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Giovanni Paolo II (1920-2005)

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view post Posted on 7/8/2011, 19:25     +1   -1
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Giovanni Paolo II (1920-2005)


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Gli Uomini che hanno cambiato il Mondo

Papa Giovanni Paolo II,
nato Karol Józef Wojtyła
fu eletto papa il 16 ottobre 1978.
In seguito alla causa di canonizzazione,
il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato
e verrà festeggiato annualmente
nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre.
Nella storia della Chiesa,
non capitava da circa un millennio
che un papa proclamasse beato
il proprio immediato predecessore.



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Non so se posso bene
spiegarmi nella vostra...
nostra lingua italiana.
Se mi sbaglio, mi corrigerete.

(dal Primo saluto
e prima benedizione ai fedeli,
16 ottobre 1978)



Giovanni Paolo II, il primo papa non italiano dell'epoca moderna dopo l'olandese Adriano VI e primo papa polacco della storia, ha contribuito a rilanciare l'influenza del papato sia nella Chiesa cattolica romana che nel mondo non cattolico.

Il suo pontificato è caratterizzato da un forte richiamo alla tradizione, da viaggi pastorali in tutto il mondo che non hanno precedenti, e da una viva preoccupazione per i valori dell'uomo.



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La casa natale di Wojtyła
a Wadowice

Nato il 18 maggio 1920 a Wadowice, in Polonia, da modesta famiglia, Karol Wojtyla ha studiato all'università di Cracovia ed è stato uno dei fondatori del Teatro Rapsodico, per il quale ha scritto numerosi testi.

Autore di componimenti poetici, articoli e saggi, molti dei quali tradotti in più lingue, con lo pseudonimo di Andrzej Jawien scriverà anche un dramma, La bottega dell'orefice (1960).

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Tra i suoi scritti a carattere etico e teologico ricordiamo Amore e responsabilità (1969) e Segno di contraddizione (1977).

Durante la seconda guerra mondiale lavorò in una cava di pietra e in una fabbrica di prodotti chimici, mentre si preparava a prendere gli ordini.

Divenuto sacerdote nel 1946, si specializzò presso l'Istituto Angelicum di Roma e ottenne un dottorato in teologia all'università cattolica di Lublino.

Prima di diventare vescovo ausiliario di Cracovia nel 1958 è stato cappellano universitario, ed ha insegnato etica a Cracovia e a Lublino.


Il suo approccio filosofico, che integrava i metodi e le intuizioni della fenomenologia alla filosofia tomistica, deve molto a due pensatori tedeschi del xx secolo, Max Scheler e Edmund Husserl.



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Paolo VI mentre impone
la berretta cardinalizia a Karol Wojtyła

Nel 1964 Wojtyla è diventato vescovo di Cracovia e, nel 1967, cardinale.

Ha partecipato attivamente al Concilio Vaticano Secondo, e ha contribuito alla redazione della costituzione pastorale sui rapporti tra la Chiesa e il mondo moderno.

Ha rappresentato la Polonia in cinque Sinodi internazionali dei vescovi tra il 1967 e il 1977, e in quello del 1971 è stato relatore per la parte teologica dello schema sull'evangelizzazione; a partire dal 1971 è stato più volte membro del Consiglio della segreteria generale del Sinodo.

Salito al soglio pontificio il 16 ottobre 1978, il 13 maggio 1981 subì un attentato, fu colpito da distanza ravvicinata e gravemente ferito dal terrorista turco Mehemet Ali Ağca mentre entrava in piazza San Pietro.

Ma superò brillantemente le conseguenze di questa brutta disavventura.

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13 maggio 1981, ore 17.22
Mehmet Ali Ağca attenta
alla vita di Giovanni Paolo II
in Piazza San Pietro.

Nell'esercizio del suo magistero, oltre a numerosissimi discorsi, ha pubblicato quattordici encicliche; in quella programmatica, Redemptor hominis (1979), esplora il rapporto tra redenzione ad opera del Cristo e dignità umana.
Le successive encicliche hanno avuto per argomento:

  1. - il potere della misericordia nella vita dell'uomo (Dives in misericordia del 1980);

  2. - l'importanza del lavoro come «cammino per la santificazione» (Laborem exercens del 1981);

  3. - la posizione della chiesa in Europa orientale (1985);

  4. - le colpe del marxismo, del materialismo e dell'ateismo (1988);

  5. - il ruolo della Vergine Maria come fonte di unità per i cristiani (1987);

  6. - gli effetti distruttivi della rivalità tra le superpotenze (1988);

  7. - il bisogno di riconciliare il capitalismo con la giustizia sociale (1991);

  8. - la Veritatis splendor (1991) si pronuncia contro il relativismo morale.

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L'undicesima enciclica Evangelium vitae (1995) reitera l'opposizione di Giovanni Paolo il all'aborto, al controllo delle nascite, alla fertilizzazione in provetta, all'ingegneria genetica e all'eutanasia. In essa si afferma anche che la pena capitale non ha quasi mai giustificazione.

