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Guglielmo il Conquistatore

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view post Posted on 16/6/2012, 22:28     +1   -1
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Guglielmo il Conquistatore

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(1027 ca. - 1087)


Guglielmo I, conosciuto anche come
Guglielmo il Conquistatore
(Falaise, 8 novembre 1028 – Rouen, 9 settembre 1087),
è stato re d'Inghilterra dal 1066 alla propria morte.
Prima della conquista dell'Inghilterra era chiamato
anche Guglielmo il Bastardo (in francese Guillaume le Bâtard)
perché illegittimo.
Divenne noto come "il Conquistatore"
già prima del 1066 per le sue vittorie in Britannia.


Gli Uomini che hanno cambiato il Mondo
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Nel 1066 il duca Guglielmo di Normandia, seguito da poche migliaia di soldati, attraversò il canale della Manica allo scopo di diventare sovrano d’Inghilterra, e il suo audace tentativo - si trattò per inciso dell’ultima invasione straniera verificatasi nel paese - fu coronato da successo.

La conquista normanna non soltanto procurò a lui e ai suoi successori il trono d’Inghilterra, ma esercitò immensa influenza sulla futura storia della nazione, in una misura e una maniera tali che lo stesso Guglielmo non avrebbe mai sospettato.

Guglielmo era nato in Francia intorno al 1027, a Falaise, in Normandia, figlio unico, ancorché illegittimo, di Roberto i, duca di Normandia.

Roberto morì nel 1035, sulla via del ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme, ma prima di partire lo aveva nominato proprio successore; così Guglielmo, all’età di otto anni, divenne duca di Normandia.

Questa successione non gli garantì un solido futuro basato sulle ricchezze e sul potere, ma lo mise in una posizione precaria: era soltanto un ragazzo e aveva come feudatari baroni che erano uomini fatti.

Come era da prevedersi, l’ambizione dei baroni si rivelò più forte della loro fedeltà; seguì un periodo di assoluta anarchia durante il quale tre tutori di Guglielmo morirono di morte violenta e il suo precettore personale venne assassinato.

Malgrado godesse della protezione di re Enrico i di Francia, nominalmente suo signore feudale, il futuro conquistatore d’Inghilterra ebbe la fortuna di sopravvivere a quel periodo.



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La Battaglia di Hastings



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Rappresentazione medioevale
di una carica della cavalleria Normanna

Nel 1042, quando era adolescente, Guglielmo fu nominato cavaliere, e da quel momento assunse un ruolo attivo in politica.

Dopo numerose guerre contro i baroni feudali della Normandia, riuscì finalmente a stabilire la sua autorità sul proprio ducato. (Per inciso, l’essere figlio illegittimo costituiva un notevole handicap politico, e i suoi oppositori si riferivano spesso a lui chiamandolo “il Bastardo”).

Nel 1063 conquistò la vicina provincia di Maine e nel 1064 venne riconosciuto signore feudale della confinante Bretagna, divenendo uno dei maggiori vassalli della Francia settentrionale.

Dal 1042 al 1066 in Inghilterra aveva regnato Edoardo il Confessore; ma non avendo il sovrano discendenti diretti, la successione al trono d’Inghilterra era oggetto di molti intrighi: dal punto di vista della consanguineità il diritto di Guglielmo alla successione era piuttosto inconsistente, in quanto suo nonno era soltanto un fratello della madre di Edoardo.




Una versione dell'arazzo di Bayeux
dove i ricami vengono animati per mostrare
le vicende della battaglia di Hastings del 1066.

Nel 1051 tuttavia, quest’ultimo aveva promesso a Guglielmo di fame il proprio successore, forse influenzato dalle sue evidenti capacità.

Nel 1064 Harold Godwin, il più potente dei lord inglesi, stretto alleato e cognato di Edoardo il Confessore, cadde nelle mani di Guglielmo, che lo trattò bene ma lo trattenne presso di sé sino a quando non ottenne da lui il giuramento di vassallaggio che lo obbligava a sostenere, all’occorrenza, le sue pretese al trono d’Inghilterra.

Ben poche persone riterrebbero legalmente o moralmente vincolante una promessa estorta in simile modo, e certamente Harold non era tra queste.

Quando Edoardo morì, nel 1066, rivendicò a sua volta il trono e il Witan (un’assemblea di lord inglesi che spesso aveva voce in capitolo in materia di successione al trono) lo designò a regnare. Guglielmo, desideroso di estendere il proprio regno e adirato con Harold che non aveva mantenuto fede al giuramento, decise di invadere l’Inghilterra per imporre la sua ascesa al trono con la forza delle armi.



