Attilio Micheluzzi nasce l’11 agosto 1930 a Umago (Istria), figlio di un comandante di squadriglia che gli trasmette l’amore per il volo, passione che contraddistingue molti dei suoi personaggi più famosi (Petra chérie, Marcel Labrume, Babel Man).
Dopo un avventuroso periodo trascorso all’estero lavorando come architetto, ritorna in Italia e decide, a 42 anni, di disegnare fumetti. Diventa una delle colonne portanti del «Corriere dei Ragazzi» e del «Giornalino», sia con storie di altri sceneggiatori (per esempio, Mino Milani e Claudio Nizzi) che con le proprie. Le sue opere solo apparentemente possono essere etichettate come racconti d’avventura: in realtà, forniscono un complesso affresco dei conflitti del Ventesimo secolo. è con romanzi a fumetti come Bab-el-Mandel, Siberia e Afghanistan che parlerà del complesso presente, attraverso le lontane vicende del passato. Scompare prematuramente nel 1990.
"Attilio Micheluzzi, a 42 anni, con un vita già avventurosa di suo, abbandona il tecnigrafo e comincia a "fare fumetti"! Come si fa a non ammirarlo?"... "
Si conclude così l'introduzione al bel volume saggistico antologico "Micheluzzi: Architetto d'Avventure" (Black Velvet ed.) sul grande autore istriano-napoletano, catalogo (ma non solo) dell'omonima mostra terminata circa 3 mesi fa, nella splendida cornice di Castel Sant'Elmo.
Napoli per oltre un mese (20 Aprile - 27 Maggio) è stata capitale mondiale della Nona Arte, coinvolgendo tutta la città in eventi e incontri legati al Fumetto e non solo. Il libro, curato da Luca Boschi, come la mostra, evita una mera cronologia delle opere, pur fornendo una bio-bibliografia davvero dettagliata.
Si è infatti preferito un excursus tematico, individuando alcuni topic della poetica Micheluzziana, quali l'avventura e la guerra, l'amore per il volo, la maestria nello studio di costumi e ambientazioni, un'ampia descrizione anche dell'uomo" Micheluzzi, visto negli occhi di tanti critici che hanno contribuito al catalogo, conoscitori e spesso anche amici del disegnatore: Giulio Cesare Cuccolini, Gino Frezza, Gianni Brunoro, Pierluigi Gaspa, e Sergio Brancate di cui viene anche pubblicata "Magdeburg", una inedita sceneggiatura che avrebbe dovuto disegnare Micheluzzi; ma di tanti altri inediti è composto il volume, due episodi mai pubblicati della storia Jesus Detective San, bozzetti pubblicitari e ritratti di personaggi storici.
Negli articoli inoltre sono spesso citati e tratteggiati i suoi personaggi, a partire da Roy Mann, sognatore su macchine volanti, nato dall'incontro con Tiziano Sclavi, papà di Dylan Dog, dal cui sodalizio nascerà anche una magnifica storia dylandoghiana (Gli Orrori di Altroquando, Sergio Bonetti Editore).
Oppure Petra Chérie, l'eroina aristocratica anni venti, aviatrice ed avventurosa, nata sulle pagine del Giornalino. Oppure i tanti personaggi maschili, uomini duri dai connotati fascinosi, quali Marcel Labrume, Johnny Focus, il capitano Erik, Rosso Stenton, o l'aviatore Babel della serie Air Mail.
Purtroppo non di tutti questi nomi è facile reperire le gesta nell'editoria italiana; a parte esaurite edizioni della Milano Libri, degli albi di Orient Express o della Comic Art, reperibili in mercatini, librerie specializzate e fiere di collezionismo, la sola Lizard edizioni ha recentemente pubblicato le storie integrali di Petra, di Focus e di Labrume peraltro in un formato non completamente soddisfacente.
Meritevoli invece le edizioni delle storie singole di Micheluzzi, capolavori quali Titanic, Afghanistan (la sua ultima ed incompiuta storia) e il gioiello di Mermoz, sull'avventurosa vita del trasvolatore omonimo, sempre per Lizard.
Niente di nuovo ancora, purtroppo, su Roy Mann oppure Air Mail, sperando in futuri attenti editori, soprattutto per le tante storie d'avventura che Micheluzzi pubblicò per varie testate, riviste o editori, nel pur breve arco temporale che lo vide protagonista del fumetto italiano, dalla rinuncia al suo lavoro d'architetto nel '71, al 1990, anno della sua scomparsa.