Il Forum delle Muse

Il fiore di Elena.

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/9/2011, 16:08     +1   -1
Avatar

Super Ñasual Dating - Authentic Maidens

Group:
Magazzinieri
Posts:
1,960
Location:
Usa

Status:


Il fiore di Elena.

0001ag

Le caratteristiche e soprattutto la storia
dell'Enula campana (nome scientifico Inula helenium)
non potevano passare inosservate nel Forum delle Muse... :wub:



_______________________________________________________________________________________________________________________________________________

0007tc

Se vi piacciono le foglie quasi quanto i fiori, o forse più, se amate le piante spontanee, ora al massimo della moda nei «giardini naturali», se avete voglia di qualcosa che sia carico di storia, osservato in natura fin dai greci di Omero, apprezzato dai botanici, usato dall’Uomo per curarsi, ritratto negli erbari da illustratori illustri, ecco quello che fa per voi.

È l’Enula campana, fiore giallo dal gambo che raggiunge il metro e foglie verde salvia vistose come quelle della magnolia.

Il termine scientifico Inula helenium è composto da due vocaboli che hanno la stessa origine.

Infatti si suppone che inula sia un prestito del latino popolare dal greco helénion con metatesi - trasposizione - delle consonanti l-n in n-l.

Anche helenium deriva, ma in modo esplicito, dal greco helénion che significa enula in Dioscoride I,29 e che si ammette derivi da Helénë, Elena, moglie di Menelao e sorella dei Dioscuri.

Secondo Plinio questa pianta egiziana, non la nostra enula, prese il nome da Elena in quanto nacque dalle sue lacrime quando approdò - Pausania dice dopo la caduta di Troia - su un'isola del mare Egeo:



Helenium e lacrimis Helenae dicitur natum, et ideo in Helene insula laudatissimum (XXI,59).

0003nw



0006ta

Quest'isola posta a est dell'apice meridionale dell'Attica ricevette il nome di Elena ma era anche detta Mákris in quanto lunga e stretta.

L'aggettivo greco makrós sì che significa vasto, grande, ma in prima istanza significa esteso, lungo, espresso in latino da macer = magro, scarno, esile. Oggi infatti quest'isola si chiama Makrónisos, Μακρόνησος in greco, cioè, isola lunga, come lo è Long Island su cui giace buona parte di New York. Solo che Long Island è lunga 190 km e larga circa 36, mentre Makrónisos si allunga per soli 11,2 km e il suo punto più largo raggiunge 2,6 km.

Invece per la nostra enula - Inula helenium -la mitologia tira pur sempre in ballo Elena ma ammette che la stringeva in mano quando venne rapita da Paride per essere trasbordata a Troia.

Linneo si ricordò dei versi del poeta Orazio, che raccontava la leggenda greca su Elena di Troia in lacrime (di gioia?), rapita a Menelao da Paride, lacrime che fecero germogliare la Inula: così Linneo la chiamò Inula helenium e noi non abbiamo più potuto scambiarla rozzamente per una delle tante margherite che crescono nei prati o sul ciglio delle strade, solo un po’ più vistosa, con quei fiori di 6-7 centimetri di diametro.



0005lu



O forse per una sorella povera del girasole, gialla uguale, ma insensibile al movimento del sole, o del topinambur, che però è giallo ma ha il centro nero e foglia stretta.
Insomma, non ci avremmo fatto caso. :o no?:
Appartiene, invece, l’Enula campana a una famiglia, le asteracee, che non solo è immensa, ma è anche tra le più popolari nei nostri giardini coltivati grazie agli aster o settembrini.
Anche l’Enula, tra l’altro, rimane in fiore durante l’estate fino a settembre.
Per trovarne i semi si può ricorrere al catalogo di Thompson and Morgan, avendo l’accortezza di riconoscerla sotto il nome inglese popolare di Elecampane.
Sulla bustina si trovano le istruzioni per l’uso: poca acqua, apprezza il sole, sopporta la mezz’ombra, ma è più prudente seminarla al riparo quando il gelo è ormai finito e dopo sei, otto settimane si possono trapiantare le piantine all’aperto, lontane l’una dall’altra qualche centimetro in previsione delle foglie.



_________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Descrizione
0004ug

Pianta perenne con grosso rizoma carnoso ramificato e con fusto molto robusto alto fino a 150-200 cm., nella parte inferiore ricoperto di peli ispidi, mentre superiormente è solo pubescente.

Le foglie basali grandissime , lunghe anche 70 cm.,portano un lungo picciolo, apice acuto e la superficie coperta di peli.

Le foglie del caule sono alterne, spesse, tomentose disotto, mentre quelle superiori sono sessili e cordato-amplessicauli.

I fiori sono riuniti in grossi capolini di 6-7 cm. di diametro, che formano una infiorescenza corimbosa rada.

