Il Forum delle Muse

Posts written by Filokalos

view post Posted: 1/12/2012, 11:42     QR - L'evoluzione del codice a barre - Tecnologia

QR: l'evoluzione del codice a barre

0001at

Sembra essere un semplice codice a barre,
ma il Quick Response è molto di più.
È un’innovativa forma tecnologica di comunicazione
i cui ambiti di applicazione sono diversi,
come il turismo e l’arte.



0002cfh

È diventato un must nel modo di fare pubblicità delle grandi aziende. Nel turismo si sta diffondendo a macchia d'olio ed è destinato, a breve, a sostituire le vecchie guide cartacee o le audio-guide.

È il QR, una delle rivelazioni più interessanti degli ultimi anni, acronimo di Quick Response, letteralmente "risposta rapida".

È un codice a barre bidimensionale costituito da una serie di piccolissimi quadrati che, in base alla loro densità di posizione, determinano un insieme di dati.

Nato per consentire una rapida decodifica del suo contenuto, il QR è molto, molto di più di un semplice codice a barre.

Si tratta di una vera e propria forma comunicativa, un nuovo piccolo "mass media" attraverso cui far giungere messaggi tecnologicamente complessi che altrimenti risulterebbero di difficile lettura.



evoluzionedelcodiceabar
Il codice QR per questa pagina... ;)




È stato inventato in Giappone, ma già spopola oltreoceano e nelle più grandi capitali europee.

A Londra, a Barcellona, a Parigi, ma anche nei dintorni della centralissima Times Square di New York è sufficiente alzare gli occhi per trovare gigantesche riproduzioni di codici QR pronti ad essere immortalati con un click.

Gli utilizzi di questo quadratino puntinato sono infiniti e possono essere di grande utilità sociale. Venezia, ad esempio: la laguna più affascinante della nostra Penisola, ha disseminato i suoi monumenti principali con bianche mattonelle con codici QR.

Basta un click con il cellulare e i turisti possono sapere dove si trovano e quale opera d'arte stanno ammirando.

Non mancano neanche usi "strambi". Negozi on line, infatti, offrono la possibilità di realizzare T-shirt con codici QR creati con messaggi di testo personali.

Si può così andare in giro con un'immagine criptata che può essere facilmente resa nota: una dichiarazione d'amore, una foto osé, il luogo di un appuntamento o semplicemente il numero del proprio cellulare.

Tutto rigorosamente stampato sul petto. Come vederlo? È semplice, basta un click. ^_^




0003ls0004mi005xwa









Edited by filokalos - 2/12/2012, 07:55
view post Posted: 19/11/2012, 22:42     I film più attesi - Cinema
L'articolo iniziale è del 23/9/2010 ;)
view post Posted: 13/11/2012, 12:36     Coveri Story. Da Prato al Made in Italy - Imago

La nuova Sede della Camera di Commercio di Prato
0014uy



La sede della Camera di Commercio di Prato nasce dal recupero di un’antica fabbrica tessile, nelle immediate vicinanze del centro storico di Prato.

Il progetto di recupero, elaborato dallo studio MDU architetti di Prato si muove su due livelli: il primo enfatizza la regolarità dell’edificio esistente, il secondo apre il volume alla città.

L’edificio è stato rivestito da un tessuto in alluminio traforato bronzato, al fine di rendere visibile, in trasparenza, le caratteristiche architettoniche complessive della costruzione preesistente.

Attraverso l’utilizzo di questo materiale sarà possibile illuminare l’edificio di notte, mentre di giorno l’unica apertura visibile sarà la finestra posizionata all'altezza della sala giunta.



0015ca



La nuova immagine che la Camera di Commercio di Prato offre alla città è una sorta di “sfocatura” dell’opificio industriale, del quale si continuano a vedere gli elementi caratterizzanti, che dialoga con una nuova architettura contemporanea.

L’edificio industriale viene mantenuto pressoché intatto nelle sue caratteristiche architettoniche e strutturali: l’unica, vera, eccezione è la grande apertura su via Baldanzi che apre la sala del consiglio verso la città.

Una serie di “tagli” operati sull’edificio esistente introducono segni contemporanei caratterizzati dalle forme architettoniche articolate e dal rivestimento in acciaio corten: l’attuale corte interna si trasforma così in una nuova centralità urbana, una piazza-giardino accessibile durante gli orari di apertura degli uffici relazionata al contesto limitrofo e con un nuovo, importante, collegamento a via Valentini, tradizionale asse direzionale della città di Prato.

La nuova struttura ospita un auditorium di 400 posti destinato a diventare uno spazio polifunzionale per mostre ed eventi vari.



0012lx



Una delle caratteristiche più importanti dell’edificio è rappresentata dalle soluzioni innovative che soddisfano i requisiti energetici che lo classificano in classe A+. Al fine di ridurre il più possibile il proprio fabbisogno energetico, la struttura è stata isolata con una copertura ventilata, con molteplici soluzioni tecniche di isolamento a cappotto delle pareti e con vetrate basso emissive.
La nuova sede della Camera di Commercio si alimenterà il più possibile da fonti di energia rinnovabile, attraverso sonde geotermiche e di pannelli fotovoltaici. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Seti Ingegneria di Prato per gli impianti e con la società veneziana Favero & Milan Ingegneria per le strutture.



0013tt





view post Posted: 13/11/2012, 10:32     Coveri Story. Da Prato al Made in Italy - Imago


0000sd

Abiti, disegni originali, fotografie, video, accessori,
racconteranno l’avventura di Enrico Coveri
cominciata proprio nel capoluogo toscano quarant'anni fa.
L’iniziativa ha inaugurato anche
la nuova sede della Camera di Commercio di Prato.
Dal 24 ottobre 2012 al 18 gennaio 2013




0011xa

Quando si sente nominare Enrico Coveri si pensa immancabilmente al colore.

