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Enrico Fermi (1901-1954)

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view post Posted on 15/8/2010, 17:34     +1   -1
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Enrico Fermi
1901-1954



Gli Uomini che hanno cambiato il Mondo



Enrico Fermi, l'uomo che ha progettato il primo reattore nucleare, nacque a Roma, nel 1901.

Era uno studente eccezionalmente brillante, e si laureò in fisica all'università di Pisa prima di aver compiuto ventun anni.

A ventisei anni ottenne una cattedra di fisica teorica all'università di Roma; a quell'età aveva già pubblicato la sua opera più importante, che aveva a che fare con un'astrusa branca della fisica chiamata statistica quantistica.

In essa Fermi sviluppava la teoria statistica per descrivere il comportamento delle grandi aggregazioni di quelle particelle elementari che oggi chiamiamo fermioni.

Dal momento che gli elettroni, i protoni e i neutroni - i tre componenti basilari della materia - sono tutti fermioni, la teoria dello scienziato romano aveva grande rilevanza scientifica.

Le sue equazioni ci hanno consentito di comprendere meglio il nucleo degli atomi, il comportamento della materia degenerata (quale troviamo all'interno di certi tipi di stelle), e le proprietà e il comportamento dei metalli, settore dall'evidente utilità pratica.

Nel 1933 Fermi formulò una teoria sul decadimento beta (un tipo di radioattività), che includeva la prima discussione quantitativa del neutrino e delle interazioni deboli, entrambi argomenti importanti della fisica contemporanea.

Questo genere di ricerche, anche se difficilmente comprensibili per l'uomo della strada, ottennero a Fermi la reputazione di fisico tra i più importanti del mondo; e la parte migliore del suo lavoro doveva ancora venire.

Nel 1932 il fisico inglese James Chadwick aveva scoperto una particella subatomica, il neutrone.

A partire dal 1934, Fermi cominciò a bombardare con i neutroni la maggior parte degli elementi chimici conosciuti.
I suoi esperimenti rivelarono che numerosi tipi di atomi erano in grado di assorbire i neutroni, e che in molti casi gli atomi che risultavano da questa trasformazione nucleare erano radioattivi.

Teoricamente ci si poteva aspettare che un neutrone dal movimento più veloce penetrasse più efficacemente in un nucleo atomico; ma gli esperimenti di Fermi dimostrarono che era vero il contrario: se si rallentavano i neutroni veloci facendoli prima passare attraverso l'acqua o la paraffina, gli atomi li assorbivano più facilmente.

Questa scoperta si rivelò importantissima per la costruzione dei reattori nucleari. :ok:

Il materiale che viene usato nei reattori per rallentare i neutroni viene chiamato moderatore.

Nel 1938 ottenne il premio Nobel per la fisica per i suoi fondamentali lavori sull'assorbimento dei neutroni.
Ma nel frattempo le cose non andavano troppo bene in Italia.
In primo luogo, la moglie di Fermi era ebrea, e il governo fascista aveva promulgato una serie di leggi antisemitiche molto severe; in secondo luogo, lo scienziato era un forte oppositore del fascismo - e questo era un atteggiamento pericoloso sotto la dittatura di Mussolini.

Nel dicembre del 1938 si recò a Stoccolma a ritirare il premio Nobel, ma non fece ritorno in Italia. :no no:

Andò invece a New York, dove gli era stata offerta una cattedra dalla Columbia University, ben lieta che uno dei più grandi scienziati del mondo entrasse a far parte del suo corpo accademico. Ottenne la cittadinanza americana nel 1944.

Nei primi mesi del 1939, Lise Meitner, Otto Hahn e Fritz Strassmann avevano riferito che l'assorbimento dei neutroni provocava a volte la fissione degli atomi d'uranio. Quando quest'articolo venne pubblicato, Fermi (e con lui molti altri fisici importanti) si rese conto immediatamente che la fissione di un atomo d'uranio poteva liberare un numero di neutroni sufficiente a scatenare una reazione a catena.

Inoltre ben presto intravide (e anche stavolta non fu il solo) le potenzialità militari di questa reazione a catena.

Nel marzo 1939 contattò la Marina americana e cercò di coinvolgerla nella progettazione di armi atomiche.

Ma solo molti mesi più tardi, dopo la lettera scritta da Einstein al presidente Roosevelt, il governo americano cominciò a interessarsi all'energia atomica.

A questo punto, il primo compito che gli scienziati dovettero affrontare fu quello di costruire un prototipo di pila atomica, per vedere se l'utilizzo della reazione a catena fosse veramente praticabile.

Dal momento che Enrico Fermi era l'autorità mondiale in materia di neutroni, e aveva molta attitudine sia per la trattazione teorica sia per la sperimentazione, venne scelto a guidare quel gruppo di uomini che si cimentava nella costruzione del primo reattore nucleare del mondo. Lavorò prima alla Columbia University, e poi si trasferì all'università di Chicago; qui iniziò a operare il reattore nucleare progettato e costruito sotto la supervisione di Fermi. Il 2 dicembre 1942 rappresenta il vero inizio dell'era atomica; per la prima volta l'uomo riusciva a dare il via a una reazione nucleare a catena. La notizia del successo dell'esperimento venne subito inviata nei paesi dell'Est con un messaggio cifrato, che si rivelò profetico: «il navigatore italiano è entrato nel nuovo mondo».

Dopo il successo di questo primo esperimento, si decise di andare avanti a pieno ritmo col Progetto Manhattan, in cui Fermi continuò ad avere l'importante ruolo di eminente consulente scientifico.

Dopo la guerra divenne professore all'università di Chicago.


Morì nel 1954; era sposato, ed aveva due figli.

L'elemento chimico artificiale di numero atomico 100 si chiama fermio in suo onore.

Lo scienziato italiano è una figura importante per varie ragioni.
In primo luogo, è stato indiscutibilmente uno dei più grandi scienziati del xx secolo, e uno dei pochissimi a essere eccezionalmente dotato sia come teorico che come sperimentatore: in totale le sue pubblicazioni scientifiche furono oltre duecentocinquanta. :woot:

In secondo luogo, è stato uno dei protagonisti della creazione della bomba atomica, anche se condivide con altri scienziati questo ruolo di primo piano.



Ma il traguardo più importante da lui raggiunto è stato l'invenzione del reattore nucleare, della quale gli va chiaramente attribuito il merito principale: prima contribuì alla teoria sulla quale è basato, poi diresse la progettazione e la costruzione del primo reattore.
Dal 1945 in poi le armi atomiche non sono state impiegate nei conflitti, ma è stato costruito un gran numero di reattori nucleari per produrre energia a fini pacifici; e in futuro probabilmente diventeranno una fonte di energia ancora più preziosa.
Alcuni reattori vengono impiegati per produrre radioisotopi, che trovano utile applicazione in medicina e nella ricerca scientifica.
Ma servono anche - e questo è un aspetto più inquietante - a generare plutonio, sostanza che può essere usata per costruire armi atomiche.
Si teme, non a torto, che il reattore nucleare possa rappresentare un grave pericolo per l'umanità, ma nessuno oserebbe mai affermare che si tratti di un'invenzione trascurabile.
Nel bene come nel male, l'influenza del lavoro di Fermi sul mondo continuerà a avere una importanza notevole negli anni a venire.


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Edited by filokalos - 16/8/2010, 12:47
 
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