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Capolavori senza tempo

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view post Posted on 5/6/2012, 08:18     +1   -1
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Capolavori senza tempo

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La Rotonda di via Besana
accoglie per la prima volta a Milano,
dal 24 maggio al 15 luglio 2012,
le opere del grande artista bosniaco Safet Zec
nella mostra “SAFET ZEC. Capolavori senza tempo”.




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Safet Zec sembra volerci invitare a guardare dentro le cose.

Sessanta dipinti e venti incisioni esposti in sette sezioni differenti in grado di condurre il visitatore in un vero racconto della vita e del lavoro dell'artista bosniaco. Storie di vicende individuali attraversano lo spazio imprimendosi su tele, viaggiando dagli anni Settanta e Novanta fino ad arrivare all'ultimo capitolo di un percorso narrativo scritto per immagini.

Il pane, le patate, e come dice Safet Zec: «Ma anche un uovo o una cipolla. Avrei mai capito cosa significano davvero se la mia vita non fosse stata attraversata dalla guerra? ».

Il pane, in varie espressioni, e le patate stanno nei quadri della prima antologica del grande pittore bosniaco, 69 anni, alla Rotonda di via Besana (Milano) dal 24 maggio al 15 luglio (catalogo Skirà 96 pagine 28 euro), dal titolo “Capolavori senza tempo”, promossa dal Comune in collaborazione con l’Associazione milanese incontro cultura immagine, curata dallo storico dell’arte Stefano Zuffi.



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Chioma e casa, 1975,
olio su tela, 170 x 140 cm

Se non ci fosse stato l’assedio della sua città, Sarajevo, avremmo probabilmente avuto un altro Safet Zec.

Perché prima c’era “Il tempo dei sogni”, le opere degli Anni Settanta con giardini, case in riva al mare, alberi.

Con chiome inquiete, però, che annunciano la tempesta.


Puntualmente arrivata con il conflitto in Jugoslavia.

Lui passa “Dai Balcani alla Serenissima”, arriva esule a Venezia «per mettere in salvo me stesso e la famiglia».


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Ma subito dopo «ti chiedi cosa puoi fare come pittore per la tua terra».

E nei quadri compaiono gli abbracci estremi degli addii, volti disperati, lacrime.

Il corso naturale delle cose si prende la sua rivincita, anche se niente potrà più essere lo stesso.

Il terzo periodo si chiama “Il sapore della vita” dove trovano spazio gli oggetti più semplici del quotidiano, il cibo, i tavoli, i piatti, le sedie.

Vogliono significare che la normalità, spesso definita noia, è in realtà un valore assoluto quando la si è perduta.

Le altre tre sezioni sono “Facciate” omaggio a quella Venezia che l’ha accolto e che tanto simboleggia per chi ha l’Adriatico come orizzonte,
“Il mestiere della pittura” per lui arte salvifica e infine “Presenze/Assenze”, la summa della sua esistenza.

Con Sarajevo che torna potente «come un’ossessione».

Presenze/Assenze medita su una sottile ambiguità dell'opera d'arte, oggetto concreto che svela e nasconde, allo stesso tempo, una realtà altra.

Evocazioni di accenni sfumati si rivelano nella loro mancanza, si affacciano per poi subito ritrarsi senza lasciarsi scoprire.



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La Rotonda della Besana a Milano



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Figure senza volto, gabbie vuote, panni abbandonati su sedie o tavoli, letti sfatti che non possono non far affiorare alla mente.

La memoria viaggia verso quell'opera, quei cuscini, quelle lenzuola stropicciate.

Su entrambi i letti è rimasto il segno dei corpi che vi hanno appena giaciuto in un'incarnazione dell'elegia dell'assente, un'impronta simbolo di una memoria destinata a svanire.

La traccia, segno di mancanza, racchiude ciò che non c'è ma è presente nella sua assenza in una testimonianza del ricordo di qualcosa che è stato e ora non è più.

La Rotonda di via Besana accoglie così per la prima volta a Milano, dal 24 maggio al 15 luglio 2012, le opere del grande artista bosniaco Safet Zec nella mostra “SAFET ZEC. Capolavori senza tempo”, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design e Rotonda di via Besana, in collaborazione con A.M.I.C.I. Associazione Milanese Incontro Cultura Immagine.

Curata dallo storico dell’arte Stefano Zuffi, l’esposizione presenta oltre cinquanta capolavori pittorici e venti opere su carta di Safet Zec, considerato dalla critica internazionale artista di straordinarie qualità per la forza e l’intensità espressiva della sua pittura unita alla maestria della tecnica incisoria, che lo colloca tra i grandi maestri della calcografia.


Come afferma il curatore Stefano Zuffi: “Il percorso umano e artistico di Zec si è sviluppato lungo l’Adriatico: prima sulla sponda dei Balcani, poi a Venezia. Non è solo un tragitto attraverso la geografia, ma anche attraverso la storia: quella delle vicende individuali, lungo i decenni con cui si è chiuso il Novecento e si è aperto il nuovo millennio; e quella di secoli di arte, profondamente amata e intensamente rivissuta nello stile di Zec.”



Safet ZEC - Capolavori senza tempo
Dal 24 maggio al 15 luglio 2012
Rotonda di Via della Besana
Milano, Via Enrico Besana, 12

ORARI
lunedì 14.30-19.30;
martedì, mercoledì, venerdì, sabato
e domenica 9.30-19.30;
giovedì 9.30-22.30 ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

INGRESSO
dal 24 maggio al 3 giugno 2012
Gratuito in concomitanza con il VII Incontro Mondiale delle Famiglie.

dal 4 giugno 2012 al termine della mostra
€ 5 (intero) - € 3,50 (ridotto)

Per informazioni
Tel. 345 0081 289



Edited by filokalos - 5/6/2012, 10:38
 
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