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L'Esperimento Philadelphia

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view post Posted on 3/7/2011, 17:29     +1   -1
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L'Esperimento Philadelphia

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Scienza, fantascienza o trucchi da illusionista?
Che cosa accadde veramente alla nave USS Eldridge
quando venne fatta scomparire dal molo a cui era attraccata?





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Philadelfia, Pennsylvania, giugno 1943
Il cacciatorpediniere USS Eldridge, matricola DE173, è ormeggiato a un molo della marina statunitense, mentre il personale scientifico e militare carica a bordo strane apparecchiature nell'ambito di un progetto che deve restare segretissimo.
Il programma è denominato Project Rainbow ("Progetto Arcobaleno"), ma diverrà noto anche come Philadelphia Experiment.
In tutto il mondo infuria la guerra e le potenze in conflitto sono tutte alla ricerca di un'arma decisiva: sulla USS Eldridge si sta cercando un modo per diventare invisibili ai radar, ricorrendo alle conclusioni della teoria del campo unificato elaborata da Albert Einstein.
Tuttavia, quel che sta per accadere, confermato in seguito dalle numerose testimonianze peraltro smentite dalle versioni ufficiali, sembra appartenere al regno della fantascienza.

Philadelfia, Pennsylvania, 22 luglio 1943
La nave viene collegata ad alcuni generatori di energia che vengono azionati alle 9 del mattino.
In quel preciso istante la Eldridge è avvolta da una fitta nebbioli-na verde e, non appena questa si dissolve, la nave risulta scomparsa.
I generatori vengono allora spenti: si riforma la stessa nebbia verde da cui si rimaterializza come per incanto la nave.
Ancora increduli, gli esperti e gli ufficiali di marina che hanno assistito all'esperimento salgono a bordo, constatando che l'equipaggio soffre di nausea e disorientamento. L'esperimento è andato ben oltre le a-spettative iniziali.
Ciò che sorprende gli scienziati non è solo il fatto che la nave sia diventata invisibile ai radar (fenomeno di Degaussing***), ma anche che si sia smaterializzata: la Eldridge si è allontanata dal molo... ma per andare dove? :o no?:



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Philadelfia, Pennsylvania, 28 ottobre 1943

Sostituito l'equipaggio della Eldridge, la marina statunitense decide di condurre un secondo esperimento, che ha luogo alle ore 17.15.

Difficile capire, a causa dei diversi resoconti, se il nuovo esperimento sia stato effettuato allo stesso molo oppure in alto mare.

Stavolta, nelle fasi iniziali, la nave sarebbe diventata inizialmente trasparente, per poi essere nuovamente avvolta dalla nebbiolina verde e scomparire all'improvviso.

La descrizione del fenomeno coincide in modo inquietante con quella riportata da alcuni testimoni a proposito di navi misteriosamente svanite nel Triangolo delle Bermude e mai più riapparse.



Norfolk, Virginia, 28 ottobre 1943
Mentre la Eldridge svanisce dal molo di Philadelfia, qualcosa di apparentemente impossibile capita nel porto di un'altra città: la nave scomparsa si materializza per alcuni secondi a un molo del porto di Norfolk.

Questa volta l'esperimento non ha comportato la semplice smaterializzazione della nave, ma anche il suo teletrasporto da un luogo all'altro.

All'episodio hanno assistito alcuni membri dell'equipaggio di una vicina nave mercantile, la S.S. Andrew Furuseth: uno di loro in particolare, Carl Alien, diverrà il principale testimone della vicenda.



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Philadelfia, Pennsylvania, 28 ottobre 1943

A fine esperimento, la Eldridge si materializza nel punto esatto da cui era partita. L'apparente successo dell'esperimento deve però fare i conti con numerosi imprevisti.



Durante il teletrasporto, infatti, i membri dell'equipaggio della Eldridge hanno riportato danni irreversibili: qualcuno è infatti scomparso, qualcuno è impazzito e qualcuno è addirittura morto. In seguito si verificheranno tuttavia episodi ancora più imprevedibili, come fenomeni di improvvisa autocombustione (i corpi di alcuni marinai si incendiano improvvisamente) o incontrollabili fenomeni di invisibilità (un giornale locale riporterà la singolare notizia di una rissa tra marinai avvenuta in un bar: i contendenti sarebbero improvvisamente spariti).



Arlington, Virginia, 1956

L'ONR (Office of Naval Research, "Ufficio delle Ricerche Navali") riceve anonimamente una copia di un volume sugli UFO dello scrittore Morris K. Jessup. Il mittente ha riempito le pagine di confusi appunti su alieni e astronavi. Due ufficiali dell'ONR contattano immediatamente Jessup, il quale riconosce negli appunti la grafia di un suo lettore con cui ha intrattenuto una fitta corrispondenza: Cari Alien. Nelle sue lettere, Alien menzionava il misterioso Philadelphia Experiment, descrivendone gli eventi e riferendo che un servizio in proposito era stato pubblicato su un quotidiano di Philadelfia.
Nessun articolo del genere viene mai trovato. Alien non viene reperito all'indirizzo da cui scriveva a Jessup.

Arlington, Virginia, 1968
Di fronte alle numerose richieste che arrivano da ogni parte del mondo, l'ONR è costretta a dichiarare ufficialmente che non è stato condotto alcun tipo di esperimento sull'invisibilità e che nel 1943 la USS Eldridge non è mai stata a Philadelfia. Ora Jessup è morto e l'ONR non trova più alcuna traccia degli appunti di Alien nei suoi archivi, pur non negando che due suoi ufficiali si siano interessati al caso.



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GLOSSARIO



***Degaussing
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Termine che indica il processo secondo il quale una rete di cavi elettrici viene installata sotto la chiglia di una nave, da prua a poppa. Un'opportuna scarica elettrica viene fatta passare attraverso i cavi, determinando l'azzeramento del campo magnetico della nave.
Una volta attivato, il sistema rende la nave invisibile ai sensori delle mine magnetiche.
Esperimenti in tal senso sono stati condotti dalla marina statunitense, forse dando accidentalmente origine alla leggenda dell'esperimento di Philadelfia: un campo elettromagnetico che renderebbe le navi "invisibili".

Il Philadelphia Experiment al cinema
Nel 1984 il regista John Carpenter, in veste di produttore, contribuì alla realizzazione di un film liberamente ispirato alla vicenda raccontata da Alien, Philadelphia Experiment, diretto da S. Raffill e interpretato da Michael Paré, Nancy Alien ed Eric Christmas.
Nella vicenda cinematografica, due membri dell'equipaggio della nave invisibile si ritrovano nel futuro, intrappolati tra buchi nell'atmosfera... e buchi nella sceneggiatura. :shifty:
Corre voce che la marina statunitense abbia tentato, senza esito, di bloccarne la proiezione.
Forse solo per questa ragione, e non sicuramente per il suo successo, il film ha avuto un sequel: Philadelphia Experiment 2, diretto nel 1993 da S. Cornwell, con Mark Holden.


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