Leone Cimpellin abita a Milano, è anzianotto (è nato a Rovigo il 6 giugno 1926), ma la sua mano è sempre buona e continua il mestiere di disegnatore di fumetti ed illustratore.
Ha iniziato presto, subito dopo la seconda guerra mondiale, alla quale ha partecipato come marò incursore.
Aveva allora una prestigiosa collaborazione con la Mondadori per i personaggi “Oklahoma”, “Pecos Bill” e "Nembo Kid” (Superman).
In seguito illustra fatti di cronaca per la Domenica del Corriere e collabora con la testata Amica.
Nello stesso periodo entra nel Corriere dei Piccoli e per i direttori Zucconi e Triberti dà vita a numerosi personaggi umoristici: il pilota “Carletto Sprint”, il giornalista “Gigi Bizz” il centurione romano “Tribunzio”, l’astronauta “Gigi” con l’inseparabile androide “Rob 8” il moschettiere pasticcione “Gelsomino”, il soldatino “Gibernetta” e tanti altri.
Disegna poi per la collana Ariete grandi avventure, e un suo personaggio femminile “Svanitella” diventa un Carosello TV.
Alla fine degli anni ’60 fa il suo ingresso nel fumetto erotico, per la Ediperiodici disegna la serie di “Belfagor”, e “Top” per le edizioni Lo Squalo.
Anche le aziende si accorgono della sua bravura e su incarico della benzina Esso crea la mascotte “Un Tigre nel motore”.
La sua collaborazione è richiesta anche all’estero; disegna racconti western per la tedesca Bastel, in Francia per le Editions Lug di Lione e le Editions aventures et Voyages, in Gran Bretagna per la Thompson e Fleetway di Londra..
I personaggi del Corriere dei Piccoli vengono ristampati in Spagna, Argentina, Turchia, Cile.
Rat-man
All’inizio degli anni ’70 si dedica dapprima a “Diabolik”, poi sotto lo pseudonimo di Gilbert, in coppia con Romano Garofalo che scrive i testi, incontra il grande successo con la serie famosa di Johnny Logan, capo di una banda di scalcinati detectives, dove non manca la feroce satira sociale.
Sempre in quegli anni inizia a lavorare con la Gazzetta del Popolo, giornale di Torino, dove illustra le vicende sportive.
Promuove il suo personale Studio Cimpellin, dove si sono formati molti grandi autori del fumetto di oggi: Tognetti, Carlo Ambrosini, Enea Riboldi, Gianpiero Casertano, Nicola Mari e tanti altri.
Negli anni ’80 con lo sceneggiatore Max Bunker (quello di Kriminal, Satanik e Alan Ford), disegna le matite di “Maxmagnus”, i personaggi di "Tom Tom”, “Tappo e Balestra”, “El Cico Mas”, “Mister T”.
Per la testata Più, “Falco il superbolide”, “Ryu” per TV Junior e collaboro al programma a cartoni animati in TV “Super Gulp”.
Prosegue la collaborazione con il Corrierino, trasponendo a fumetti diverse serie di cartoni animati giapponesi come “Chibin e Fio”, “Galaxy Express 999”, “Lady Oscar”, “Daltanious”, “Tartarughe Ninjia”, “Il Tulipano nero”, “La piccola Robinson”, “I Tre moschettieri” e “Mac Fargo”.
Alla fine degli anni ’80 collabora per Sergio Bonelli editore disegnando storie di “Martin Mystere” e “Nathan Never”.
All'inizio degli anni ’90 si cimenta nelle matite di “Gordon Link” dello sceneggiatore Gianfranco Manfredi per le nuove Edizioni Dardo, oltre a disegnare alcune storie di “Tiramolla”.
Nel 2003 disegna i personaggi e progetto le tavole di “Zollywood” di Davide Barzi, realizzati in collaborazione con Oscar Scalco.
Per il Giornalino, sui testi di Carlo Pedrocchi, crea una trasposizione della vita di oggi nella Roma antica, al titolo SPQR, con protagonista “Duralex”.
Nel 2006, in occasione dei festeggiamenti per il quarantennale del Comandante Mark della Essegesse, illustra il racconto Avventura ai Caraibi pubblicato su Mark numero 45 edito da IF Edizioni.
Il suo percorso artistico è ampiamente narrato nel libro di Davide Barzi "Leo Cimpellin/Leo Ortolani" (edizioni if, 2002), in cui l'autore si racconta attraverso una lunga chiacchierata con il creatore di Rat-Man.
Ma se gli chiedete il fumetto che preferisce, vi risponderà: “Pantegana Kid” il topo del west, che tiene ancora inedito nel suo cassetto.