Il Forum delle Muse

Giro del mondo a passo di danza

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/4/2012, 12:10     +1   -1
Avatar

Super Ñasual Dating - Authentic Maidens

Group:
Magazzinieri
Posts:
1,960
Location:
Usa

Status:


Giro del mondo a passo di danza


0001bs

Uno spettacolo in cui
Michele di Stefano (coreografo della compagnia MK)
si ispira al romanzo di Jules Verne.
Una rivisitazione contemporanea
dell’ambiente “mondo” inteso come
caotico insieme di realtà e spazi altri.
La danza diventa quindi mezzo di circumnavigazione del globo
e allo stesso tempo mezzo espressivo che attraversa
e si lascia attraversare dai cambiamenti climatici
e ambientali delle diverse regioni terrestri.




c220e9270fac2d2bcbb14c7

La locandina dello Spettacolo



“Il giro del mondo in ottanta giorni” di Julius Verne, pubblicato nel 1873, è il primo compendio letterario di una passione che allora cominciava a infiammare gli animi: il viaggio, non per necessità o per affari, ma con il solo scopo di vedere un “altrove” e divertirsi.


Questo romanzo, che potrebbe essere visto anche come un testo premonitore di un turismo, diremmo oggi, globalizzato, ha ispirato Mk, gruppo di performer e musicisti fondato a Roma nel 1999 a creare uno spettacolo dallo stesso titolo.


L’anteprima è andata in scena il 31 marzo al Palladium in occasione del RomaEuropa Festival.





0002ua





jpg

La ricerca dei ballerini Philippe Barbut e Laura Scarpini, cui si affiancano il musicista Lorenzo Bianchi e gli ispiratori del progetto, Michele Di Stefano e Biagio Caravano, è sostenuta da una coreografia che ha al centro il movimento, o meglio il corpo umano, capace di spostarsi in uno spazio «spesso impercettibile», come annota lo stesso Di Stefano.



0003l
Michele Di Stefano



Parte del viaggio è il mutamento atmosferico: il tempo e il clima che cambiano, mentre noi ci spostiamo.

In scena vedremo vapore e imitazioni di altri fenomeni atmosferici, ricreati grazie al suono immaginato da Lorenzo Bianchi col sistema del field recording.



jpg



Così l’opera dello scrittore, celebre per narrare gli imprevisti di ogni tipo, diventa l’esempio di una tensione tra “il qui” e “l’altrove”, uniti dai corpi in movimento.



0004dt



0005eg

Il romanzo di Jules Verne è per MK uno dei luoghi premonitori della visione del territorio globalizzato contemporaneo.


Punto di partenza è il racconto di un imperturbabile viaggio attorno al mondo in mezzo a imprevisti di ogni tipo, e libro premonitore del turismo globalizzato dei nostri giorni.


Tra le maglie dell’avventura si scoprono molte delle problematiche attinenti al corpo scenico “posto com’è in un costante disequilibrio tra qui e altrove, che definisce la presenza.”


Da questa riflessione Il giro del mondo in 80 giorni sviluppa un’indagine turistica sul mondo che attraversiamo, sostenuta da una verve romanzesca e da una coreografia che è turbamento della veduta, informata da una condizione “atmosferica” del corpo.


Un palcoscenico vuoto, un ballerino (o atleta) avvolto in un paltò di finta pelle armeggia due fluttini, musica spettrale da survival horror giapponese, fumo che invade la platea, pubblico asfissiato che cerca di sopravvivere alle esalazioni: così parte il giro del mondo in 80 giorni di Michele di Stefano.


Una partenza, così come l’arrivo, per niente entusiasmante. :hmm:



0007cm



0006zg

Dopo un annuncio urlato in francese, lingua sconosciuta ai più ma ugualmente incomprensibile ai conoscitori, lo spettacolo si ingarbuglia in una narrazione tediosa e lenta, nonostante la coreografia da paziente defibrillato.


La coreografia, per l’appunto, troppo difficile da capire; il linguaggio del corpo, la comunicazione non verbale, la gestualità dei personaggi non lanciano input per comprendere ed apprezzare il senso originale di questo viaggio teatrale che circumnaviga il mondo.


Nessun leitmotiv uniforme in questa rappresentazione dai movimenti veloci, meccanici, ripetitivi, monotoni.


La confusione non ha permesso la riflessione.


Perché sullo skateboard c’era una pianta? :boh:

Perché l’invasione delle palline da golf? :blink:


Perché il giocatore non le ha colpite tutte? :shifty:


La bandiera sul palco quale nazione rappresentava? :saint:


Cosa ha spinto i registi a distruggere l’olfatto degli spettatori con il fumo nero e pestilenziale?



jpg



Tutto ha ruotato intorno al corpo atletico maschile e femminile, nessun confronto con la diversità delle culture e delle civiltà.


Eppure il titolo parla chiaro, parla di mondo, mentre in questa trasposizione, ciò che doveva risaltare, ovvero la diversità, diventa un elemento secondario e decorativo.


Non ha trasmesso nulla questo “esperimento” teatrale dal tentativo comunicativo troppo misterioso.


Un applauso timido ed incerto saluta gli artisti sfiniti; sarà per il fetore della sala dovuto al fumo, sarà per il prima serata rovinato, gli spettatori non hanno aspettato la seconda uscita degli artisti.




jpg



0008yg

Gli Spettacoli
Aprile 13
Teatro Comunale, Casalmaggiore (Cremona)

Maggio 9
Teatro Kismet, Bari

Maggio 12
Fabbrica Europa, Firenze

Luglio 23-24
Drodesera Festival, Dro (Trento)


Ottobre 7
Aperto Festival, Reggio Emilia

Ottobre 23
Torinodanza Festival. Fonderie Teatrali Limone, Moncalieri (Torino)


==========================================



MK è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo si è sviluppato a partire dal 1999 attraversando i più importanti festival della nuova scena con un lavoro di indagine corporea autodidatta, proiettato in ambito internazionale.

Tra le produzioni più recenti: Tourism commissionato da La Biennale di Venezia, Wasted per F.I.S.Co. 08 (poi Happened), Comfort, ospitato dall'Indonesian Dance Festival e dallo Sparks Festival di Minneapolis e speak spanish in tour nel 2010-11.

Nel 2010 il gruppo è impegnato con due produzioni (Kamikaze e Giuda) nella stagione sui Fondamentalismi voluta da Antonio Latella al NuovoTeatro Nuovo di Napoli.

Nello stesso anno Michele Di Stefano ha partecipato come coreografo al progetto Dance n.3 di Cristina Rizzo, con Eszter Salomon e Matteo Levaggi.

In novembre cominciano le Instruction series, coreografie e ambienti performativi creati a distanza via mail, in coproduzione con Xing/Raum.

Nel 2011 debuttano i progetti: Il giro del mondo in 80 giorni (prod. ZTLpro e Torinodanza), Reform Club con gli Allievi della Scuola Paolo Grassi Milano ( BiennaleDanza Venezia) e la serie Grand Tour.

MK è una delle cinque formazioni alle quali è dedicato il libro Corpo sottile.

Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Dal 2010 il gruppo riceve il contributo del MiBAC.

Lorenzo Bianchi, è compositore di musica elettroacustica; vive e lavora a Parigi dove collabora con l'IRCAM. Ha sviluppato progetti per Luca Ronconi, Richard Siegal, Luca Francesconi e dal 2005 crea le musiche per MK...



Edited by filokalos - 10/4/2012, 17:21
 
Contacts  Top
0 replies since 10/4/2012, 12:10   304 views
  Share