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Museo Guggenheim di Bilbao

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view post Posted on 17/8/2012, 11:29     +1   -1
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Museo Guggenheim di Bilbao

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Bilbao, Spagna, 1997
Frank O. Gehry



Il Museo Guggenheim Bilbao è il museo di arte contemporanea
progettato dall'architetto canadese Frank Gehry
che si trova a Bilbao, País Vasco in Spagna.
È stato inaugurato nel 1997.
Quest’opera è stata voluta dall’amministrazione locale
per rivitalizzare questa città,
diventandone ben presto un simbolo.




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Bilbao è caratterizzata da un paesaggio urbano cupo e severo, retaggio del suo passato di città industriale, attiva in particolare nel settore metallurgico.

Nel processo di riconversione industriale molti impianti obsoleti sono stati dismessi, e il governo basco ha promosso un piano di rinnovamento dell'area del fiume Nervión - che attraversa l'intera città - e di riconversione degli spazi industriali esistenti per usi commerciali, finanziari e di servizio.

Il progetto si è avvalso dell'intervento di professionisti come Norman Foster, Calatrava, Federico Soriano, César Pelli e Michael Willdford.

Il Museo Guggenheim di Frank 0. Gehry fa parte di questo piano, e in certa misura l’edificio va oltre le esigenze culturali per le quali è stato creato, in quanto si è trasformato in un autentico simbolo della radicale metamorfosi che ha conosciuto Bilbao.

La proposta di Gehry risultò vincente nel concorso ristretto indetto per l'edificio del museo, al quale parteciparono anche Arata Isozaki e Coop Himmelbau.

Le autorità basche e la Fondazione Guggenheim volevano un edificio unico nel suo genere e iconoclasta, dotato di grande impatto e in grado di attirare l'attenzione internazionale sull'arte moderna, diventando un simbolo della città.



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Il museo è situato sulla rive del Nervión, accanto a un trafficato ponte sospeso che l’architetto tenne presente sin dall’inizio nel suo progetto.

Secondo Gehry, l'edificio si ispira al film di Fritz Lang Mctropolis, alle sculture di Brancusi, all'immagine di una cava, e soprattutto alla forza che emana dalla città di Bilbao.

Nonostante ciò, ad affascinare lo spettatore è l'impronta personale dello stesso Gehry.

I suoi schizzi sembrano trasferiti direttamente al computer, dove sono analizzati matematicamente per risolvere i dettagli tecnici e strutturali.

Il museo è costituito da una grande sala centrale alta 50 metri e sormontata da un fiore metallico, e da tre ali che si estendono a est, a sud e a ovest.

A nord scorre il fiume, e come quarta ala troviamo un grande atrio a vetri.



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Ognuna delle ali è destinata a ospitare diversi tipi di mostre.


L’auditorium, il ristorante e i negozi al pianterreno sono accessibili dalla piazza antistante il museo, cosicché possono funzionare indipendentemente da questo.

I servizi ausiliari sono collocati nel basamento, cui si accede attraverso una strada secondaria.


Il museo, soprattutto durante la sua costruzione, ricevette numerose critiche da differenti settori della cultura basca, infatti i fondi per la sua costruzione provenivano esclusivamente dalle casse della cultura del governo basco, e molti chiedevano che i fondi venissero anche da altre aree visto che l'investimento era soprattutto di taglio imprenditoriale, e stava lasciando la cultura basca senza fondi.

Inoltre Jorge Oteiza chiamò il Guggenheim di Bilbao "Fabbrica di formaggi", e giurò che non avrebbe mai permesso che qualche sua opera fosse esposta in quel museo; ma una volta costruito il museo disse che bisognava approfittare di quel che c'era e non negò le sue opere al museo come aveva promesso.

L'edificio è stato criticato anche per il suo elevato costo e per il carattere sperimentale di molte delle innovazioni architettoniche, che ne hanno reso più costosa e difficile la pulizia e il mantenimento: per l'umidità il titanio che ricopre interamente il museo ha iniziato un processo molto simile all'ossidazione.