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Statua del periodo Vittoriano di Guglielmo I,
con il Domesday Book sul fronte ovest della cattedrale di Lichfield.

Radunò una flotta e un esercito sulla costa francese, e agli inizi di agosto del 1066 fu pronto a salpare, anche se la spedizione venne rimandata di qualche settimana a causa dei forti venti contrari.

Nel frattempo Harald Hardraade, re di Norvegia, aveva invaso l’Inghilterra attraversando il Mar del Nord. Harold Godwin, che aveva ammassato il suo esercito a sud per contrastare l’invasione di Guglielmo, dovette marciare con i suoi soldati verso nord per rispondere all’attacco norvegese.

Il 25 settembre, durante la battaglia di Stamford Bridge, il re di Norvegia venne ucciso, e il suo esercito sbaragliato.

Esattamente due giorni dopo i venti mutarono direzione sul canale della Manica, e Guglielmo trasferì velocemente le sue truppe sulla costa inglese. Forse Harold avrebbe dovuto aspettare che l’esercito di Guglielmo risalisse il paese per affrontarlo, o avrebbe comunque dovuto far riposare i propri uomini prima dello scontro; li fece invece marciare verso sud per ingaggiare battaglia.

I due eserciti si scontrarono il 14 ottobre 1066, nella famosa battaglia di Hastings: al tramonto la cavalleria e gli arcieri di Guglielmo avevano messo completamente in rotta le forze anglosassoni, e lo stesso re Harold aveva trovato la morte.

I suoi due fratelli erano stati uccisi poche ore prima, e nessuno dei signori inglesi ancora in vita possedeva personalità e potere sufficienti a mettere insieme un nuovo esercito per opporsi alle rivendicazioni di Guglielmo, che venne incoronato a Londra il giorno di Natale..



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I possedimenti di Guglielmo,
nel 1087

Durante i cinque anni successivi si verificarono qua e là delle rivolte, ma Guglielmo le domò tutte, usandole anzi come pretesto per confiscare le terre dei rivoltosi dichiarandole sua proprietà personale, distribuendole poi come ricompensa ai più importanti tra i suoi seguaci, che così divennero suoi vassalli.

Di conseguenza, quasi tutta l’aristocrazia anglosassone perse le sue proprietà, soppiantata da baroni normanni. (In questo passaggio di poteri non furono coinvolte che poche migliaia di persone, contrariamente a quanto si potrebbe ritenere; infatti per i contadini che quelle terre lavoravano, si trattò semplicemente di un cambiamento di feudatario).

Guglielmo sostenne sempre di essere legittimo erede al trono d’Inghilterra, e durante il suo regno conservò molte istituzioni inglesi.

Poiché era molto interessato ad avere informazioni circa i suoi nuovi possedimenti, ordinò che venisse fatto un dettagliato censimento della popolazione e della sua proprietà. I dati ottenuti vennero registrati nel voluminosissimo Domesday Book, che costituisce una preziosa fonte di notizie storiche. (I manoscritti originali esistono ancora, e sono conservati nel Pubblico Registro di Londra).

Guglielmo si sposò, ed ebbe quattro figli maschi e cinque femmine. Morì nel 1087 a Rouen, nel Nord della Francia.

Tutti i monarchi che dopo di lui si sono succeduti sul trono d’Inghilterra sono suoi discendenti diretti. Stranamente, Guglielmo il Conquistatore, che è stato forse il più importante di tutti i re d’Inghilterra, non era inglese, ma francese; nacque e morì in Francia, dove trascorse quasi tutta la vita; parlava solo francese.

Per ben valutare la sua importanza storica, occorre ricordare che la conquista normanna dell’Inghilterra non si sarebbe verificata senza di lui.



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Non era il successore naturale al trono, e non esistevano giustificazioni storiche per la sua invasione, che fu dettata soltanto dalla sua ambizione personale e realizzata dalla sua abilità.

L’Inghilterra non era più stata invasa da sud dopo la conquista dei Romani avvenuta mille anni prima; e non è mai più stata invasa con successo da sud (o da qualunque altro punto cardinale) durante i nove secoli che sono trascorsi dal regno di Guglielmo.


La domanda che dobbiamo rivolgerci è questa: che conseguenze ha avuto la conquista normanna? Gli invasori non furono molto numerosi, ma l’influenza che esercitarono sulla storia d’Inghilterra fu enorme.

