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Giulio Cesare (100 a.c. - 44 a.c.)

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view post Posted on 6/11/2011, 18:35     +1   -1
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Giulio Cesare (100 a.c. - 44 a.c.)


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Gli Uomini che hanno cambiato il Mondo

È considerato uno dei personaggi
più importanti e influenti della storia.
Ebbe un ruolo cruciale nella transizione del sistema di governo
dalla forma repubblicana a quella imperiale,
della quale fu ritenuto da molti il fondatore.
Alcuni degli storici a lui contemporanei
lo considerarono, senza timore di smentita,
il primo imperatore di Roma.




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Gaio Giulio Cesare, il famoso condottiero e uomo politico romano, nacque a Roma nel 100 a.C., durante un periodo di gravi disordini politici.

Nel II secolo prima di Cristo, dopo la vittoria su Cartagine ottenuta nella seconda guerra punica, i Romani avevano edificato un vasto impero.

La recente conquista li aveva arricchiti, ma le guerre avevano fatto crollare la struttura economica e sociale di Roma, e molti contadini avevano perso le loro terre.

Il senato romano, che era in origine una sorta di consiglio di anziani, più adatto a una città di piccole dimensioni, non si dimostrava in grado di governare equamente ed efficientemente un impero di quelle dimensioni.

La corruzione politica dilagava, e l’intero bacino del Mediterraneo subiva le conseguenze del cattivo governo di Roma, dove si stava vivendo un lungo periodo di disordini che era iniziato intorno a 133 a.C.

Uomini politici, generali, demagoghi lottavano l’uno contro l’altro per impossessarsi del potere, mentre alcune legioni (come quelle di Mario nell’87 e quelle di Siila nell’82) marciavano alla conquista della città.

Anche se tutti i cittadini romani erano consapevoli del malgoverno esistente, in molti continuavano a preferire una formula di governo repubblicana.

Giulio Cesare fu probabilmente il primo uomo politico di rilievo a rendersi conto del fatto che a Roma la democrazia non aveva più ragione, né speranza, di esistere. Cesare discendeva da un’antica famiglia patrizia; aveva ricevuto una buona istruzione, ed era entrato in politica da giovane.

Innumerevoli i dettagli relativi ai molti incarichi ricoperti, alle diverse alleanze create fuori e dentro Roma, alla sua ascesa politica.

Solo per fare un esempio, basti dire che nel 58 a.C., quando aveva quarantadue anni, venne nominato governatore di tre province romane: la Gallia Cisalpina (Italia settentrionale); l'’Illiria (le regioni costiere della Jugoslavia); e la Gallia Narbonense (la costa meridionale della Francia). Sotto il suo comando aveva quattro legioni, per un totale di circa ventimila soldati.



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Negli anni compresi tra il 58 e il 51 a.C., Cesare impiegò questo esercito per invadere e conquistare il resto della Gallia - una regione che comprendeva approssimativamente la Francia e il Belgio di oggi, nonché parte della Svizzera, della Germania e dell’Olanda.

Anche se numericamente inferiori, le sue truppe riuscirono a debellare radicalmente le tribù della Gallia e ad annettere all’impero romano tutto il territorio a nord del Reno.

Inviò anche due spedizioni in Britannia, ma senza ottenere risultati duraturi.


La conquista della Gallia fece di Cesare, che era già un uomo politico di primo piano, un eroe popolare; di gran lunga troppo popolare e potente per i suoi avversari politici.

Allo scadere del mandato militare, il senato romano gli ordinò di rientrare a Roma da privato cittadino - ossia non accompagnato dall’esercito.

Cesare temette, probabilmente a ragione, che se fosse ritornato a Roma senza i suoi legionari, i suoi avversari politici avrebbero approfittato di questa opportunità per distruggerlo. :o no?:



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Vercingetorige si arrende a Cesare



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Quindi, nella notte tra il 10 e 1’11 gennaio del 49 a.C., sfidando apertamente il senato romano, guidò i suoi uomini attraverso il fiume Rubicone, e marciò su Roma.

Questa azione, chiaramente illegale, scatenò una guerra civile tra le legioni di Cesare da una parte e le truppe fedeli al senato dall’altra; durata quattro anni, terminò con la schiacciante vittoria di Cesare dopo la battaglia finale combattuta a Munda, in Spagna, il 7 marzo del 45 a.C.

Cesare era già giunto alla convinzione di essere la persona giusta per governare Roma con quel dispotismo illuminato ed efficiente di cui si sentiva il bisogno.

Ritornato nella capitale nell’ottobre del 45 a.C., fu subito nominato dittatore a vita.

Nel febbraio dell’anno successivo gli fu offerta la corona, ma la rifiutò.

