lle pendici del Monte Elicona si trovava il villaggio di Ascra, che diede i natali al poeta Esiodo (VII secolo a.C.), il quale racconta di avere incontrato le Muse mentre, giovinetto, era intento a pascolare le greggi sui fianchi della montagna, dove Eros e le Muse avevano già allora santuari ed un terreno per le danze vicino alla cima.
Furono esse - egli sostiene - ad ispirargli la Teogonia, che si apre perciò con questa invocazione:
«Cominci il canto mio dalle Muse Eliconie,
che sopra l'eccelse d'Elicona santissime vette
han soggiorno, e con i molli pie'
d'intorno alla cerula fonte danzano,
intorno all'ara del figlio possente di Crono.
Esse, poiché nel Permesso
lavate han le tenere membra,
o d'Ippocrène nell'acque,
oppur del santissimo Olmèo,
intreccian d'Elicona sui vertici sommi,
carole agili, graziose:
ch'è grande virtù nei lor piedi»
Le Muse lo avrebbero dunque ispirato, e grazie a loro egli iniziò a cantare le origini degli dei.
Fu così che l'Elicona divenne un simbolo dell'ispirazione poetica.
Oltre alle fonti sopra ricordate (e citate dallo stesso Esiodo), la tradizione vuole che si trovasse sull'Elicona anche la fonte in cui Narciso si specchiò rimanendo colpito dalla propria bellezza.
Facendo riferimento, pertanto, a questi due miti, è in questo luogo che partirà il viaggio che, si spera, sia sempre illuminato dalla giusta ispirazione
e, perché no, contenga il giusto grado di vanità narcisa......
Senza la quale, ammettiamolo, l'arte in genere e ogni forma di comunicazione non sarebbero mai esistite..