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Leggere in apnea, Col fiato sospeso fino all'ultima pagina

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Andbeat
view post Posted on 12/1/2009, 21:04     +1   -1




Leggere in apnea



Col fiato sospeso fino all'ultima pagina


Alcuni titoli in libreria,
tra menti torbide e criminali,
dalle epoche passate ai giorni nostri,
attraverso paesi e città:
una variegata umanità
dove il bene e il male si mescolano.
E proprio scie di sangue e di morte
sono il legame dei Crimini d'autore.





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Menti torbide, menti criminali, per disperazione o per durezza d'animo, per gli orrori vissuti o solo per emulare l'ambiente che le circonda o semplicemente per il vile denaro.
Passando dai giorni nostri alle epoche passate, da paesi e città differenti, incontriamo una variegata umanità dove il bene e il male si mescolano, dove chi è più forte riesce a mantenere la propria risolutezza nei confronti del delitto e altri invece ne vengono risucchiati, confondendo ciò che è giusto da quello che non lo è affatto.



Perché in fondo quello che ci attira di più è ciò che non comprendiamo pienamente e ciò che ci fa paura, quella paura di conoscere il lato più oscuro che ognuno ha e che nei romanzi gialli, nei noir anche a tinte forti, ritroviamo.





In Legami di morte di Angelo Marenzana siamo nel 1936, in pieno regime fascista, e la violenza è un elemento che disturba la quiete apparente del paese.

Quando infatti il commissario Augusto Bendicò dovrà indagare sull'uccisione a sangue freddo di una cantante e sul sospetto suicidio di un'altra, forse legata alla morte della prima, si imbatterà nei tentativi di insabbiamento dell'ufficio politico investigativo.

Ma quello che rende appassionante la narrazione è il legame emotivo tra lui e quella giovane vita spezzata, che tanto gli ricorda la sua bellissima moglie, persa per una grave malattia.



In Il re di spade. Incontrarlo significa morire di Nick Stone il linguaggio si fa crudo e realistico come la realtà che descrive, quella degli ambienti del crimine di Miami degli anni '80.

Delinquenti senza scrupoli, poliziotti corrotti e ambiziosi, ragazze intrappolate in una vita di prostituzione e schiavitù. I detective Mingus e Joe verranno travolti da riti woodoo, da veggenti e stregoni indagando su quello che sembra un delitto come tanti altri.

Il brandello però nello stomaco della vittima di una carta dei tarocchi, il re di spade, li sbalzerà direttamente in un mondo in cui bene e male, orrore e onestà si confondono.



Torniamo in Italia, stavolta durante gli anni '70. Danilo Pennone racconta in Confessioni di una mente criminale la periferia di Roma e quel punto che dovrebbe essere solo di passaggio ma che finisce per diventare la casa di molti sbandati, la stazione Termini.

Il protagonista Natale svela le sue riflessioni e più leggiamo e più comprendiamo che non è facile trovarsi soli fin da piccoli in un ambiente dove la consapevolezza di fallire o di aver già fallito ti condanna allo squallore.

Perché essere veramente liberi è una scelta che costa, ma se solo nella vita ci fosse più amore ci attaccheremmo così disperatamente alla libertà?



Trasferiamoci ora in una Los Angeles che ricorda le atmosfere oniriche e cupe di David Lynch nel film Mulholland Drive, quella di Helen Knode in Nera Los Angeles, dedicato a James Ellroy.

Tutto ha inizio quando Ann, critica cinematografica stufa di doversi allineare alla corrente commerciale della rivista su cui scrive, ritrova nella villa che custodisce il cadavere di una giovane regista.

La sua ultima sceneggiatura, scomparsa misteriosamente, comincia dove finisce Thelma & Louise e descrive l'omicidio nel '44 di una donna. Un noir al femminile cupo e inquietante come solo il dietro le quinte di una scintillante e superficiale Hollywood sa essere.



Avvicinarsi troppo alla follia, a quelle menti perverse che contemporaneamente spaventano e affascinano, può turbare anche le anime di chi in fondo per mestiere è abituato ad allacciare contatti con loro.

E così lo psichiatra Paul Lacasse, protagonista di Una mente pericolosa di Patrick Senécal, vuole finire la sua carriera occupandosi di casi più rassicuranti, ma si imbatterà nei segreti del suo nuovo paziente Thomas Roy, famoso autore di romanzi horror, che ha tentato il suicidio e si trova in stato catatonico.

Gli unici indizi utili per capire il suo gesto si trovano in un racconto dettagliato di un sanguinoso fatto di cronaca del giorno prima e ritagli di giornale di efferati delitti compiuti a Montreal negli ultimi vent'anni.



Dal Canada di Senécal andiamo nella calda Cuba di oggi, tra modernità e magia nera, tra turisti che ostentano e una popolazione che con dignità sopravvive.

In Avana killing, Gordiano Lupi narra con ritmo sempre più incalzante il delirio di un serial killer che fa scegliere le vittime al demone-giustiziere che è in lui.

L'ispettore che avrà l'incarico di stanarlo si sentirà però totalmente impreparato ad affrontare le efferatezze della mente umana.



La costa azzurra elegante e sprezzante è la cornice di Senza via di scampo di Georges Simenon scritto nel 1938.

Il russo Vladimir è sopraffatto dalle sue contorte emozioni e da quell'equilibrio precario che ha costruito insieme alla vecchia signora ricca di cui è domestico e amante, a Blinis dalle sembianze di bambino e russo come lui e all'Elektra, lo yacht testimone delle vicende di un microcosmo che rende aspre le persone.

Quando però Helene figlia della signora irrompe nella loro vita, è come se portasse con sé pulizia contro sporcizia e disprezzo per il prossimo che regna in quelle esistenze.



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Anche le ultime uscite di audiolibri si sono tinte di giallo grazie a Nitesco di Marco De Mattia e a La stanza di Glauco Silvestri, affidati il primo alla voce di Vasco Mirandola e il secondo a quella di Linda Bobbo.
Nel racconto di De Mattia l'ex commissario di polizia Nitesco, ormai in pensione, insieme all'investigatore privato Stabili indaga sull'omicidio di un giovane delinquentello che proviene da un'agiata famiglia.
È un giallo tradizionale nel quale la scienza gioca un ruolo cruciale anche se pura e ingenua proprio come quella di un poliziotto d'altri tempi.



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Silvestri invece investe su atmosfere contrapposte.

Una storia color nero pece, nome della collana che lo ospita, in cui il disagio e il clima solfureo si mescolano con il veglione di Capodanno e con la Bologna in apparenza spensierata del mondo universitario.

Non poteva mancare, infine, fra queste letture consigliate, la nuova antologia Crimini italiani curata da Giancarlo De Cataldo.

L'unità criminale italiana è sotto i nostri occhi e aberrante si manifesta nella quotidianità.

Gli undici racconti scritti da altrettanti autori (oltre a De Cataldo stesso Faletti, Carofiglio, Lucarelli, De Silva, Dazieri, Fois, Macchiavelli, Simi e Wu Ming), mostrano il Bel Paese dipinto di nero, colore che lo unisce da nord a sud.



Una raccolta di inediti scritti da abili narratori di genere capaci di diluire il noir e la violenza con l'umorismo e la leggerezza, in fondo tratti tipici proprio di questo nostro paese.



:paula:



Articolo Originale di
Francesca Scaringela
 
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0 replies since 12/1/2009, 21:04   536 views
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