Tuttavia questo gesto non bastò a rassicurare i suoi avversari repubblicani, dal momento che era pur sempre un dittatore militare.

Il 15 marzo del 44 a.C. (le famose Idi di marzo), Cesare fu assassinato in Senato da un gruppo di cospiratori. :secret::




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Durante gli anni che precedettero la sua morte, Cesare aveva varato un energico piano di riforme.

Aveva dato il via a un programma che prevedeva l’insediamento dei veterani dell’esercito e degli appartenenti alle classi più indigenti di Roma nelle nuove comunità sorte in tutto l’impero.

Aveva esteso la cittadinanza romana a molte popolazioni; si proponeva di istituire un sistema uniforme di governo municipale per le città italiane, e aveva in progetto un grandioso programma di edilizia pubblica e una codificazione delle leggi romane.

Molte sono le riforme da lui realizzate; ma non riuscì a creare un organismo statale unitario soddisfacente per Roma, e questa è stata forse la causa principale della sua rovina.

Essendo trascorso soltanto un anno tra la vittoria di Munda e il suo assassinio, molti progetti di Cesare non videro mai la luce, ed è difficile essere certi che il suo governo sarebbe stato illuminato o efficiente se egli fosse vissuto.

Di tutte le sue riforme, quella che ha avuto un effetto più duraturo è stata l’adozione di un nuovo calendario che, con qualche modifica di secondaria importanza, è ancora in vigore ai giorni nostri.

Giulio Cesare è stato uno degli uomini politici più carismatici della storia.

Possedeva molte doti: era un politico di successo, un generale di talento, un eccellente oratore e un ottimo scrittore.



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Cesare e Cleopatra durante il soggiorno alessandrino,
da un dipinto di Jean-Leon Gerome.

Il suo libro (Commentarti de bello Gallico) che descrive la conquista della Gallia è da sempre considerato un classico della letteratura, e, stando all’opinione di molti studenti, è il testo latino più interessante e piacevole da leggersi.

Cesare era coraggioso, vigoroso, di bell’aspetto; era un famoso dongiovanni, ed era considerato promiscuo anche per gli standard di allora, che pure erano permissivi. (La sua relazione più famosa fu, naturalmente, la celebre avventura sentimentale con Cleopatra).

Il carattere di Cesare è stato spesso oggetto di critiche: era avido di potere, e indubbiamente si servì dei suoi incarichi politici per diventare ricco. Ma, diversamente dalla maggior parte dei politici ambiziosi, non era in genere né ambiguo né falso.

Fu crudele e brutale in guerra, quando combatteva i Galli; ma mostrò grande magnanimità nei confronti degli sconfitti avversari romani.
Un’indicazione del prestigio legato al suo nome è data dal fatto che sia il titolo imperiale tedesco, Kaiser, sia il titolo imperiale russo, Czar, derivano dalla parola “Caesar”.

Giulio Cesare è sempre stato molto più famoso del nipote Cesare Augusto, il vero fondatore dellTmpero romano.

Tuttavia, l’influenza che ha realmente esercitato sulla storia non è pari alla sua enorme fama.

Indubbiamente ebbe un ruolo significativo nella caduta della repubblica romana, ma anche in questo caso non va esagerata la sua importanza, dal momento che il governo repubblicano di Roma stava già vacillando.

La sua più importante realizzazione fu la conquista della Gallia; i territori da lui sottomessi restarono sotto il dominio romano per circa cinque secoli, e durante questo periodo furono completamente romanizzati. Vennero adottate le leggi, le usanze, la lingua dei Romani, e in seguito anche il cristianesimo di Roma. Il francese che viene parlato oggi deriva in buona misura dal latino colloquiale di quei tempi.



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L'assassinio di Cesare-dal film Giulio Cesare con J.Sisto

La conquista della Gallia si rivelò importante per la stessa Roma, poiché per diversi secoli protesse l’Italia da attacchi provenienti da nord; in effetti, rappresentò un fattore di sicurezza per tutto l’impero romano.



I Romani avrebbero presto o tardi conquistato la Gallia anche senza Giulio Cesare?

Non erano né numericamente né tecnologicamente superiori alle tribù della Gallia, ma d’altra parte, nel periodo precedente la conquista di Cesare, Roma si stava rapidamente espandendo e continuò a farlo anche successivamente.



Considerata la grande efficienza militare degli eserciti romani di quel periodo, la vicinanza della Gallia e la discordia che regnava tra le tribù indigene, i Galli avevano poca speranza di restare indipendenti. In ogni caso, è fuor di dubbio che sia stato proprio Cesare il generale che sconfisse i Celti e conquistò la Gallia, ed è soprattutto per questa sua impresa che merita d'essere annoverato nei libri di tattica militare... ^_^



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Edited by filokalos - 6/11/2011, 19:26
 
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