Nella mitologia greca, Atena (greco: Ἀθηνᾶ, Athēnâ, o Ἀθήνη, Athénē; dorico: Ἀσάνα, Asána), figlia di Zeus e della sua prima moglie Metide, era la dea della sapienza, particolarmente della saggezza, della tessitura, delle arti e, presumibilmente, degli aspetti più nobili della guerra, mentre la violenza e la crudeltà rientravano nel dominio di Ares.
Minerva fu la divinità romana della guerra, e la protettrice degli artigiani. Da un punto di vista mitologico, la figura di Minerva deriva da quella di Atena, suo corrispettivo nella mitologia greca.
<b>La Minerva Etrusca
Il termine Minerva fu probabilmente importato dagli etruschi che la chiamavano Menrva. I romani ne confusero il nome straniero con il loro lemma mens (mente) visto che la dea governava non solo la guerra, ma anche le attività intellettuali.
È evidente che, sebbene di probabile origine italica, la Minerva etrusca subì fortemente l’influenza di Atena (la divinità protettrice dell'antica Atene), tanto nell’iconografia, quanto nelle tradizioni mitiche ad essa collegate.
È tuttora assai incerto se Minerva sia stata introdotta a Roma dall’Etruria, oppure se già esistesse nella Roma primitiva.
I sostenitori della provenienza dall’estero sottolineano l’assenza del nome della dea negli antichi calendari di festività. In Roma Minerva aveva la sua cella principale nel tempio capitolino, fiancheggiando, insieme con Giunone, la figura di Giove in una triade dal significato non chiaro.
Oltre alla cella nel santuario capitolino, Minerva possedeva a Roma numerosi altri templi: uno sull’Aventino, una cappella sul Celio, un santuario sull’Esquilino.
L’inizio dell’ellenizzazione di Minerva in Roma è segnato dal solenne lectisternio del 217, in cui la dea apparve quale Atena in coppia con Nettuno-Poseidone.
Solo più tardi, tuttavia, Minerva fu celebrata propriamente come "Atena Nike"; Pompeo fu il primo a renderle tale culto dedicandole un tempio. Minerva divenne allora un equivalente romano di Atena, negli attributi e nella sfera di autorità.
Tempietto di Atena Nike ("Minerva, dea della vittoria").
Nell'iconografia rinascimentale Minerva rappresenta la vita contemplativa, la prudenza, la saggezza, e quindi è l'equivalente mitografico delle arti e delle scienze.
Una tela di Rottenhammer in cui la Dea Minerva è in compagnia delle Muse... 
