CONTATTO (4/4) "One of us" <PROLOGO>, Attenzione! Spoilers!

Sangue. Sangue e metallo. Dentro la tuta spaziale, Tony Stark annaspava. Il suo computer di bordo Jarvis, era ormai un debug continuo di download e resetting. L’armatura fratturata in più punti non poteva resistere a quella pressione, per di più nello spazio siderale. Aveva avuto poco tempo per irrobustirla. Le macchine di Galactus freddavano ingranaggi, torturavano pistoni, consumavano olio e bruciavano guarnizioni. Ma soprattutto chiamavano sangue. Producevano ferite come incrostazioni fetide, che lasciavano il segno, per loro era comune liquido organico e li infastidiva parecchio! Riuscivano a sentirlo, nonostante fosse incapsulato nell’armatura di Iron Man, mischiato a olio, liquido di raffreddamento e azoto propano… loro potevano percepirne ogni singola molecola. Li eccitava e diventavano più violente. Ad ogni attacco Tony arrancava, non aveva spazio d’azione per muoversi, non aveva traiettorie o punti di riferimento liberi all’orizzonte per poter sparare e difendersi. Facendo leva sui pistoni e sugli ingranaggi, irrigiditi e contorti sulle sue articolazioni, poteva solo pararsi il volto, poteva solo farsi scudo con se stesso e con le parti meno vitali quali le braccia, le mani e le gambe. Poco distante Acute capì: Galactus voleva l’energia. E quel banchetto così invitante lo deliziava a tal punto da farlo sbavare…ma non tracimava saliva. Sputava odio e violenza da ogni singola macchina, da ogni singolo robot che lo componeva. Acute non vedeva la fine, ma presto i superumani avrebbero desistito, avevano già indietreggiato parecchio, mancavano pochi metri…Green Lantern e Superman potevano farcela certo, e persino l’enorme Optimus Prime, imponente e tecnologicamente superiore a Galactus, difendeva coraggiosamente la postazione. Ma la quantità era altrettanto schiacciante. La superarma era un ottimo diversivo, ma per quanto ancora i supereroi avrebbero resistito?! E dopo? Cosa sarebbe successo? [...to be continued]