Pare che il narvalo (Monodon monoceros), famoso per la «spada» attorcigliata che spunta dal muso, abbia ispirato la leggenda del misterioso unicorno.
Ma anche questo cetaceo è avvolto nel mistero.
Non si sa per esempio secondo quali rotte si sposti: per individuarle via satellite e capire quali siano le aree più vitali per la sua conservazione il Wwf ha lanciato, l’estate scorsa, un progetto.
Alcuni esemplari dell’isola di Buffin (Canada) sono stati dotati di una ricetrasmittente e rilasciati in acqua.
Pete Ewins
Così non solo gli studiosi, ma tutti gli interessati, possono seguirli via web e come spiega il canadese Pete Ewins, responsabile del progetto WWF : «L’evoluzione ha specializzato i narvali alla vita tra i ghiacci: non hanno infatti la pinna dorsale, che sarebbe un impedimento per nuotare sotto la superficie gelata.
Ma oggi il loro habitat è minacciato dal riscaldamento globale, che fa ritirare la banchisa facilitando il loro principale predatore, l’orca, che, avendo – lei sì – la pinna, non può insidiarli nei ghiacci ma può invece raggiungerli altrove.
I dati del monitoraggio aiuteranno a capire come questi animali scelgono il loro habitat, dove si nutrono, dove vanno ad accoppiarsi: notizie essenziali per proteggerli».
E chissà che non si capisca di più anche della «spada» che sfoggiano, che in realtà è un dente (il canino sinistro) ipersviluppato.
Un cranio di narvalo con una doppia zanna.
Le doppie zanne sono una caratteristica rara nel narvalo.
(Museo Zoologico di Amburgo)
Kristin Laidre
Kristin Laidre, biologa del Greenland Institute of Natural Resources spiega: «Può raggiungere i tre metri, non si curva ed è stata la base per le leggende sull’unicorno.
Sono stati i vichinghi a far conoscere in Europa queste zanne, che smerciavano senza l’animale».
Ma a cosa serve la spada del narvalo?
A infilzare prede? A scavare sul fondale? A spezzare il ghiaccio?
La biologa ha detto: «Di sicuro non serve a sopravvivere: le femmine, che ne sono prive, sono più longeve dei maschi: possono superare addirittura i cent’anni. Forse è una caratteristica sessuale secondaria, come la coda del pavone, utile a orientare la scelta delle femmine e a esprimere dominanza sugli altri maschi».