Nella dodicesima, Ut unum sint (1995), vengono affrontati quegli argomenti che continuano a dividere le chiese cristiane: tra essi il sacramento dell'eucarestia, il ruolo della Vergine Maria, il rapporto tra Scritture e tradizione e il ruolo del successore di Pietro.

Fides et ratio (1998) tocca il tema del rapporto tra la fede e la ragione.

Tra le lettere apostoliche vanno ricordate quelle sul dolore umano, sul mistero e culto dell'Eucarestia, sulla dignità della donna ecc., mentre in diversi documenti sono state ridefinite le responsabilità dei laici, dei sacerdoti e degli ordini religiosi, è stata respinta l'ordinazione delle donne, avversata la diretta partecipazione politica dei sacerdoti ed è stata riaffermata la posizione della Chiesa contro omosessualità, aborto, contraccezione e riproduzione "artificiale" ribadendo l'importanza del celibato sacerdotale.

Ha fatto pubblicare la Carta dei diritti della Famiglia e il Catechismo per la Chiesa Universale, e si è mostrato particolarmente sollecito verso la vita spirituale del clero e dei religiosi (formazione, celibato, osservanza dei voti, vita comune, inserimento nella Chiesa locale) e del laicato (catechesi ai giovani e agli adulti, frequente e retta amministrazione dei sacramenti, apostolato dei laici, missione evangelizzatrice della famiglia, santità del matrimonio cristiano, educazione e scuola cattolica).

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È anche intervenuto per frenare alcuni fenomeni disgregatori dell'unità ecclesiale, per richiamare qualche teologo all'insegnamento della Chiesa, e per porre fine a certi esperimenti liturgici.

Non minore l'impegno ecumenico: numerosi incontri con le massime autorità delle chiese e confessioni non cattoliche; scambio di visite col Patriarca di Costantinopoli e col Primate anglicano, visita al Consiglio ecumenico di Ginevra, alla comunità evangelica di Roma, incontri con le comunità luterane dei paesi baltici, e così via.

Giovanni Paolo II ha incoraggiato molto anche il dialogo con altre religioni, che procede, anche se con non poche difficoltà. In questo contesto si colloca la storica visita alla Sinagoga di Roma e il documento sulla Shoah, dove definisce «crimine orrendo» il genocidio degli ebrei.

Ha incoraggiato l'azione missionaria anche con le visite nei diversi continenti: i viaggi sono per lui occasione di diffusa evangelizzazione. Importante in questo campo l'enciclica Redemptoris missio del 1990.



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Papa Giovanni Paolo II
nella Sinagoga di Roma,
13 aprile 1986

Negli anni Ottanta e Novanta si è recato in Africa, Asia, America del Nord e del Sud.

Nel 1990 ha visitato la Cecoslovacchia, e nel settembre del 1993 i paesi baltici.

Nelle visite internazionali da lui compiute, ha coperto oltre due volte la distanza che separa la terra dalla luna.

Non si è lasciato sfuggire occasione per riaffermare, a ogni livello, i diritti dell'uomo: dalla libertà religiosa al diritto al lavoro, alla casa, alla famiglia, all'assistenza, alla libera determinazione politica.

Numerosi gli interventi a favore della lotta contro la fame, l'analfabetismo, il sottosviluppo. le discriminazioni razziali, il terrorismo ecc. Grande rilievo è stato dato al centenario della Rerum novarum, con la nuova enciclica sociale Centesimus annus (1991).

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Universalmente apprezzata è la sua azione di pace; educare alla pace fornendone i motivi, indicandone i mezzi concreti per raggiungerla (aiuto allo sviluppo, giustizia nel commercio internazionale, disarmo graduale dialogo, sostegno agli organismi internazionali), incoraggiandone gli artefici (incontri con capi di Stato, politici, diplomatici), commentandone l'aspirazione ed esortando a chiederla a Dio.

Nel 1986 ha indetto ad Assisi una "Giornata universale di preghiera per la pace nel mondo" alla quale ha invitato tutti i principali leader religiosi del mondo. Ha offerto la sua opera di mediazione per la vertenza tra Cile e Argentina sul Canale di Beagle e durante il conflitto armato tra Inghilterra e Argentina (1982); ha espresso la sua sollecitudine tra gli altri per il Libano (visita a Beirut nel maggio del 1997), la Palestina, i paesi africani in lotta tra loro.



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Alcuni degli incontri "storici" di Giovanni Paolo II:
con i coniugi Gorbacev (immagine superiore)
e con Fidel Castro (immagine in basso)

In modo particolare si è impegnato per scongiurare la Guerra del golfo (1991) e quella di Iugoslavia (visita del papa nell'aprile del 1997) e poi in favore di una pace giusta per tutte le popolazioni di questi paesi.

