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Quo vadis, baby?, La Serie TV

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Andbeat
view post Posted on 9/5/2008, 21:17     +1   -1




Quo vadis, baby?


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La Serie TV

Detective in noir. Una investigatrice tormentata.
E poliziotti senza qualità. Dal film di Salvatores,
nasce per Sky un serial ambizioso.




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Dove vai? O meglio: «Quo vadis, baby?». La migliore risposta alla celebre battuta di Marlon Brando ("Ultimo tango a Parigi'") si può dire che l'abbia data il produttore Maurizio Torti: dal romanzo al cinema e dal cinema alla TV.



Questo infatti è l'iter che ha consentito al racconto della scrittrice Grazia Verasani pubblicato anni fa dalla Colorado Noir (la casa editrice con la quale Torti si e impegnato a scovare giovani talenti del noir) di diventare prima un film con la regia di Gabriele Salvatores, e adesso una sene tv in sei puntate di 90 minuti con la regia di Guido Ghiesa, prodotta con Sky Cinema, in onda a partire dal prossimo 4 maggio. Quarant'anni, bolognese, professione investigatrice
privata.

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Giorgia Cantini, interpretata, come già nel film diretto da Salvatores, dalla brava e intensa Angela Baraldi e una detective come in tv non se ne sono mai viste, almeno in Italia. Anarchica, ribelle, istintiva, apparentemente una dura, ma in realtà fragile, onesta, impulsivi e femminista.



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Insomma, una figlia di quel movimento del Settantasette bolognese da cui anche la Baraldi, di professione cantante rock-blues prima ancora che attrice, è venuta fuori.
Giorgia non si è ancora pacificata con il dolore provocato dalla morte della sorella, Sara, scomparsa in Africa in circostanze misteriose.



La ricerca della verità sarà il filo rosso che unisce sottotraccia le sei storie. Attorno a Giorgia una serie di figure maschili che costituiscono i suoi riferimenti amicali e affettivi.

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Lucio Spasimo (Alessandro Tiberi) è l'assistente gay che la costringe con leggerezza a tenere i piedi per terra. Johnny Riva (Bebo Storti ) è un amico, ex porno-attore in pensione, ora proprietario del Johnny's Place, il locale dove Giorgia va a cantare una volta alla settimana quel blues che le sgorga dall'anima come una seconda segreta identità.



Luca Bruni (Thomas Trabacchi) è il commissario di polizia timidamente innamorato di lei, che incarna ribaltandolo l'archetipo dell'eterna fidanzata, quella che è sempre a fianco dell'eroe ma non lo sposa mai.




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Bruni aiuta Giorgia nella soluzione dei casi e le fa da sparring partner nella palestra di pugilato dove si allena. Ma è anche protagonista di una storia parallela, fatta di loschi affari e traffico di droga. Una figura ambigua, che mostra anche il lato oscuro delle forze dell'ordine, tra scandali e inchieste della magistratura. Per Chiesa ("Il partigiano Johnny", "Lavorare con lentezza") questa è la prima serie televisiva. E racconta:



«Quando da Sky mi hanno offerto la regia di "Quo vadis, baby?" due indicazioni mi hanno convinto ad accertare. La prima è venuta da Salvatores e da Totti: "Dimenticati il film e cerca di fare qualcosa di tuo". La seconda dal team di Sky che mi ha detto: "Osa!"».



L'opportunità di realizzare in Italia una serie in totale libertà di regia, di cast e di linguaggio ha fatto cadere le ultime riserve di Chiesa nei confronti del mezzo televisivo:

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«Si parla spesso di televisione di qualità, si citano i serial tv americani, ma al dunque si cade nei vecchi stereotipi».



Perciò, prosegue, «ho valorizzato al massimo quello che c'era: un budget tutt'altro che hollywoodiano, ma anche un gruppo di persone disposte a sperimentare e a portare in tv il linguaggio del cinema. Dunque niente dolly, poche carrellate e molta macchina in spalla a seguire gli attori».



Lo stile? «Fra "Traffic" di Soderbergh e il "Dogma" di Von Trier». L'ambizione non manca. Quanto al risultato, staremo a vedere.





Edited by Andbeat - 26/10/2008, 16:09
 
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