I giardini, come la pittura e le arti tutte, rivelano sogni e desideri degli uomini di un’epoca.
Sono luoghi della memoria e dello spirito sensibili alle istanze del tempo.
Il flusso di semi, bulbi, piante e profumi testimonia una storia di migrazioni di popoli e di idee.
La Cervara, Santa Margherita Ligure (Genova).
Foto di Dario Fusaro
Francois Demachy
François Demachy, direttore Sviluppo Fragranza Lvrnh Parfums & Cosmétique, nelle pagine del volume illustrato “Il Giardino Nobile. Italian Landscape Design”, così descrive il “giardino all’italiana” di Cervara di Portofino:
«I giardini italiani sono tra i più belli al mondo. Tra questi ho visitato la Cervara di Portofino che ha lasciato un segno indelebile nei miei ricordi. La sua sontuosa bellezza è pari a quella del paesaggio nel quale si affaccia. Ricordo la semplice architettura del convento e il suo giardino fatto di splendide geometrie, segno di un equilibrio formale molto attraente. Mi ha colpito molto il giardino degli agrumi, un luogo evocativo. Le forme dei frutti, alcuni antichissimi, sono singolari, incuriosiscono ed è impossibile dimenticarli. I profumi di cedro e di limone mescolati tra di loro colorano Paria. Tutto contribuisce a rendere il luogo ricco di suggestioni. Ogni elemento alla Cervara spinge a vivere emozioni molto piacevoli».
Nello stesso libro è descritto un viaggio fotografico attraverso 13 fra i giardini storici e contemporanei che custodiscono iris, magnolie, gelsomini impiegati nella realizzazione delle Nobili di Acqua di Parma.
C’è la Villa Reale di Marlia, vicino Lucca, acquistata nel 1924 dai conti Pecci-Blunt, che vanta un parco di 19 ettari con teatro di verzura sagomato in basso, tipico dei giardini barocchi.
Villa Reale di Marlia: Giardino all'italiana
Amata da Goethe, la villa del Balbianello a Lenno, sul lago di Como, tra i beni più preziosi del Fai, ha un giardino a terrazze ricco di rampicanti e profumato di gelsomino.
Mentre la Villa Gamberaia sulle colline fiorentine è un intricato ordito di labirinti e vasche d’acqua con giardino di agrumi racchiuso tra aiuole di bosso. Tra i giardini moderni di ispirazione classica, spicca quello disegnato dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone per Nicoletta Fiorucci nella campagna romana: macchia mediterranea in cui convivono melograni, viburno-tino e prato. Punteggiato da ulivi e aranci antichi, pergolati di uva e peperoncini ornamentali dai fiori bianchi e lilla chiaro.
Villa Arvedi, Situata a 9 Km da Verona, è famosa per il suo giardino all’italiana.
Nasce come ornamento elegante e sobrio della Villa caratterizzato da raffinati disegni a duplice ventaglio unico nel suo genere in Italia.
Delimitato da un basso muro, si estende su un terrazzamento prospiciente il fronte della villa ed è aperto ad est sul viale d’ingresso e sulla campagna , mentre a nord , a protezione dei venti freddi, lo chiude un alto muro.
Cespugli di bosso secolare disegnano il viale con una fontana al centro.
Da qui si irradia un complicato disegno costituito da bassissimi siepi di bosso pluricentenari che creano uno straordinario senso di spazio, in armonia con la facciata dell’edificio.
Il maestoso viale che conduce dall’ingresso della proprietà alla villa è costituito da bossi accuratamente potati in forme geometriche prospettiche.
Attorno alla Villa Pisani, eretta a Vescovana in provincia di Padova, c'è un grande giardino formale, concepito per essere guardato dall’alto, denominato “Crispin de Pass” (riferimento ad una tavola dell’Hortus Floridus di Crispin Van de Pass - 1614), con un impianto geometrico a ventaglio delle aiuole in bosso con bulbose e fiori arricchito da uno splendido arredo scultoreo costituito da una fontana neorinascimentale, da balaustre, obelischi, erme ed esotici pavoni, statue e putti firmati da Valentino Panciera detto Besarel
Fra i giardini selezionati, molti dei quali visitabili su appuntamento, alcune ville della Lucchesia come quella già descritta di Marlia, alcune Medicee e altre del FAI come la Villa del Balbianello sul Lago di Como.
L'apparato fotografico proviene in larga parte dall'archivio di Dario Fusaro, stimato fotografo del paesaggio. I giardini sono ritratti nella migliore stagionalità, con ampie fioriture e vivacità di colori.