Nel corso dei cinque o sei secoli che avevano preceduto il loro avvento sull’isola, il paese aveva subito ripetute invasioni da parte di popolazioni anglosassoni e scandinave, e possedeva una cultura di tipo prevalentemente teutonico.

I Normanni discendevano a loro volta dai Vichinghi, ma la loro lingua e la loro cultura erano francesi, e la loro conquista risultò quindi in un avvicinamento tra la cultura inglese e quella francese.



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La Tomba di
Guglielmo il Conquistatore

(Oggi la cosa potrebbe sembrare naturale; ma nei secoli che precedettero Guglielmo il Conquistatore i contatti culturali avuti dall’Inghilterra erano stati soprattutto con l’Europa settentrionale).

Come conseguenza, sull’isola si verificò una commistione tra la cultura francese e quella anglosassone, che non si sarebbe potuta avere altrimenti.

Guglielmo introdusse in Inghilterra una forma molto avanzata di feudalesimo; diversamente dai predecessori anglosassoni, i re normanni avevano sotto il loro comando diverse migliaia di cavalieri armati - che per gli standard medievali equivaleva a un esercito potente. Erano inoltre amministratori molto abili, e il governo inglese divenne uno dei più forti ed efficaci d’Europa.

Un’altra conseguenza interessante della conquista normanna fu il modo in cui si sviluppò la lingua inglese, nella quale vennero introdotti moltissimi vocaboli nuovi, al punto che nei dizionari dell’inglese moderno troviamo più parole di derivazione francese e latina che non d’origine anglosassone. Inoltre, durante i tre o quattro secoli immediatamente successivi alla conquista, la grammatica inglese si trasformò assai rapidamente, soprattutto in direzione di una maggiore semplicità; se non fosse stato per i normanni, l’inglese parlato oggi sarebbe ben poco diverso dal basso tedesco o dall’olandese.



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Questo è il solo caso che conosciamo in cui una delle lingue più importanti del mondo deve la sua forma attuale alle gesta di un singolo individuo. (Vale la pena notare che oggi l’inglese è la lingua più importante del mondo).

Ricordiamo anche le conseguenze che la conquista normanna ebbe sulla Francia.

Nei quattro secoli successivi si verificò una lunga serie di guerre tra i re d’Inghilterra (che, a causa dell’origine normanna, possedevano estesi domini in Francia) e i re francesi; prima del 1066, infatti, non si erano avute guerre tra l’Inghilterra e la Francia.


L’Inghilterra è notevolmente diversa da tutte le altre nazioni dell’Europa continentale. Grazie al suo vasto impero e alle sue istituzioni democratiche, ha esercitato una profonda influenza sul resto del mondo, del tutto sproporzionata alle sue ridotte dimensioni.

In che misura tutti questi aspetti della storia politica britannica sono una conseguenza delle imprese di Guglielmo?


Gli storici non si trovano d’accordo circa il motivo per cui la democrazia moderna si è sviluppata originariamente in Inghilterra e non, supponiamo, in Germania; ma la cultura e le istituzioni inglesi erano una mescolanza di quelle anglosassoni e di quelle francesi, e questo lo dobbiamo alla conquista normanna. D’altra parte, non ritengo sia ragionevole attribuire al dispotico Guglielmo il merito della successiva evoluzione della democrazia britannica; certamente vi fu nel paese ben poca democrazia durante i cento anni che seguirono la sua conquista.

Per quanto riguarda invece la formazione dell’impero britannico, l’influenza di Guglielmo è più chiaramente individuabile.

Prima del 1066, l’Inghilterra era invariabilmente stata territorio di conquista da parte degli invasori, ma, da quell’anno in poi, si verificò un rovesciamento dei ruoli. Grazie al forte governo centrale istituito dal re normanno e mantenuto dai suoi successori, e in virtù delle risorse militari di cui disponeva, l’Inghilterra non subì più nessuna invasione; anzi, fu incessantemente impegnata in operazioni militari oltremare.

È quindi naturale che quando le potenze europee cercarono di allargare i loro domini oltremare, l’Inghilterra si trovasse in possesso di un maggior numero di colonie.

Naturalmente non è possibile attribuire a Guglielmo il Conquistatore il merito di ogni successivo sviluppo della storia inglese; ma indubbiamente la conquista normanna ha avuto peso, anche se indirettamente, su buona parte di quanto si è verificato in seguito, e la sua influenza a lungo termine di si è rivelata, quindi, determinante. :ok:


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Edited by filokalos - 17/6/2012, 11:41
 
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