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Skolkovo - La Silicon Valley Russa

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view post Posted on 22/4/2013, 10:24     +1   -1
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Skolkovo - La Silicon Valley Russa

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La moderna Silicon Valley russa,
che inizia a prendere forma
alla periferia di Mosca,
aspira a diventare un modello di sviluppo urbano,
facendo proprie le tecniche più all’avanguardia
in materia di efficienza energetica
e pianificazione urbana.




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D’Inverno la temperatura precipita a meno 20 e d'estate il caldo può essere torrido, ma Skolkovo, alle porte di Mosca, è il sogno di ogni architetto.

Negli ultimi cinque anni, la Russia ha iniziato a dare una rapida scalata alle classifiche che misurano i livelli di innovazione.

Come osservò un tempo lo statista tedesco Otto von Bismarck, la cavalleria russa è “lenta a sellare i cavalli, ma procede spedita”.

Un’affermazione che oggi si addice a pennello al rapporto che la Russia ha con il campo dell’innovazione, nel quale si sta rapidamente affermando.

I russi fanno sul serio: dopo avere aperto tre nuove scuole internazionali di architettura nell’arco di pochi mesi, hanno messo in cantiere una grandissima mole di new town e progetti urbani sostenibili.



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Tra questi spicca per grandiosità lo Skolkovo Innovation Centre, una città satellite della capitale, dedicato alle imprese hi-tech e organizzato in cinque distretti: oltre al classico it, l’efficienza energetica, il nucleare, lo spazio e le tecnologie biomediche.

La sfida che il progetto Skolkovo, la Silicon Valley russa, è anticipare qualsiasi cosa per inventare da zero un tessuto urbano in tutta la sua complessità, tanto a livello di interazioni umane che di infrastrutture.

Come sottolinea David Chipperfield del Consiglio municipale della Fondazione Skolkovo, la sfida di questo progetto consiste nell’inventare una città a partire dal nulla, a passare senza soluzione di continuità e senza un corso definito degli eventi dall’idea alla realtà. Il margine di manovra è ridotto. Il rischio è molto alto.

Utopie urbanistiche hanno visto la luce sempre, in ogni periodo: Brasilia, Auroville, Astana... Alcune di esse si sono rivelate dei successi, altre no. Quanto a Skolkovo si distingue per il proprio obiettivo: l’innovazione.


La classifica che misura il livello di innovazione dei Paesi, stilata in Francia dalla scuola di direzione aziendale Insead, assegna alla Russia la cinquantunesima posizione, mentre secondo un nuovo indice messo a punto da Bloomberg e basato su fattori quali l’intensità del settore sviluppo e ricerca (R&D), il Paese occuperebbe invece la quattordicesima posizione a livello mondiale.



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Il Logo dello Skolkovo Innovation Centre

Il crollo dell’Unione Sovietica ha assestato un duro colpo al prestigio e all’avanzamento della scienza russa, e la conseguente fuga di capitale umano – ovvero l’emigrazione all’estero di scienziati, ingegneri e tecnici di talento – ha raggiunto proporzioni drammatiche. Come è pronta a testimoniare la Cisco Systems, oggi convinta sostenitrice di Skolkovo, il progetto di innovazione che rappresenta il fiore all’occhiello della Russia, e che nella sola Silicon Valley conta tra i suoi dipendenti non meno di settecento emigrati russi.

Anche i forti aumenti di prezzo registrati a partire dal nuovo millennio da benzina, gas e derrate hanno favorito un’economia sbilanciata e bisognosa di diversificazione e modernizzazione, nonché di migliori infrastrutture, mirate in particolare alle imprese piccole e medie, in fase di crescita.



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L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha sottolineato inoltre la necessità di creare, in settori non legati alle materie prime, delle aziende analoghe a Gazprom e Rosneft. E benché queste ultime siano naturalmente vitali per l’economia russa, occorre che dal panorama della ricerca nazionale emergano anche aziende più piccole, agili e innovative.

Per tutta risposta, il governo russo ha lanciato una serie di iniziative imperniate sull’innovazione, tra cui la creazione di piattaforme tecnologiche, di distretti territoriali che godono di agevolazioni fiscali, di zone economiche speciali e di nuovi poli di sviluppo, quali Skolkovo, Rusnano, la Russian Venture Corporation e il Fondo per gli investimenti diretti.

Una volta completato, il polo Skolkovo – situato a soli 19 chilometri dal Cremlino di Mosca – sarà una cittadella moderna ad alta tecnologia. Il progetto, che rappresenta la punta di diamante dell’iniziativa, ha immediatamente favorito la creazione di un serbatoio che comprende più di 850 start up e già vanta la presenza di grandi nomi della tecnologia globale, quali Samsung, Intel, Microsoft, Honeywell, Siemens, J&J, SAP e BP, tutti presenti a Skolkovo tramite una propria sede o il finanziamento delle start-up.



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I futuri ricercatori che la città aspira ad attirare lavorano già in rete. La città, concepita come una cellula, si allarga a partire da un nucleo centrale strutturato attorno all’università e al Technopark, i due punti più importanti della città.

Essa avrà una superficie totale di 400 ettari divisi in quattro macro-aree, e includerà condomini e appartamenti, esercizi commerciali, luoghi di divertimento e di servizio, inframmezzati da numerose aree a verde.

La realizzazione degli edifici, progettati in un’ottica di risparmio energetico, è stata affidata a una serie di studi di architettura, tra i quali Herzog & de Meuron, Oma e Sanaa. Per rendere la città attraente per gli utenti (26mila persone stimate, tra le quali seimila ricercatori qualificati, 2.500 studenti o personale accademico e 10mila imprenditori), l’innovazione non sarà soltanto generata, ma presente nella vita di tutti i giorni. Come spiega Jack Bennet, direttore aggiunto della Fondazione Skolkovo, “vogliamo concretizzare il concetto di città intelligente in partenariato con l’azienda Cisco”.



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Il progetto si avvale già di investimenti per 250 milioni di euro dei leader mondiali di settori di punta, quali Boeing, Eads o Ibm, e di un partenariato con l’Mit, il Massachusetts Institute of Technology, primo segnale positivo da parte del mercato nei confronti di un progetto il cui costo totale è stimato nell’ordine dei 4-5 miliardi di euro.

Se la Russia avrà successo in questa azzardata scommessa, potrebbe mette in moto una dinamica tale da diversificare in modo incisivo e duraturo la sua economia.


Il progetto generale è dello studio francese Arep, mentre i singoli distretti sono stati assegnati ad architetti di fama internazionale tra cui l’italiano Stefano Boeri.

Skolkovo è pianificata in base alla massima sostenibilità ambientale e sociale, all’integrazione con il contesto naturale e digitale. Grazie agli investimenti statali e privati (tra gli altri: Cisco, Ibm, Samsung e Siemens) sarà un laboratorio urbano, in cui sperimentare le soluzioni più innovative. Quelle di maggior successo verranno esportate in altri insediamenti. Il progetto è partito tre anni fa, ma procede rapidissimo: Mosca vuole la sua Silicon Valley. E subito. ;)







Edited by filokalos - 22/4/2013, 11:48
 
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