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Valentina, la forma del tempo, Triennale Bovisa (21/09/2008 - 01/02/2009)

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Andbeat
view post Posted on 24/9/2008, 20:48     +1   -1




Valentina, la forma del tempo

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Triennale Bovisa

(21/09/2008 - 01/02/2009)

Alla Triennale di Milano la mostra che celebra
il personaggio più celebre del grande Guido Crepax.
Con tavole, immagini e ricordi
su una delle icone femminili degli anni 60 e 70.





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Alla Triennale di Milano una grande mostra celebra l'eroina disegnata da Guido Crepax: un'indimenticabile figura femminile che mostrava l'evoluzione del costume unendo eros, intelligenza e stile

"L'immagine sexy è forse la lettura più superficiale di Valentina; in realtà il personaggio del fumetto, come peraltro gli altri ideati da mio padre, ha una storia complessa. Valentina infatti ha una carta d'identità, ha un percorso di vita completo, dall'adolescenza alla maturità". A parlare è Caterina Crepax, figlia del grafico, illustratore e fumettista Guido, che con il suo pennino nel 1965 diede vita alla fotografa milanese Valentina Rosselli, com'è noto ispirata all'attrice Louise Brooks, soprattutto per il celebre caschetto nero. Ora, a cinque anni dalla scomparsa di Guido Crepax, negli spazi della Triennale Bovisa a Milano si celebra proprio la sua creazione più riuscita, nella mostra Valentina, la forma del tempo, di cui Caterina Crepax è curatrice assieme a Massimo Gallerani.



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La stessa Caterina ha dichiarato:
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"Valentina era mio padre, non sono io a dirlo, ma molti critici, psicanalisti e studiosi: non era soltanto una sua proiezione, ma il suo lato femminile che veniva fuori. Per me invece era una di famiglia, perché vedevo che indossava gli stessi vestiti di mia madre, guidava la stessa nostra macchina, suo figlio aveva i miei stessi giocattoli? mio padre trasferiva spesso dettagli della nostra vita quotidiana nelle sue tavole. All'epoca le femministe si scagliarono contro di lui, soprattutto in riferimento alle fantasie di sottomissione che spesso Valentina aveva, ma in seguito molte di loro hanno avuto modo di ricredersi. Ricordo che ad esempio la giornalista e scrittrice Patrizia Carrano si scusò con mio padre, affermando che in Valentina era perfettamente riuscito a cogliere molte delle contraddizioni e delle sfumature dell'animo femminile: conciliare la propria libertà ed emancipazione con le proprie fantasie".



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L'esposizione vanta un allestimento originale, suddiviso in stanze di un'immaginaria casa borghese, dove ogni stanza rappresenta un peculiare modo di intendere ed usare il tempo. Il visitatore che vaga per camere e corridoi può ammirare molte tavole originali, accanto ad immagini, ritratti ed inedite produzioni multimediali che accostano, ad esempio, i paesaggi ritratti nel fumetto con i rispettivi scorci milanesi, oppure le storie vissute in sogno da Valentina e parti di film più recenti ma con evidenti analogie, come "Pirati dei Carabi" o "Guerre Stellari".



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Ci sono poi le "stanze proibite" da scrutare attraverso una sorta di buco della serratura, dove si ritrovano tutta la sensualità dell'eroina e le trasposizioni nel fumetto dei classici della letteratura erotica. Ma è soprattutto il richiamo alla vita reale che costituisce il tratto distintivo della mostra: perché Valentina incarna, a suo modo, lo spirito del tempo di tre decadi di storia italiana, gli anni Sessanta, Settanta ed Ottanta.


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Sottolinea Caterina Crepax:
"Fatto quasi unico nel mondo del fumetto, Valentina non soltanto ha una vita realistica, ma invecchia, tanto che mio padre nell'ultimo periodo si poneva il problema di conciliarne l'età matura con un aspetto sempre affascinante e sexy. Inoltre Valentina è molto attuale, e per gli anni in cui si fece notare dal pubblico, gli anni Sessanta, era assolutamente innovativa: sessualmente libera, sempre vestita alla moda ed attenta alla sua immagine, in più con una professione avviata ed economicamente indipendente. Anticipatoria anche se guardiamo le odierne dinamiche di coppia: non era sposata ma aveva un figlio da un compagno fisso, Philip Rembrandt, che secondo le originarie intenzioni di mio padre doveva essere il vero protagonista del fumetto; poi il pubblico dimostrò di amare molto di più la figura di Valentina".



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Nelle forme del tempo che danno il titolo alla mostra sono inclusi anche dei "sotto tempi": quello reale degli ambienti milanesi degli anni Sessanta e Settanta, così come la moda di quegli anni, tutti dettagli oggetto di studio approfondito da parte di Guido Crepax e fedelmente riprodotti nelle sue tavole. Ampio spazio poi al tempo onirico, il mondo libero e sfrenato dei sogni di Valentina, che evade dalla realtà per calarsi all'interno di storie fantastiche ambientate nello spazio o nel sottosuolo.



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Guido e sua moglie Luisa che gli fa da modella




Infine, nella sezione "Il tempo dei giochi", per la prima volta vengono esposti alcuni dei passatempi preferiti da Crepax, ovvero progetti di battaglie storiche che lui ricostruiva nei dettagli per immergersi poi in una sorta di gioco di ruolo, in cui oggi viene coinvolto anche il visitatore.



:wub:



Articolo Originale
di
Claudia Spiti

 
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