All'energia e alla vitalità trasmessa da gonne, giacche o pantaloni.

Con il suo gusto eccentrico che sdoganava le tinte forti e dichiarava guerra alla sobrietà del nero e grigio, lo stilista è stato un protagonista della moda italiana.

Un amore che ha vissuto non solo da stilista.

Non molti sanno, infatti, che i primi passi nella moda Coveri li ha fatti sulla passerella, come indossatore.

Poi la sua prima collezione, a 25 anni, presentata nel 1977 a Parigi.

Un successo. :e vai!:

paillettes

Lo "stile Coveri", ovvero esuberanza cromatica, vivacità delle fantasie, declinato in ogni creazione, dal design al make up, dagli accessori alle pellicce, sino ai profumi, tra i quali “Paillettes”.



0002zv



d86329

Enrico Coveri "utilizza" l'arte nelle sue creazioni, tanto che l'esplosione di colore rimanda alla memoria Matisse e i segni grafici ci fanno ricordare la pittura di strada così diffusa nella "Grande Mela" e la Transavanguardia che in quegli anni si era affermata.

Nel 1988, insieme a Marta Marzotto, dà vita a una campagna pubblicitaria invitando un folto gruppo di artisti, in particolare italiani, a interpretare il marchio e lo stile "Enrico Coveri": questa volta le posizioni si ribaltano e non è più lui a ispirarsi all'arte, ma sono gli artisti a ispirarsi a lui. Tra i tanti che con entusiasmo raccolsero la sfida ricordiamo Aldo Mondino, Gianni Dova, Franco Angeli, Antonio Recalcati, Giangiacomo Spadari e Luciano Bartolini.

Coveri predilige la contaminazione e dunque ai tessuti leggeri e colorati associa materiali "altri" come la paglia, i feltri o le paillettes che diventeranno uno dei tratti distintivi della sua produzione.

La freschezza delle sue creazioni è fissata anche nei tanti scatti realizzati per le campagne promozionali affidate a grandi fotografi, come Frank Yarbrough, Bill King, Oliviero Toscani, Michel Comte che vedono gli abiti indossati da famose modelle dell'epoca (Carré Otis, Naomi Campbell, Claudia Schiffer) e da noti personaggi del jet set come Stéphanie di Monaco.



0016h



0005idj
0004cu

A ricordarlo adesso c'è la mostra “Covery Story - Da Prato al Made in Italy” (sino al 18 gennaio all’Auditorium della Camera di Commercio di Prato).

Un’esposizione che ripercorre le tappe della carriera dello stilista, dagli esordi toscani sino ai successi mondiali, attraverso abiti originali, bozzetti, storyboard delle sfilate (questo un assoluto inedito per il pubblico), fotografie, video delle sfilate, fino alle numerosissime copertine che le riviste hanno dedicato alle creazioni di Enrico Coveri, lo stilista che amava l’allegria dei colori sgargianti e il brillare delle paillettes, e che fu un protagonista della moda italiana.

Il percorso è concepito per ripercorrere i principali momenti della carriera di Enrico Coveri e del suo marchio partendo dalla fine degli anni Settanta quando la moda italiana, per merito suo e di un piccolo numero di geniali artisti e imprenditori si afferma in tutto il mondo.



e13lamostraattalmilc



Coveri, nato nel 1952, inizia giovanissimo a disegnare modelli per le industrie locali e sfila per la prima volta con la lineaTouche nel 1973, a soli ventun anni, facendosi subito notare dall'ambiente della moda fiorentino, che in quel periodo era il più importante d'Italia.



0006kn



Proprio in quegli anni, bui per il nostro Paese, la moda diventa il motore della ripresa. La mostra documenta il contesto in cui Enrico Coveri sviluppa il suo talento e la sua capacità di attingere dalla tradizione di qualità dell'industria tessile di Prato e della Toscana, e dai suoi straordinari artigiani della pelle, della paglia, del feltro, e di renderli famosi in tutto il mondo.



e11coverystorydapratoal



Il visitatore viene condotto attraverso i momenti cruciali della vita professionale di Coveri, avendo la possibilità di vedere il suo debutto sulla piazza di Parigi nel 1977, ad appena venticinque anni, un successo di tali dimensioni che lo lancia alla ribalta della moda mondiale.



e12lamostraattalmi



Nasce lo "stile Coveri", con caratteristiche che rendono inconfondibile la sua moda. Le sue peculiarità sono l'allegria, il piacere di vivere, il gioco; il suo target comprende tutta la famiglia: uomo, donna e bambino, che viene spesso fatta sfilare insieme; la sua creatività si estende a tutte le occasioni della vita, dalla gran sera alla spiaggia.



e15coveristorydapratoal



0007bi

Il simbolo più evidente di questo stile Coveri sono le paillettes, fino a quel momento usate per gli accessori e che il giovane stilista utilizza in maniera rivoluzionaria in tutte le sue creazioni, inventando la lavorazione a maglia tricot che ancora oggi, insieme al colore, è riconosciuta come elemento distintivo della maison.


Tanto che Le Figaro conia la frase: "Le paillette stanno a Coveri come le catene a Chanel". :B):


Ugo Volli, uno dei curatori della mostra, ha dichiarato:

"Ricordare oggi Enrico Coveri e il suo percorso, purtroppo breve ma intensissimo e di grande successo, è importante non solo perché è sano conservare la memoria degli uomini di genio che hanno arricchito il nostro gusto, la nostra vita quotidiana o l'identità collettiva, la nostra fantasia e le nostre passioni.

Ricordare Coveri per noi in Italia può essere importante soprattutto perché dalla sua esperienza, dal suo tragitto fra la provincia italiana ed il successo mondiale possiamo trarre ancora oggi degli insegnamenti ancora essenziali.

