Il Forum delle Muse

Dal Secondo Diario Minimo, di Umberto Eco...

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Andbeat
view post Posted on 18/9/2007, 15:28     +1   -1




Dal "Secondo Diario Minimo" di Umberto Eco...

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Pensiero n° 1



La ricerca universitaria s'ingrippa perché la trafila burocratica fa perdere tempo per risolvere problemi ridicoli.

Sono direttore di un istituto universitario, e anni fa dovevamo fare l'inventario dei beni mobili, assai minuzioso.



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L'unica impiegata a disposizione doveva occuparsi di mille altre cose.

Si poteva appaltare il lavoro a una organizzazione privata che chiedeva trecentomila lire. (circa 150 euro odierne)

I soldi c'erano, ma su fondi per materiale inventariabile. Come si può dichiarare inventariabile un inventario?

Ho dovuto radunare una commissione di logici che hanno interrotto le loro ricerche per tre giorni.

Essi hanno individuato nella domanda qualcosa di simile al paradosso dell'Insieme degli Insiemi Normali.



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Poi hanno deciso che l'atto di inventariare, essendo un "evento, non è un oggetto e non può essere inventariato", ma dato che esso pone capo ai registri dell'inventario che, essendo oggetti, sono inventariabili.

Si è chiesto all'azienda privata di non fatturarci l'atto bensì il risultato, e lo abbiamo inventariato.

Ho distolto per vari giorni severi studiosi dai loro compiti specifici, ma ho evitato la galera.


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Pensiero n° 2



Mesi fa i bidelli sono venuti a dirmi che mancava carta igienica.

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Ho detto di comperarla. La segretaria mi ha detto che avevano ormai solo fondi per materiale inventariabile (di nuovo?), e mi ha fatto osservare che la carta igienica può essere inventariata, ma che tendenza della carta igienica, per ragioni che non voglio approfondire, è di deperire, e una volta deperita scompare dall'inventario.



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Ho convocato una commissione di biologi per chiedere come possa essere inventariata la carta igienica usata, e la risposta è stata che è possibile, ma i costi umani sono altissimi.

Ho convocato una commissione di giuristi, che mi hanno fornito la soluzione.

Io ricevo la carta igienica, la inventario e ne dispongo la collocazione nelle toelette per ragioni scientifiche.



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Se la carta scompare, denuncio il furto di materiale inventariato a opera di ignoti.

Purtroppo debbo ripetere la denuncia ogni due giorni e un ispettore della DIGOS
ha fatto pesanti insinuazioni sulla gestione di un istituto dove ignoti possono infiltrarsi con tanta facilità a scadenze periodiche.

Sono sospettato, ma sono in una botte di ferro, non mi avranno.

L'inconveniente è che per trovare la soluzione ho dovuto distogliere illustri scienziati, per giorni e giorni, da ricerche utili al paese, dissipando denaro pubblico in termini di tempo del personale docente e non docente, telefonate e carta bollata.

Ma nessuno viene incriminato per aver sperperato soldi dello Stato se tutto è stato fatto secondo la legge.



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Edited by Andbeat - 22/2/2008, 10:09
 
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