Molto si è adoperato per l'Europa Unita, indicandone il fondamento nelle sue radici cristiane e visitandone gli organismi istituzionali a Bruxelles e a Strasburgo.

Resteranno date storiche i suoi incontri con Gorbacev (1989 e 1990) e, nel gennaio 1998, con Fidel Castro durante la visita a Cuba, unico paese a socialismo reale, viaggio che in qualche modo ha richiamato alla memoria la sua visita del 1979 in Polonia, allora ancora sotto il regime comunista.

È opinione comune che sui profondi mutamenti verificatisi all'Est alla fine degli anni Ottanta, che hanno portato al crollo dei regimi comunisti e del muro di Berlino, abbia influito non poco, anche se solo indirettamente, la presenza sulla cattedra di Pietro - per la prima volta nella storia - di un papa dell'Europa orientale.

Gli ultimi anni del suo pontificato sono stati contraddistinti dalla preparazione alla celebrazione del grande Giubileo del 2000, a partire dalla lettera apostolica Tertio millennio adveniente, dove si invita tutto il mondo cristiano a fare un profondo esame di coscienza.

In questa prospettiva si possono leggere i mea culpa pronunciati nei confronti del mondo protestante, di quello della cultura e della scienza, e a proposito dell'inquisizione e dell'emarginazione della donna.

Giovanni Paolo li è morto in Valicano il 2 aprile 2005. Più di tre milioni di pellegrini sono confluiti a Roma per rendere omaggio alla salma del papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore per poter accedere alla basilica di San Pietro. Il 28 giugno 2005 è stata aperta ufficialmente la Causa di beatificazione e canonizzazione.



Processo di beatificazione


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La cerimonia di beatificazione
in Piazza San Pietro
il 1º maggio 2011

Il 28 aprile successivo alla morte, papa Benedetto XVI ha concesso la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l'inizio della causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II.

La causa è stata aperta ufficialmente il 28 giugno 2005 dal cardinale Camillo Ruini, vicario generale per la diocesi di Roma. Postulatore della causa è stato monsignor Slawomir Oder.

Il 2 aprile 2007 a due anni dalla morte, nella basilica di San Giovanni in Laterano in Roma, il cardinale Camillo Ruini ha dichiarato conclusa la prima fase diocesana del processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, consegnando le risultanze alla Congregazione per le Cause dei Santi.

Tale atto è avvenuto attraverso un iter giuridico-procedurale durante il quale sono stati letti in latino i verbali per il passaggio dei documenti, i quali riguardano la deposizione di 130 testimoni a favore e contro la beatificazione, nonché le conclusioni di teologi e storici al riguardo.

Al 1º aprile 2009 le segnalazioni di presunti miracoli al vaglio della Congregazione per le Cause dei Santi erano 251.

Il 19 dicembre 2009 con un decreto firmato da papa Benedetto XVI che ne attesta le virtù eroiche, è stato proclamato venerabile.

Il 14 gennaio 2011 Benedetto XVI ha promulgato il decreto che attribuisce un miracolo all'intercessione di Giovanni Paolo II.

Secondo quanto riportato dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, si tratta della guarigione dal morbo di Parkinson (lo stesso di cui ha sofferto Giovanni Paolo II) della religiosa francese suor Marie Simon-Pierre (delle Piccole Suore delle Maternità Cattoliche, nata nel 1961).

La malattia le era stata diagnosticata nel 2001.



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Un uomo venuto da molto lontano
Il brano è stato cantato per la prima volta nel 1995, nella sala Nervi
davanti al Pontefice e pubblicato per la prima volta nel Disco "Decenni" di Amedeo Minghi nel 1998.

Secondo la testimonianza della religiosa, la guarigione per intercessione del Pontefice è avvenuta la sera del 2 giugno 2005, quando aveva 44 anni.

La cerimonia di beatificazione ha avuto luogo in Piazza San Pietro il 1º maggio 2011 ed è stata presieduta dal papa suo successore, Benedetto XVI.

Alla cerimonia erano presenti circa un milione e mezzo di fedeli, provenienti da tutto il mondo, tra cui moltissimi polacchi.

Un immenso e lunghissimo applauso ha salutato l'immagine del beato Giovanni Paolo II mentre veniva scoperta dal balcone della Loggia delle benedizioni della Basilica Vaticana. Circa 90 sono state le delegazioni internazionali che hanno presenziato alla cerimonia.

Il feretro del Papa, riesumato per l'occasione il 29 aprile, dalle Grotte Vaticane è stato nuovamente esposto presso l'Altare della Confessione di San Pietro, ricevendo l'omaggio ininterrotto dei pellegrini sino al 2 maggio, quando la cassa contenente il corpo del beato Giovanni Paolo II è stata tumulata, in forma privata, presso la cappella di San Sebastiano.



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Il Presidente USA Bush con la moglie e i suoi predecessori Clinton e Bush padre
inginocchiati davanti alla salma del Papa

 
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