Il valore del coraggio e dell'autonomia creativa o l'importanza di attingere ad un sistema di competenze artigianali, di modelli artistici depositati, ad un'industria disposta a rischiare su progetti concreti e plausibili ed insieme creativi.

La possibilità di inserirsi sul mercato mondiale a partire da un gusto preciso, non astratto e pretenzioso, ma neppure prono al sistema di massa dominante, capace di piacere proprio per la sua originalità e finezza".




e18attalmi



0008ca

Parole a cui fanno eco quelle di Luigi Salvioli (anch'egli curatore della mostra) che spiega: "Di quella stagione immemore e spensierata che furono gli Anni Ottanta Enrico Coveri fu un astro la cui orbita si muoveva tutta nel segno dell'energia e del vitalismo.
In quel momento tutto il Paese visse a lungo al di sopra dei suoi mezzi pagando poi, e facendo pagare ad altri più tardi, e per decenni, quella dissipazione irresponsabilmente sventolando sul ponte la proverbiale bandiera bianca.
Per fortuna c'era anche qualche eccezione.
Persone che come Enrico, pur cavalcando con gioia la spensieratezza del momento, usavano il proprio slancio per creare, con inusitata lucidità, un'impresa solida, lungimirante e durevole.
L'azzardo dei colori, la leggerezza dei tessuti, il taglio geometrico ne caratterizzarono da subito l'impronta.
Poi sarebbero arrivate le paillettes, l'inserimento di materiali altri a comporre un ordito e un disegno che trasformavano l'abito anche in un fatto tattile, che mescolava la morbidezza alla durezza, il soffice al rigido.
Ma l'unione di questi elementi non appariva come qualcosa di estraneo e forzato, bensì come la sintesi di fattori compositivi eterogenei e tuttavia armoniosi: un puzzle alla Sophie Tauber".



e35b



0009gy

Enrico Coveri dialoga con i migliori artisti contemporanei e riesce a conquistarsi fra i suoi clienti e testimonial, grandi star della cultura, della mondanità e dello spettacolo.

Il suo gusto estetico lo porta a scoprire bellissime e ancora sconosciute modelle dai nomi che saranno i più celebri del mondo come Naomi Campbell e Claudia Schiffer, e a lavorare con grandi fotografi come Bill King e Oliviero Toscani.

Primo tra gli stilisti ad applicare la sua creatività per creare linee di moda che possano completare il suo mondo (Sportswear, Jeans, Junior, Baby, Premiers Jours, You Young), firma dagli oggetti per il design della casa al make-up, dagli accessori alle pellicce colorate, ai profumi.

Martina Corgnati, curatrice della mostra ha spiegato: "La donna di Coveri è una ragazza vitale che è da sempre al massimo di se stessa senza esibire distinzioni di classe, che chiede il meglio in ogni gesto della sua dinamica, gioiosa ed intensa esistenza; che raccoglie suggestioni dall'alto e dal basso, gira per il mondo e gode, soprattutto, della bellezza."



mostrae32



0010td

Come afferma Dorlfes: "Coveri, mostra la volontà di offrire alla donna un mezzo per rilevare appieno la propria personalità non coartandola all'interno dei limiti rigoristici di uno stile, magari eccelso ma costrittivo."

Questo taglio non potrebbe essere più esplicito nella scelta dei fotografi cui, tra il 1980 ed oggi, viene affidata l'elaborazione dell'immagine Coveri.

Da Francois Lamy, autore di magnifici ritratti e composizioni di gruppo a Bill King che tra il 1985 ed il 1986 con la Principessa Stephanie di Monaco, Cindy Crawford, Monika Scharre, Naomi Campbell e Claudia Schiffer abbandona l'immagine statica dai contorni perfetti e dal fascino esclusivo e coglie, invece, ragazzi e ragazze nell'impeto di un gesto, di un salto, un movimento avventuroso o nello slancio dello spazio, quasi sempre in gruppi variopinti e a figura intera: scelta geniale che caratterizza l'immagine di Coveri per molto anni.

Dopo di lui Yarbrough, W. Chin ed Oliviero Toscani che usa la sorprendente Roberta Chicko e che costruisce insiemi di dirompente vivacità dov'è più esplicito il classico gioco della seduzione spesso impaginato con tanti uomini e una sola ragazza di cui tutti sono innamorati.



mostrae3



g16j

Michel Comte, infine, sceglie Milla Jovovich per inventare una donna aggressiva, coloratissima, spiritosa anche se infuriata, a mezzo busto o di tre quarti, quasi sempre sola nell'immagine tranne quando colpisce con un estro in pieno viso il malcapitato compagno che osa cimentarsi con lei.
La documentazione che la mostra presenta è ampia e variata infatti è possibile vedere i filmati dedicati alle modelle, ai fotografi e agli accessori ma anche i video delle sfilate che si sono succedute nel corso degli anni Ottanta di cui Enrico Coveri è stato uno dei testimoni e dei promotori più significativi per la diffusione del Made in Italy.
Particolare attenzione va riservata alla sezione che documenta il suo amore per l’arte contemporanea con una preziosa selezione di opere, conosciute solo da chi frequentava il suo salotto fiorentino.
E una una galleria di opere d’arte contemporanea che hanno ispirato lo stilista.


enricocoveri






COVERI STORY. Da Prato al Made in Italy
Dal 24 ottobre 2012 al 18 gennaio 2013

Prato, Auditorium Camera di Commercio
Via del Romito, 71 – 59100 Prato (PO)

Orari:
Martedì-Venerdì: 10-12 e 16-18;
Sab-Dom: 10-13 e 14-19,
su prenotazione aperto anche in orari diversi.

Ingresso gratuito

Info: tel. 0574 612715,
e-mail:[email protected]

Sito






Articolo Originale di
Micol Passariello




Edited by filokalos - 14/11/2012, 07:14
view post Posted: 12/11/2012, 16:06     Matrici Progressive di Raven - Ascra

Matrici Progressive di Raven o RPM e Matrici Progressive Colorate di Raven
(Raven, 1940; Raven, Court, Raven, 1986).



