La leggenda del vampiro si può far risalire, con discreta approssimazione, alla vita di Vlad "Tepes" (l'lmpalatore") vissuto in Valacchia (la Romania attuale) dal 1431 al 1476. Figlio di Vlad "Dracule" ("il Dragone"), il sanguinario combattente era anche conosciuto come "Dracula" ("figlio di Dracule").
La vita di questo condottiero ha ispirato diversi scrittori: il più celebre testo sui vampiri è il "Dracula" di Bram Stoker pubblicato nel 1897.
Ma ben prima c'era stato John William Polidori, autore di "Il Vampiro" (uno dei racconti scritti durante la famosa disfida sul lago di Ginevra, durante la quale Mary Shelley creò Frankenstein). "Dracula", disegnato da Anthony Williams su testi di Claire Bampton, trasforma in fumetto il testo di Stoker e fin qui nulla di nuovo.
Dracula e affini popolano da sempre l'immaginario del cartooning, dalle suggestioni del "Conte Dracula" di Alberto Breccia...
All'erotismo di "Vampirella" di Frank Frazetta e della "Contessa Rossa" di Georges Pichard...
Fino all'ironia del lungometraggio animato "Vampiros en La Habana" di Juan Padron.
E i fumettari Marvel, che crearono la disfida "Spider-Ham vs. Quackula".
In questo caso la novità deriva dall'uso dei pop-up creati da David Hancock, che trasformano il classico dell'horror in un Luna Park tridimensionale, un vero libro-gioco, dalle cui pagine saltano fuori pipistrelli, bare e paletti di frassino.
Gustosa bizzarria editoriale, il volume usa gadget solitamente rivolti agli infanti (che poi distruggono in un attimo i delicati meccanismi di carta del pop-up), rivolgendosi a quei lettori dell'horror disegnato che intendano liberare il loro io più ludico.