (784-1185) Murasaki Shikibu, autrice de La Storia di Genji, riconosciuto fra i più antichi romanzi dell’umanità, ed è quello che vediamo rappresentato nei nudi fotografici di Yoshie Nishikawa, che ha esposto le sue opere alla Pavesi Fine Art di Milano. Nell’Arte giapponese l’immagine non rappresenta la realtà bensì è tutto un’efrazione e un’esenzione del senso stesso. I nudi di Yoshie Nishikawa vanno e devono essere visti innanzitutto in questa chiave: prima della Tradizione, della Cultura, c’è necessità che il corpo da lei fotografato esista in quanto simbolo, si manifesta, agisce, secondo un puro progetto erotico per quanto sottilmente discreto. Lontana dalla tragressione delle polaroid di Nobuyoshi Araki o dal suo soft focus e lontana allo stesso tempo dall’effetto sgranato e dai forti contrasti che caratterizzano Daido Moriyama, non vuole mostrare i lati più oscuri della vita urbana e le parti meno viste delle città o l’industria del sesso giapponese: quella di Yoshie è una fabbricazione estetica dove il b/n è talmente regolato e modulato da apparire di una qualità pura. I nudi femminili diventano così eventi opachi, dove il corpo si esprime come totalità di limite e pulsione di desiderio, come voragine e abbandono, resistenza e resa.


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Yoshie Nishigawa nasce a Sapporo, in Giappone. Dopo la laurea presso l'università d'arte Ootani di Sapporo, nel 1982, si trasferisce a San Francisco dove si specializza in "the fine art of Photography" presso la San Francisco Academy of Art College. Nel 1983 comincia la sua carriera fotografica come free–lance, lavorando tra Tokio, New York, Londra e Milano. Nel 1996 decide di trasferirsi a Milano, continuando la sua collaborazione professionale con alcune case editrici, aziende e agenzie fotografiche di Tokio. Ha pubblicato servizi fotografici su varie riviste di importanti case editrici come Conde Nast, Rizzoli, Mondadori, Hachette, Kodan–sha, Shuei–sha, Shogakkan. Nel 2009 ha vinto il primo premio assoluto e il primo premio in ambito Moda al Premio della qualità creativa in fotografia professionale, organizzato dall’ Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual. "Yoshie Nishikawa è un’autrice completa – eclettica la cui poetica produzione fotografica dimostra una competenza tecnica ma soprattutto una sensibilità estetica non comune", questa la valutazione di Roberto Tomesani, coordinatore del premio fotografico. Nel 2010, sempre per il Premio della qualità in fotografia professionale, ha vinto il primo premio nella categoria "Glamour". Yoshie ha sempre alternato alla sua attività professionale una ricerca e uno studio personali. Le sue opere sono state esposte in numerose gallerie d'arte in Giappone e Italia; attualmente svolge la sua attività professionale ed artistica tra Milano, Londra, Parigi e Tokio.



PURIFICAZIONE - YOSHIE NISHIKAWA
Museo Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte. 67 Milano
Orari di apertura
dal Martedì al Sabato: 10-19
Apertura straordinaria: Domenica 25 Maggio





Edited by filokalos - 16/5/2014, 14:44
 
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