Questi test mettono in evidenza abilità analitiche non dipendenti da nozioni precedentemente apprese. Nella soluzione sono implicati comunque abilità spaziali e di ragionamento.

1. Matrici Progressive di Raven: il test è costituito da quattro serie (A,B,C,D) di 12 items ciascuna di complessità crescente. Le prove sono raccolte in un libretto acquistabile presso le “Organizzazioni Speciali” V.le Scipione Ammiral, 37 (50136, Firenze). Il test è preceduto da una prova preliminare nella quale l’esaminatore mostra al soggetto quattro fogli come esempio, mentre gli spiega il compito. Dice che si tratta di una specie di tappezzeria in cui uno dei disegni è mancante: questo va trovato tra i disegni a pié di pagina; le regole per trovarlo a volte sono complicate e nascono dalle caratteristiche e dai cambiamenti che legano tra loro i disegni. Si fanno esempi, usando i fogli ad hoc (non contenuti nel libretto originale) e mettendo in rilievo come sul disegno mancante convergano sia la “regola orizzontale” che quella “verticale”. Sugli esempi si forniscono ripetutamente tutte le spiegazioni verbali necessarie e si correggono gli eventuali errori. Quando l’esaminatore è convinto che il soggetto abbia afferrato il compito, si passa al test vero e proprio. Il soggetto viene invitato a scegliere un disegno, tra quelli numerati riportati al di sotto del modello, che completi il modello. Il criterio di scelta suggerito al soggetto deve essere sempre quello di trovare la figura che forma con esse un insieme logico. Per la spiegazione, ricorrere sempre ai fogli di esempio. L’esaminatore mostra al soggetto le varie matrici dalla serie A a quella D dal numero 1 al 12 di ogni serie. Ogni volta il soggetto è invitato a fornire comunque una risposta. Sono ammessi ripensamenti e cambi di scelta ma non è possibile ritornare sulle matrici già esaminate. L’esaminatore riporta nella griglia di correzione il numero corrispondente alla scelta effettuata dal soggetto per ogni matrice. Tempo massimo per l’intera prova è 30 minuti; se il soggetto impiega un tempo inferiore al previsto, viene indicato sul protocollo. Per il calcolo del punteggio si considera il numero di risposte date entro il tempo massimo e il numero di risposte esatte fornite entro il tempo massimo di tutte le quattro serie di matrici.

2. Matrici Progressive Colorate o PM 47 colorate: sono utilizzate per bambini al di sotto degli 8 anni, adulti di basso livello intellettivo o anziani; includono la serie A,B, ed una serie Ab intermedia fra esse; il quadernetto contiene anche la serie C, D, E, stampate a colori, ma si consiglia la somministrazione di queste ultime tre serie solo ai soggetti che hanno risolto bene gli ultimi problemi della serie B, dimostrando con questo di aver raggiunto una certa capacità di astrazione.

view post Posted: 8/11/2012, 10:51     La Donna nella Pittura Italiana dell'800 - Pittura & Scultura


La Donna nella Pittura Italiana dell'800

locandina_web

Dall'8 novembre al 23 dicembre 2012,
le gallerie Bottegantica e Ambrosiana
ospitano un percorso espositivo
per un totale di cinquanta opere.
Un particolare omaggio all'universo femminile
con ritratti e rappresentazioni
di bellissime donne del momento,
considerate il fulcro dell’attenzione.



Un percorso con cinquanta opere suddivise in due sedi, le gallerie Bottegantica e Ambrosiana, per un omaggio all'universo femminile e alla sua rappresentazione da parte dei principali artisti italiani del secondo Ottocento quali Giovanni Boldini, Mosè Bianchi, Pellizza da Volpedo, Domenico Induno, Giuseppe De Nittis, e altri.





Un'ulteriore occasione in cui la pittura italiana del XIX secolo si trova al centro di una mostra è in programma a Milano dall’8 novembre al 23 dicembre 2012.



0002domenicoindunoritra
Domenico Induno, Ritratto della Baronessa Summer, Olio su tela, 70 x 54 cm



La donna nella pittura italiana dell’800, un progetto firmato da Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, intende documentare in un percorso che collega la Galleria Bottegantica (via Manzoni 45) e la Galleria Ambrosiana (via Vincenzo Monti 2), il ruolo di protagonista che la donna ebbe nella seconda metà dell’Ottocento nelle opere dei grandi artisti di quel periodo.



0003enricocrespiinchies
Enrico Crespi, In Chiesa, Olio su tela, 150 x 200 cm



La sezione curata da Enzo Savoia alla Galleria Bottegantica, dal titolo Dalla Scapigliatura alla Belle Epoque, raccoglierà trenta opere di artisti attivi nell’arco di tempo che va dalla Scapigliatura milanese fino agli anni della Belle Epoque: Mosè Bianchi, Beppe e Emma Ciardi, Luigi Conconi, Vittorio Matteo Corcos, Giacomo Favretto, Arnaldo Ferraguti, Bartolomeo Giuliano, Vincenzo Irolli, Pompeo Mariani, Alessandro Milesi, Luigi Nono, Ettore Tito, Alessandro Zezzos.



0004ettoretitopratoinfi
Ettore Tito, Prato in fiore (Bambini sull’altopiano di Asiago), Olio su tavola, 24,1x43,5 cm



Il percorso offrirà un approfondimento per il lavoro di Giovanni Boldini, straordinario cantore della bellezza femminile e protagonista indiscusso della Belle Epoque parigina,attraverso una preziosa selezione di dipinti, tra cui Nudo di donna con calze nere, Donna in riposo, Giovane signora nell’atelier e le figure di Madame Lantelme e Irene Catlin: opere in cui la donna è raffigurata in smaglianti ritratti ufficiali o in pose più ardite e sofisticate, nelle quali l’artista ferrarese riesce sempre a estrarne un’immagine sintetica e folgorante.