I capolini hanno un involucro con una serie di brattee quasi simili a piccole foglie, con fiori giallo-dorati e ligule raggianti molto lunghe.

L'impollinazione avviene tramite farfalle ed api.

Il frutto è un achenio cilindrico con pappo di peli lunghi.

Antesi: luglio - ottobre



Tipo corologico: Europa- Sud Orientale ed Asia Occidentale



Distribuzione: è diffusa nella pianura padana, nell’Italia centrale, mentre è rara al Sud e nelle isole.



Habitat: in vicinanza dei fossati, siepi, in prati umidi fino ad 800 mt. Veniva coltivata per scopi medicinali, sfuggita alle coltivazioni, la si trova un po’ ovunque.



_________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Utilizzi nell'antichità



0002gp

Dall’antichità ad oggi le virtù dell’Enula campana e la sua fama non si sono affievolite. La sua radice è la parte più attiva. Infatti il suo rizoma essiccato, si usa per via orale per la ricchezza di un particolare olio volatile : l’Enulina, principio attivo, che esercita una utilissima attività fluidificante,soprattutto nel trattamento dei disturbi dell’apparato respiratorio. Calma la tosse,disinfettando l’albero respiratorio, risolvendo le bronchiti da raffreddamento.
Altro principio attivo è l’Alantolattone, che si ritiene antifiammatorio e stimolante del sistema immunitario.
Per uso esterno è un rimedio contro i pruriti conseguenti ad eczema ed eruzioni cutanee in genere.
Celebre è anche il vino d’Enula, come aperitivo e pettorale, che si ottiene aggiungendo una percentuale di radice essiccata nel vino.
Una volta si impiegava sia per tingere gli abiti di cotone o di lino di blue, sia come mordente nelle tinture con l’aggiunta di more di rovo.
Oggi per la varietà a grandi fiori viene usata anche nei giardini per creare ampie macchie di colore.



Impiego terapeutico

L'olio essenziale si caratterizza, oltre che per l'azione espettorante e antisettica, per le proprietà bronco-rilassanti, ciò che rende utile la pianta nel trattamento di bronchiti croniche, nelle forme enfisematose ed asmatiche e nella tosse cronica dei fumatori.

Secondo Brigo, nelle affezioni delle vie aeree dominate dalla tosse è utile procedere alla somministrazione mediante aerosolterapia (Brigo B., ibidem).

L'azione amaro-tonica, migliorando i processi digestivi, esercita un effetto corroborante.

L'azione diuretica, alla quale si accompagna l'escrezione di urea e cloruri, giustifica
le indicazioni della medicina popolare, che vedevano nell'Inula, una pianta depurativa, utile nel trattamento della gotta e delle forme reumatiche.

Si segnala, infine, un'azione normalizzatrice sul ciclo mestruale e indica la pianta utile in caso di amenorrea e irregolarità mestruali.

Decotti e unguenti sono tradizionalmente impiegati a scopo antipruriginoso in svariate dermatosi, caratterizzate, appunto, da pruritotico della tosse, affezioni apparato respiratorio.



_________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Distribuzione e habitat

0008rl

Inula

Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita - Sud Est Europeo ma anche secondo altri Autori Ovest Asiatico.

Non tutti gli Autori sono concordi col tipo corologico di questa pianta: alcuni affermano che sia originaria dell'Asia centrale e che nei nostri territori sia stata coltivata nei tempi passati per scopi medicinali e poi diffusasi spontaneamente nel bacino del Mediterraneo.


Diffusione: in Italia è presente al nord, al centro e in parte nell'Italia meridionale.


In particolare sull'arco alpino è possibile trovarla con una certa frequenza nella provincia di Como (in altre aree è considerata rara).


In Europa è diffusa soprattutto nelle zone meridionali. Sui rilievi europei è presente nei Vosgi, Foresta Nera, Pirenei, Massiccio Centrale, Massiccio del Giura, Carpazi e Monti Balcani.


Habitat: predilige i luoghi ruderali e boscaglie umide, ambienti cedui e fossi; ma anche i prati e pascoli igrofili.

Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo, con terreno a pH neutro e alti valori nutrizionali e mediamente umido.


Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 500 ai 1200 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.




_________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Curiosità


0009e

Struttura dell'Inulina

Usata fin dall'antichità nella produzione di liquori, in Alsazia si prepara, ancora oggi, il Reps, bevanda ottenuta facendo macerare la radice nel mosto: risulta utile nell'atonia gastrica (Luzzi).


L'Inula contiene un'elevata quantità di inulina (fino al 44%), isolata per la prima volta da Rose nel 1804.


L'inulina è un polisaccaride di riserva nelle Asteraceae, nelle Borraginaceae e nelle Gentianaceae diverso dall'amido in quanto consta di catene di fruttosio.



_________________________________________________________________________________________________________________________________________________
 
Contacts  Top
0 replies since 23/9/2011, 16:08   888 views
  Share