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Da Barbarella a Spider-Man, Quando i Fumetti passano dalla carta alla celluloide...

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Andbeat
view post Posted on 20/8/2008, 14:49     +1   -1




Da Barbarella a Spider-Man


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Quando i Fumetti passano dalla carta alla celluloide...

Superman, l'Uomo Ragno,
L'incredibile Hulk, Diabolik, Kriminal, Barbarella...
I fumetti al cinema e alla televisione sono
un fenomeno ben più vecchio di quanto molti credano.
Diamo uno sguardo alla produzione
cinematografica contemporanea,
caratterizzata dall'avvento degli effetti speciali digitali.


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I fumetti al cinema (o alla televisione, intendendo con questo le produzioni con attori in carne ed ossa, i cosiddetti live-action, per distinguerli dalle serie a cartoni animati) sono un fenomeno ben più vecchio di quanto molti credano.

I più faranno probabilmente risalire i propri ricordi in materia alla fine degli anni settanta, al glorioso Superman con Christopher Reeve e Marlon Brando, avendo giustamente rimosso un coevo Uomo Ragno dalla testa enorme a causa dei troppi capelli, che lanciava ragnatele grosse come le liane di Tarzan, mentre sul piccolo schermo imperversava L'incredibile Hulk, con l'erculeo Lou Ferrigno che, verde di rabbia, stracciava tutte le camicie del povero Bill Bixby.

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Spingendoci a ritroso nel tempo di circa un decennio, di certo qualcuno ripenserà con nostalgico imbarazzo alle prodezze televisive del Batman in pancia e calzamaglia con Adam West, dalle mitiche onomatopee scritte sullo schermo, cui facevano eco altri capolavori nostrani di pop art (o trash che dir si voglia) come Diabolik e Kriminal, e alle avventure intergalattiche di Jane Fonda nei panni (ridottissimi) di Barbarella.


Non molti ricorderanno i serial di Barman e Superman tra gli anni quaranta e cinquanta (anche se qualche canale satellitare sta, ahimè, cercando di farlo).

Pochissimi, infine, sanno (dato che è anagraficamente difficile che ricordino) che quando la settima arte aveva appena compiuto i suoi primi 40 anni, verso la seconda metà degli anni trenta, già si registravano vere migrazioni dalla carta alla pellicola, con le trasposizioni delle strisce di Flash Gordon, Dick Tracy e Capitan Marvel (e non è da escludere che qualche altra, persino anteriore, al momento sfugga).



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Tutti, o quasi, avranno invece ben presente la rilettura gotica del Batman di Tim Burton del 1989, interpretato da Michael Keaton e da un indimenticabile Jack Nicholson nei panni del folle Joker, insieme al suo altrettanto eccellente seguito.

Burton del resto porta sullo schermo, con genio visionario e profondità introspettiva, il nuovo approccio rivoluzionario al fumetto che in quegli stessi fervidi anni conquistava al genere super-eroistico una grande maturità espressiva e di contenuti, con opere epocali quali appunto li ritorno del cavaliere oscuro, Watchmen e V For Vendetta (in Italia accuratamente edite da Pianeta DeAgostini le prime due e da Magic Press la terza), liberandolo dell'ingenuità manichea che lo aveva contraddistinto e rendendolo spesso ben più di un prodotto per teenager.



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E le angoscianti atmosfere della Gotham City di Batman rivivono appieno nel 1994 ne II corvo di Alex Proyas, tratto dal tormentato fumetto di James O'Barr, con lo sfortunato Brandon Lee morto a causa di un incidente sul set e resuscitato, per completare le riprese, dalla neonata computer grafica.
Prodigi della tecnica che invece storpiano il successivo Spawm del 1997, che pure tentava di ripercorrerne la strada.



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Difatti il vero segno di svolta, che ha implementato a dismisura il numero di pellicole di derivazione fumettistica, è stato proprio questo qualcosa di estraneo al mondo della letteratura disegnata, e che segnerà indelebilmente l'intera produzione cinematografica contemporanea, ovvero l'avvento degli effetti speciali digitali.


Abbattuta definitivamente con la nuova tecnologia la barriera del (realisticamente) rappresentabile, i produttori si sono fiondati a piene mani nell'industria dei comics, vasto serbatoio da cui attingere storie e personaggi di largo consumo (basti pensare al merchandising derivato).




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E quindi, a partire dagli X-Men di Bryan Singer del 2000, seguiti dallo Spider-Man di Sam Raimi, abbiamo avuto una proliferazione senza requie di cine-fumetti con almeno 4-5 titoli l'anno (Hulk, i Fantastici 4, Biade, Constantine, Superman Returns, Barman Begins, Catwoman, Hellboy, Ghost Rider, V per vendetta, Daredevil, Elektra, La leggenda degli uomini straordinari, The punisher, Sin City, 300, 30 giorni di buio, con tutti gli inevitabili sequel, solo per citarne alcuni alla rinfusa), che a cast all star contrappongono esiti raramente superlativi, a volte dignitosi, più spesso deludenti rispetto alle potenzialità dell'opera originaria, soprattutto laddove la dilagante pornografia degli effetti speciali usati senza misura stronca ogni interessante spunto narrativo.

Tanto che non sempre è stato giudicato conveniente sottolineare la paternità fumettistica di film con più alte aspirazioni, ragione per cui si ignora che il drammatico noir Era mio padre di Sam Mendes con Tom Hanks e Paul Newman del 2002 sia tratto da una graphic novel; e che al geniale sceneggiatore inglese Alan Moore (autore dei già citati Watchmen e V For Vendetta) si debbano le atmosfere della cupa e sordida Londra vittoriana di From Hell - La vera storia di Jack Lo Squartatore con Johny Depp (2001).



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Per quanto il film sia riuscito, tuttavia il "melodramma in sedici parti" di Moore (edizioni Magic Press) sta al visionario film dei fratelli Hughes così come il romanzo di Eco sta al pur notevole Nome della rosa di Annaud, rivendicando al fumetto una dignità letteraria quasi sempre preclusa.


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Tra i film in uscita o prossimamente sul grande schermo segnalo :

- Death: The High Cost Of Living, tratto dall'opera omonima di Neil Gaiman e previsto per i primi mesi del prossimo anno



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- Watchmen di Zack Snyder (previsto per il 2009)



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- The Incredible Hulk di Louis Leterrier con Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth e William Hurt (nelle sale a partire dal mese di Giugno)



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- Batman - Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan con Christian Bale ed il compianto Heath Ledger nel ruolo che fu di Nicholson (in uscita in Italia il 23 Luglio 2008)



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- E naturalmente Iron Man (nei cinema a partire dal 1° maggio) di Jon Favreau con Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow e Jeff Bridges.




Creato nel 1963 da Stan Lee, Larry Lieber, Don Heck e Jack Kirby per la Marvel Comics (in Italia regolarmente pubblicato da Panini Comics), Iron Man verte sulle vicende di Tony Stark, playboy, genio scientifico, industriale milionario e supereroe dalla celebre armatura rosso-oro, iper-accessoriata e volante, che funge anche da supporto vitale per il suo cuore malandato.




Ovviamente ci auguriamo che il cinema continui a valorizzare l'arte fumettistica senza però tradire lo spirito delle opere da cui sono tratti i vari lungometraggi.




In allegato un omaggio a Barbarella, la prima eroina celebrata da Hollywood, nel lontano 1968 seguita solo dopo qualche decennio da Wonder Woman (interpretata da Linda Carter) e dalla Catwoman di Halle Berry





:saluto:



Articolo Originale di
Constantino Fago

 
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