0005giuseppedenittislor
Giuseppe De Nittis, L’ora del pasto, Olio su tavoletta 9,5 x 7,5 cm



La Galleria Bottegantica ospita la sezione dal titolo “Dalla scapigliatura alla Belle Epoque“, a cura di Enzo Savoia, che raccoglierà ben trenta opere di artisti attivi nel periodo che va, appunto, dalla Scapigliatura milanese fino agli anni della Belle Epoque. Ricordiamo Mosè Bianchi, Beppe e Emma Ciardi, Luigi Conconi, Vittorio Matteo Corcos, Giacomo Favretto, Arnaldo Ferraguti, Bartolomeo Giuliano, Vincenzo Irolli, Pompeo Mariani, Alessandro Milesi, Luigi Nono, Ettore Tito, Alessandro Zezzos.



0006irollilitigioamoros
Vincenzo Irolli - Litigio amoroso olio su tela 105 x 78 cm



In particolare, all’interno del percorso della galleria incontreremo un approfondimento all’attività del grande artista Giovanni Boldini, cantore della bellezza femminile e protagonista indiscusso della Belle Epoque parigina.



0007stefanonovoconversa
Stefano Novo, Conversazione al balcone, Olio su tela, 52x74 cm



I suoi maggiori dipinti sono: Nudo di donna con calze nere, Donna in riposo, Giovane signora nell’atelier e le figure di Madame Lantelme e Irene Catlin. Si tratta di opere in cui la donna è raffigurata in smaglianti ritratti ufficiali o in pose ardite, nelle quali l’artista ferrarese riesce sempre a estrarne un’immagine folgorante.



0008vincenzoirolliungra
Vincenzo Irolli, Un gradino pericoloso (Inverno), Olio su tela, 33 x 69 cm



Alla Galleria d’Arte Ambrosiana, invece, sarà Francesco Luigi Maspes a curare la sezione intitolata “Tra ritratto e paesaggio“, con venti opere che presentano l’evoluzione dell’immagine femminile nella seconda metà dell’Ottocento nei generi del ritratto e del paesaggio.



0009vitodanconaallospec
Vito D’Ancona, Allo specchio, Olio su rame 24 x 18,5 cm



Protagoniste del percorso espositivo saranno le opere di Angiolo Achini, Leonardo Bazzaro, Mosè Bianchi, Enrico Crespi, Giuseppe De Nittis, Bartolomeo Giuliano, Domenico Induno, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Daniele Ranzoni, Giovanni Sottocornola.



0010vittoriocorcosleist
Vittorio Corcos, Le istitutrici ai campi Elisi 1892



Il tema del ritratto sarà analizzato nel senso più esteso, dall'immagine del volto alla figura intera, di gruppo, familiare e non, in situazioni ufficiali, mondane o intime; ma anche del suo relazionarsi con il genere del paesaggio, che diventa in questo caso paradigma di sensazioni, deposito di memorie.



0001bartolomeogiulianor
Bartolomeo Giuliano, Ritratto di donna con ventaglio, olio su tavola, 27 x 21 cm



LA DONNA NELLA PITTURA ITALIANA DELL’800
8 novembre - 23 dicembre 2012



Dalla Scapigliatura alla Belle Epoque
Galleria Bottegantica - Via Alessandro Manzoni 45, 20121 Milano
Tel. +39 02 62695489; Fax +39 02 62027120
[email protected]; [email protected]
Sito
Orario di apertura: dal martedì al sabato 10.00-13.00 / 15.00-19.00
Giorno di chiusura: domenica e lunedì - Ingresso: gratuito

Tra ritratto e paesaggio
Galleria d’Arte Ambrosiana - Via Vincenzo Monti 2, 20123 Milano
Tel. e Fax +39 02 863885
[email protected] Sito
Orario di apertura: dal martedì al sabato 10.00-13.00 / 15.00-19.00
Giorni di chiusura: domenica e lunedì - Ingresso: gratuito

Ufficio Stampa - CLP Relazioni Pubbliche
tel. 02 36 755 700 – fax 02 36 755 703
Email: [email protected] - Sito









Edited by filokalos - 4/3/2013, 21:44
view post Posted: 5/11/2012, 16:05     New romantic - Discografie


New romantic

0001nxt


Visage/Spandau Ballet/Bow Wow
Romance/Crisis/Haircut
Modern English/Positive Noise
Leer/Thomas Dolby
Depeche Mode/Duran Duran/New Order
ABC/Thompson Twins/Shriekback
Soft Cell/Heaven 17/Yazoo/Eurythmics



adamant

Adam Ant

Il decadentismo elettronico che è imperversato durante gli anni 70 entra negli anni 80 esaltando la sua componente neo-futurista.

Dei dandy si conservano i tratti più appariscenti, ovvero il travestismo e il sintetizzatore.

Dell'era "glam" si recupera il gusto della mondanità.

È in fondo ciò che sta accadendo nel mondo della disco music, rivisitato alla luce della prevaricazione punk.

Personaggi di transizione fra le due epoche sono gli istrioni che, contesi fra vita underground e decadenza snob, erano rimasti relegati prima del fatidico 1976 nei pub per affezionati delle metropoli industriali.

Questi emarginati, sociali e musicali, avevano assimilato l'iconografia nichilista e l'anelito poetico-maledetto del punk, ma restando fedeli a un individualismo mitomane e a un concetto più blando di provocazione.