Inoltre lo stesso titanio, proveniente dalla Russia, era difettoso ed ogni singola lastra, con le variazioni termiche, ha cominciato un lento processo di deformazione, ottenendo che l'intera struttura fosse soggetta a continui restauri.



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"Maman" il ragno gigante di Louise Bourgeois.



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In gran parte le critiche sono state però annullate dall'inaspettato successo che l'edificio e il museo hanno riscosso a livello mondiale, portando enormi benefici alla città, sia economici sia di immagine.

Il progetto del Museo Guggenheim di Bilbao ha ricevuto inoltre il premio internazionale Puente de Alcantara.

Il Guggenheim di Bilbao è l'unico museo di Spagna che può vantare il premio al museo europeo dell'anno.

La struttura si riflette sulle acque del Nerviòn e su quelle di un laghetto artificiale situato ai suoi piedi ad un livello leggermente più alto di quello del fiume, che fa parte anch'esso dello spazio espositivo.



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Al livello dell'acqua sono qui collocati dei bruciatori, dotati di fori per fare entrare l'aria che si mescola al gas, e da alcuni bocchettoni fuoriescono fiamme colorate miste a spruzzi d'acqua, che rendono ancora più suggestiva una visita serale al Museo.

Una rampa collega la passeggiata a fiume con una torre dalla forma irregolare, dotata di una scala interna che permette di salire sul ponte.

La torre funge dunque da collegamento tra il museo ed il Ponte de La Salve, una delle principali vie d'ingresso alla città e l'edificio risulta così integrato all'area urbana, indicando il desiderio di integrazione del Museo con il resto della regione.

L'entrata principale si trova a conclusione di una delle strade principali della città, che si svolge in diagonale e che collega il centro urbano al Museo ed è posta sei metri sotto il livello stradale.



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Frank O. Gehry

La struttura interna dell'edificio si sviluppa in tre livelli, che contengono le sale espositive, a cui si aggiunge un ulteriore livello, per i sistemi di condizionamento.

Il fulcro compositivo dell'intero edificio è composto da un atrio, di 650 m², e di 50 metri di altezza, dal quale prendono luce anche i tre piani che vi si affacciano.

Questo spazio viene illuminato sia dalla luce naturale che penetra lateralmente dalle grandi vetrate che danno sul fiume, sia dalla vetrata che costituisce la copertura del punto più alto dell'edificio da cui la luce proviene zenitalmente.

Dall'atrio, inoltre, si accede alla terrazza che si affaccia sul laghetto artificiale ed è coperta da una gigantesca tettoia sorretta da un unico pilastro in pietra.

Ci sono, inoltre, 19 gallerie che si raccordano su questo spazio grazie ad un sistema di passerelle curvilinee sospese, di ascensori a vetro e di torri di scale, destinate ad ospitare a rotazione le collezioni della fondazione Guggenheim, le opere della collezione permanente, ma anche alcuni percorsi espositivi dedicati ad artisti baschi e spagnoli contemporanei.



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Anche la scultura "Puppy" di Jeff Koons è stata esposta di fronte al Guggenheim



Alcune gallerie presentano una volumetria tradizionale e la loro forma è espressa all'esterno dai volumi in pietra, altre invece presentano una spiccata irregolarità e sono identificabili all'esterno dal rivestimento in titanio.

Molte gallerie sono illuminate da lucernari che regolano l'intensità della luce naturale grazie ad un sistema di tende motorizzate. Le sale interne destinate ad accogliere le opere, sono state concepite partendo proprio dalle caratteristiche delle opere che erano destinate ad accogliere, alcune delle quali di grandissime dimensioni.

Particolare cura è riservata alla manutenzione del museo, affinché le lamine di titanio conservino sempre il loro splendore; spesso è infatti possibile vedere operai che sospesi con dei cavi, puliscono o riparano il rivestimento con estrema competenza.


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Edited by filokalos - 17/8/2012, 13:08
 
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