Jason Mraz
L'estate non è finita.
Su quelle sponde dell'immaginario tardo adolescenziale fotografato nelle canzoni di Jason Mraz il sole della California, l'oceano, le palme sono sempre di casa. Elementi di un paesaggio che non corrisponde nemmeno più a un territorio reale quanto a una geografia sentimentale e generazionale omologata da Mtv.Dopo l'exploit di "l'm yours", tormentone estivo, emozionante come lo spot dello shampoo al lime dei Caraibi, ecco l'album "We sing, we dance, we steal things", prova provata che quattro anni di sabbatico, spesi per viaggiare, pensare ai fatti propri e scrivere nuove canzoni, non sono passati invano.Artista eclettico, Mraz metabolizza influenze da molti stili diversi: pop, country, musica etnica, jazz in canzoni che non brillano per originalità, ma ti sfiorano con la freschezza di una leggera brezza estiva.
Molti brani dell'album sono nati da un gioco che Mraz fa da anni con altri amici artisti:«Uno lancia un tema o una frase musicale e poi gli altri provano a sviluppare la canzone rimandandola agli altri via e-mail».
Così sono nate "Lucky", in duetto con Colbie Caillat, "Live High", che invece affonda radici nel gospel, e "The Dynamo of Volition".Anche questa divertente come lo spirito giocoso che l'autore ha condiviso sulla rete.
Articolo Originaledi Alberto Dentice
Beh nel primo player, si poteva ancora apprezzare... Il fatto che il player di MySpace diventi sempre meno affidabile è una gran seccatura... E per questo ho deciso di farne a meno... Meno male che in giro ci sono altre player ed altre playlist per continuare ad apprezzare Jason Mraz...