Da personaggi "diversi" come Spizz (complesso che cambierà il suo nome con Athletico Spizz 80, Spizzoil and The Spizzles, e Spizzenergi) e Adam Ant prese l'abbrivo un movimento di sofisticata eccentricità, che sembrava voler ricreare l'atmosfera della Swinging London, con appena un dito di languida decadenza in più.

spizz77ts

0002vix


Il fenomeno venne battezzato "blow wave", e visse della contraddizione fra quell'acuta nostalgia per gli spensierati anni '60 e gli amari anni '80 della crisi economica.

Il decennio si è aperto con una recrudescenza della guerra civile in Irlanda (i suicidi volontari in carcere, l'attentato contro il primo ministro Thatcher), con i disordini razziali di Brixton, con la guerra delle Falkland, con una disoccupazione che assume proporzioni mostruose e con un governo conservatore fra i più reazionari della storia del Regno.

La decadenza della vecchia Inghilterra, e la corruzione dei suoi antichi costumi, sono ormai inarrestabili.




Uno dei brani emblematici del periodo "New Romantic": Naked Eyes - Voices In My Head



tumblrm9u1v8tyeh1rbnlll

Ma il decennio si è anche aperto con le fastose nozze del Principe Carlo con Lady Diana, avvenimento anacronistico teletrasmesso in tutto il mondo, per il quale Londra, agghindata a festa e traboccante di folla in tripudio, ha dimenticato per un giorno tutti i suoi mali.

Altri fenomeni sembrano altrettanto contraddittori e assurdi.

Fra questi per l'appunto la "blow wave".

I suoi riti si tengono in appositi club (come il Blitz) che ripropongono il clima dei cabaret di Weimar, della Boheme, del futurismo italiano e dell'Art Deco, e nei quali si esibiscono complessini vestiti in perfetto stile anni '20 oppure in sgargianti costumi fantascientifici, ai quali è consentito suonare soltanto musiche futuriste e decadenti.

L'elettronica tragica e la melodia depressa si accoppiano a un ritmo ballabile e danno origine a una forma di disco music per intellettuali.




Il video (scarsino in verità) di uno dei manifesti del movimento New Romantic: ULTRAVOX - Vienna



0004qs

Il punk aveva recuperato il gusto per l'iconografia estrosa e una disperata filosofia nichilista. La "Blitz wave" allarga il gioco, introducendo costumi d'epoca e pose distaccate da dandy emaciato.

I "Blitz kid" (giovani della classe operaia, studenti, disoccupati, gente che vive di espedienti) originano una sottocultura che ripropone in chiave decadente i fasti della Swinging London. Attorno a loro si forma il solito commercio di abiti in stile, magliette e poster per teenager.

E mentre gli stilisti esultano, frotte di dandy annoiati si compiacciono di mimare le pose dei loro nonni.

Steve "Strange" Harrington è l'animatore di questa Londra neo-futurista.

Capeggia con disinvoltura la moda delle mode, raccogliendo nei suoi club (come il Billy's) la crema dei poseur e dei voyeur.


Strange mette insieme due elementi dei Magazine e due degli Ultravox (Midge Ure e Billy Curie) e forma i Visage per le piste della sua discoteca futurista.


Il sound è melodico e ballabile, fine e leggiadro (Visage, 1980).




Video (indegno) per una canzone che ha attraversato i decenni senza perdere il suo fascino originale: VISAGE - Fade to Gray



swinginglondon

La colonna sonora del nuovo movimento è una musica assai diversa dal punk-rock, è visceralmente compromessa con il ballabile elettronico e tecnologicamente frigida, calata in atmosfere opportunamente sterilizzate.

La nuova "dolce vita" notturna è comunque parente assai stretta dei punk di strada.

Vi si ritrova la stessa sfiducia nella società, lo stesso odio per il conformismo, la stessa certezza di non poter essere altro che maschere.

La rabbia punk è semplicemente degenerata in esorcismo del nuovo mondo.

La scenografia ne riproduce l'ambiente, lo popola di mostri senza volto.

0005sd

Gli Spandau Ballet



E la musica li rigenera attraverso un rituale che ha l'unico scopo di mantenerli in vita in quell'ambiente.

La mania elettro-dance è un modo per darsi un'identità, per cercare di estrarre dalla crisi qualcosa che valga la pena di viverla.

È un pretesto per giocare con la crisi, divertirsi con essa, essere orgogliosi di farne parte.

Anche questa generazione potrà un giorno parlare dei "bei tempi andati".

Nei club degli ultra-hip ultra-snob ultra-chic si celebra un rito dagli oscuri contorni psicanalitici, ma che certo segna il riflusso dei punk dalle strade ai night club.

Sono Tony Hadley e i suoi Spandau Ballet ad aprire la pista, con To Cut A Long Story Short (1980), Chant N.1 (1981), True (1983): la terza "british invasion" ha inizio proprio da loro.

La sequenza degli hit poseur, kitsch e chic di questo movimento comprende poi

- Guilty (1981) dei Classix Nouveaux di Sal Solo e

- God's Kitchen (1982) dei Blancmange.

mo57blvsh4347k2mbxps2dg

Il 45 giri dei Bow Wow Wow:
C'30 C'60 C'90 Go

In questo clima il mestatore recidivo McLaren lancia i Bow Wow Wow che, giunti nel 1981 dall'artigianato dell'home taping con il 45 giri C'30 C'60 C'80 Go, dopo un anno di gregariato tribalista alla corte di Adam Ant in qualità di Ants dilagano con una serie di perverse fantasie sessuali (Louis Quatorze, 1981) che semplicemente sovrappongono i miagolii sessuali della quattordicenne Annabella Lwin a un incessante drumming tribale pan-africano.

modernromanceayayayaymo

In margine a questa folta pattuglia di scalatori di classifiche si possono situare anche

- i latineggianti del funk: i Modern Romance e la loro disco/salsa/rumba/swing parodistica con tanto di trombe, fischietti e tamburi (Ay Ay Ay Moosey, 1981; Best Years Of Our Life, 1982);

- i China Crisis e i loro ibridi di bossanova, reggae e afro-funk (African And White, 1982; Working With Fire And Steel, 1983); e

- gli Haircut One Hundred di Nick Heyward e le loro fanfare calypso, soul e cha-cha (Favourite Shirts, 1981; Love Plus One, 1982; Fantastic Day, 1982), meglio rappresentate su Pelican West (Arista, 1982).

