Incredibile, ma vero!!
Le sirene non esistono... 
Lo dice ufficialmente il governo americano. 
Che con una nota del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) prende posizione su questa questione di vitale importanza.
Come se da noi, il Cnr comunicasse che la befana non c'è... 
Ma perché un istituto di ricerca governativo arriva al punto da sfiorare il ridicolo? 
Commettendo fra l'altro l'errore marchiano di considerare le sirene omeriche delle donne-pesce, mentre in realtà sono donne-uccello?
Tutto nasce da uno speciale televisivo del canale Animai Planet che ha letteralmente incantato l'America.
Titolo, Mermaids. The body found (Sirene, il corpo ritrovato).
Contenuto: una ri-costruzione fantascientifica dell'ambiente marino del Pacifico meridionale di 150 anni fa.
Un abisso grigio azzurro alla Biade Runner in cui volteggiano sirene con code iperboliche, visi da androidi, occhi da Avatar e mani pinnate.
In realtà, il programma è un mix di computer grafica, di documentario naturalistico e di fotografie di presunti resti di sirene, risalenti alla metà dell'Ottocento, che il governo Usa avrebbe deciso di secretare per non allarmare l'opinione pubblica.
Una "Sirena" ritrovata in Bulgaria...Che invece si è allarmata alla grande. 
Prendendo per oro colato l'ipotesi suggerita dal programma.
Secondo cui le donne-pesce sarebbero l'evoluzione acquatica della scimmia.
Mentre noi umani ne siamo l'evoluzione terrestre.
Secondo gli autori della docu-fiction - sostenitori della «teoria della scimmia acquatica» ripresa anche da Desmond Morris - la presenza delle sirene nell'immaginario di tutti i tempi proverebbe che le incantatrici dalla coda di pesce non sono solo un mito, ma dei «primati» rifugiatisi negli abissi per sfuggire alla calura africana.
Come dire: l'anello di congiunzione alla marinara... 
Se è vero che il sonno della ragione genera mostri, allora un immaginario collettivo sull'orlo di una crisi di nervi può ben generare sirene.
Non a caso questa combinazione di false certezze e di pseudo dimostrazioni è stata scambiata da molti per un documentario.
Fatto sta che un ente governativo come il Noaa è stato costretto ad affermare, testualmente, che «non c'è alcuna prova scientifica dell'esistenza di umanoidi acquatici»...
In realtà la storia si ripete.
Perché se i tempi sono cambiati, gli uomini lo sono molto meno.
E continuano a essere affascinati da creature favolose ai confini della realtà.
Ma quelli di Animai Planet in materia di sirenoidi sono solo dei nani sulle spalle di un gigante.
Perché in realtà, il primo a fare delle sirene un format di successo fu Phineas Barnum, l'inventore dell' industria dello spettacolo.
Che nel suo celebre circo, accanto a nani, ballerine, donne barbute, tronchi umani, giganti, gemelli siamesi, elephant men, africani albini, microcefali, ragazze gallina e altri cosiddetti freaks, portò in scena una sirena. Ovvero un ibrido taroccato composto dal busto di una scimmia e dalla coda di un pesce accuratamente cuciti.
La vera merce immateriale offerta da Barnum era la possibilità di diventare testimoni oculari e giudici imparziali della verità del mito.
Era l'inizio della società dello spettacolo e della sua fantasmagoria incantatoria.
E per capire come va a finire la storia basta guardare...
Mermaids: The body found.
