Tra i trecentonovantacinque progetti presentati al concorso internazionale per la costruzione di un nuovo forum metropolitano per la città di Tokyo nel 1989, risultò vincente quello dell'architetto uruguaiano Vinoly.
Situata nella zona finanziaria del quartiere centrale di Maruncuchi e vicina al quartiere commerciale di Ginza, l'area è perfettamente collegata alla rete metropolitana e al sistema ferroviario.
L'edificio si trova vicino ai giardini del palazzo imperiale, nel luogo in cui nel 1957 furono costruiti il vecchio palazzo comunale e altri edifici municipali progettati da KenzoTange, demoliti nel 1991.
La sede del consiglio comunale fu trasferita nei nuovi grattacieli, anch'essi progettati da Tange, nel distretto finanzia-
rio di Shinuku.
Il progetto di Vinoly si basa sulla disintegrazione del complesso in volumi differenziati.
Le quattro vaste sale per concerti, mostre e congressi a ovest si armonizzano con le proporzioni degli edifici circostanti, integrandosi nella città grazie a una facciata comune.
L'ampio salone sul lato opposto segue la linea della stazione vicina e si adatta al perimetro fusiforme dell'area.
Tra il salone e le sale si apre un'ampia strada la quale assume la funzione di una piazza che collega alla città le diverse parti del progetto.
Il salone a vetri è il punto focale del complesso.
Qui troviamo un ampio blocco di sale per conferenze e riunioni aperte verso l'interno e con una facciata completamente chiusa sul lato prospiciente la stazione.
Nella parte superiore di questo volume si trova un ampio atrio a vetri.
Originariamente la proposta era meno audace sul piano strutturale, ma la collaborazione con l'ingegnere Kunio Watanabe consentì di ridurre il numero dei pilastri a due soltanto, posti alle estremità per sorreggere l'intera struttura con i suoi 124 metri di lunghezza.
La stabilità laterale contro scosse sismiche, terremoti e venti fu ottenuta unendo il blocco delle sale da conferenza alle colonne. Il progetto si trasformava cosi in una sfida tecnica: una costruzione in vetro difatti è insolita in Giappone.
La parete a pannelli modulari in vetro laminato di 16 mm alta 57 metri è stata stabilizzata mediante una struttura ausiliaria rinforzata indipendente da quella del tetto.
Al fine di stabilizzare le facciate e conferire loro maggiore rigidità, è stata progettata una grande rampa per il traffico situata sulla facciata occidentale.
I passaggi pedonali al sesto e al settimo livello provvedono a trasmettere le spinte laterali ricevute dalla facciata al blocco della sala conferenze.