Nick Heyward lasciò il gruppo dopo quell'album per registrare North Of A Miracle (Arista, 1983) e I Love You Avanue (Arista, 1986), una carriera continuata nel decennio successivo con From Monday To Sunday (Epic, 1994) e The Appled Bed (Big Deal, 1998)

In parallelo si sviluppa una corrente più matura e creativa di funky bianco, la quale unisce la depressione del dark-punk e le intuizioni del funk-punk.



chinacrisiswhatpricepar
Uno dei migliori album dei China Crisis: What price Paradise



Il genere esce dall'underground quando complessi come i Modern English.


0006d

Di questa corrente futurista fanno parte i "punk positivi" dei primi '80, che ricercano un equilibrio fra maniacalità e sofisticazione, e che si ritrovano in club di violenza e demonismo esasperati (il Batcave per esempio). Tali club hanno bisogno di una new wave danzabile e al tempo stesso vogliono conservare i climi suggestivi dei Joy Division.

31joydivisionwideweb470
Ian Curtis dei Joy Division



jpg

I punk positivi li accontentano con un sound depresso ma più melodico del dark, puntellato dai synth e ovviamente molto ritmato.

Il termine viene coniato dai Positive Noise nel 1981 e, come sempre in Gran Bretagna, da un pretesto tanto banale si scatena un'ondata inarrestabile di gruppi, generalmente tanto pretenziosi quanto monotoni:
- i Section 25,

- i Danse Society di Steve Rowling, più intensi e raffinati (Heaven Is Waiting, 1983);

- gli Ausgang, eredi dei Killing Joke (Solid Glass Spine, 1984; Head On, 1985; Hunt Ya Down, 1985; King Hell, 1986).

Gli unici ad ottenere risultati artistici di qualche importanza sono Shriekback e New Order!

La vera grande novità degli anni '80 è il synth-pop, il pop eseguito interamente (melodia, ritmo e arrangiamento) con il sintetizzatore.



newordermain
I new Order con Gillian Gilbert in primo piano al centro, Stephen Morris (a sinistra),
Bernard Sumner (a destra in fondo) Phil Cunningham (al margino destro)



carsh

La copertina di uno dei brani "storici" del genere synth-pop

Ad inventarlo sono stati:

- gli Human League,

- i Cabaret Voltaire,

- Gary Numan e

- gli Orchestral Manoeuvres in the Dark, portando a compimento le intuizioni di Brian Eno e Ultravox.

Una parte importante l'hanno svolta proprio gli emuli di Numan, i solitari trovatori "disco", gli artigiani del bricolage elettronico, del "do it yourself", ingegneri dell'elettro-pop da supermarket fabbricato con apparecchiature domestiche, non solo "one-man band" ma addirittura "one-man orchestra", che hanno aperto orizzonti sconfinati al genere.

Il capostipite è Thomas Leer (Monochrome Days, 1979; Don't, 1981; Letter From America, 1981; All About You, 1982; Soul Gypsy, 1982; International, 1985), seguito da Fad Gadget, ovvero Frank Tovey (Ricky'S Hand, 1980; Collapsing New People, 1984) e soprattutto da Thomas Dolby.



thomasdolbyiscaremyself
Thomas Dolby e la sua magica "I Scare myself"
(ascoltabile su Youtube al link integrato alla foto... )




durandurane

Duran Duran

depechemode1h

Depeche Mode

Oscillano fra soul e nostalgia, fra funk e cantautorato, dosando l'elettronica e il ritmo e riscoprendo l'importanza del canto melodico.

La star di questo techno-pop di classe sarà Howard Jones.

Il synth-pop è l'applicazione radicale degli insegnamenti di Roxy Music e Ultravox.

Il romanticismo, il futurismo e la danzabilità di quei gruppi vengono esasperati in direzione della discoteca e dell'elettronica da complessi come i Duran Duran e i Depeche Mode.

Nell'era elettronica il duo si qualifica come la formazione ideale. Grazie al sintetizzatore, il duo rappresenta in effetti l'orchestra leggera ridotta al minimo indispensabile: il cantante e l'accompagnamento (elettronico ovviamente).



220pxsoftcell

Marc Almond & Dave Ball,
ovvero i Soft Cell

I maestri sono gli Orchestral Manouvres In The Dark, ma quelli che lanciano il fenomeno su scala mondiale sono i Soft Cell, cioè Marc Almond, poeta performer cineasta, e il tastierista Dave Ball.

Sulle loro tracce si sono affermati gli Heaven 17.

L'altro duo che riscopre il folklore "nero" in ambito elettronico è quello degli Yazoo (poi Erasure).

Da quelle esperienze traggono profitto gli Eurythmics.

eurythmics07

Gli Eurythmics



I duo di maggior successo della seconda generazione saranno:

- i Pet Shop Boys,

- i Naked Eyes (Promises Promises, 1983),



whamq

I Wham!

- i Wham di George Michael & Andrew Ridgeley, con i loro semplici ritornelli (Wake Me Up, 1984; Careless Whisper, 1984; Freedom, 1984; Everything She Wants, 1985), doppiati poi dal successo personale di Michael (I Want Your Sex, 1987; Faith, 1988; Father Figure, 1988; One More Try, 1988);

Questi complessi mutano radicalmente le convenzioni del divismo musicale. Se il rock and roll aveva sostituito alla figura del cantante crooner quella del cantante scatenato, se il rock dei '60 gli aveva anteposto la figura mito del chitarrista, poi esaltata dall'heavy metal, il techo-pop degli '80 fa scivolare lo scettro del potere verso il tastierista, anche se il carisma rimane sempre al cantante. In ogni caso l'addetto ai sintetizzatori non è più il tecnico accessorio, ma il vero padrone del sound, responsabile di ritmo, arrangiamento e melodia.

tearsforfears1

Un'immagine degli esordi dei
Tears for Tears



Un altro gruppo di complessi spinge il genere in direzione del funk, ottenendo una versione molto elettronica del genere da ballo "nero" per eccellenza.

I più raffinati sono i Thompson Twins e i Tears For Fears.

Dietro questi complessi-guida verranno come al solito a centinaia gli imitatori:
- i Fixx (One Thing Leads To Another, 1983),

- i Talk Talk,

- gli oltraggiosi e fatui Frankie Goes To Hollywood, inventati dal produttore Trevor Horn (Relax, 1984; Two Tribes, 1984),

- i Wang Chung (Everybody Have Fun Tonight, 1986).

L'intuizione dei Duran Duran è fondamentale: l'aspetto visivo conta quanto quello sonoro, il video-clip diventa spesso più importante del 45 giri.



0007ir
Un'immagine tratta dal sito ufficiale dei Duran Duran





cultureclub

Il "travestismo" diventa un fattore positivo per attirare l'attenzione dei media e aumentare le vendite.

I Culture Club lanciano così anche la moda dei gay dai costumi pittoreschi e degli atteggiamenti provocanti.

Si tratta in realtà della la più grossa truffa del decennio, una sorta di seconda clamorosa bubblegum, che catapulta in testa alle classifiche:

- i Dead Or Alive di Pete Burns, ex psichedelista di Liverpool ed ora languido sex-symbol, con You Spin Me Around (1985, tipico hit del trio di produttori Stock/Aitken/Waterman),

- gli elettronici Bronski Beat di Jimmy Somerville, il falsetto più noto del decennio (Heatwave, 1984; Smalltown Boy, 1985; Why, 1985),

- la loro prosecuzione Communards, impegnati in scialbi rifacimenti di classici della disco music.




La canzone manifesto del "Gay Pop" anni '80:
Bronski Beat - Smalltown Boy

Per l'America questa è una seconda "british invasion".

Era dai tempi del beat che i complessi inglesi non spadroneggiavano più così nella top-forty, ed era dai tempi del beat che la Gran Bretagna non produceva un genere così proprio e così dilagante.

La storia mondana delle charts diventa un susseguirsi di nomi sempre più bizzarri e di atteggiamenti sempre più androgini.



0001gou


view post Posted: 3/11/2012, 15:43     - Delitti Italiani

Innanzi tutto, ti ringrazio per l'attenzione prestata a questi "copia-e-incolla" (fatti con stile, qualcuno direbbe senza fingere modestia ;) ) ma pur sempre frutto di ricerche e approfondimenti fatti sul web e su alcune riviste. ;)

Della vicenda, ovviamente non ho esperienze di prima mano e, ricordo, che quando se ne parlava nel gruppo di amici in età universitaria arrivai a scontrarmi verbalmente con uno di loro che contestava le mie tesi sul killer seriale che aveva nozioni di anatomia e che di volta volta in volta aveva assoldato dei pervertiti come Pacciani e Co. (ovvero "I compagni di merenda") per depistare le indagini...

La vicenda, come molte altre sviluppatesi in Italia, ha aspetti torbidi e artificiosi, come se ci fosse sempre una qualche regia occulta per chissà quale finalità "complottarda"...

Ma almeno per questa volta non voglio credere ad un tipo di stampa maestra in dietrologia né ai soliti servizi deviati chiamati in causa ogni qualvolta i nuclei investigativi italiani non hanno saputo cavare ragni dai buchi...

La pagina da te indicata (che puoi raggiungere cliccando appunto sulla parola "pagina" scritta in giallo e se vuoi ti spiego come fare la prossima volta che vuoi linkarne un'altra) è una delle tante che ho "incontrato" prima della stesura finale dell' "articolo"... ma proprio per la valanga di commenti (moltissimi dei quali davvero fuori luogo) mi sono guardato bene dal tenerla presente, proprio perché troppo slegata dai fatti processuali e più propensa a creare ipotesi "scandalistiche", che non appartengono allo spirito di questo Forum... :B):

view post Posted: 31/10/2012, 19:50     - Delitti Italiani

Beh, mi sembra un po' impegnativa come dichiarazione... specie se si considera che la buonanima di Pier Luigi Vigna è stato Procuratore Nazionale Anti-mafia per 8 anni. Per non dire di altre onorificenze meglio descritte su Wikipedia.
Se voleva essere una boutade, non era molto spiritosa...
La prossima volta, stai più "sul pezzo"... ;)
view post Posted: 25/10/2012, 21:10     Jeremy Mann: L'arte su Facebook - Pittura & Scultura

Jeremy Mann: L'arte su Facebook


jeremymann


Un artista sconosciuto alle grandi folle
ma con un talento sterminato.
Scovato in una delle pagine
del più noto social network.
Dove, è evidente, non si fanno solo chiacchiere...






mannsebastopolfarmlands

Sebastopol Farmlands - oil on Panel 25" x 20"

Nelle infinite pagine create all'interno del social network Facebook non viene dato esclusivamente spazio alle storie, alle foto ed ai commenti di una singola persona, ma, meno male, anche a progetti degni di nota.


Facendo parte di una generazione che è vissuta (e sopravvissuta) benissimo anche senza Internet, il mio approccio a queste "realtà" virtuali è quanto meno... insolito...


Cerco quello che può sorprendermi e devo dire che l'ultima scoperta ha avuto questo potere ed è un vero piacere condividerla con i visitatori di questo angolo di Web...

Jeremy Mann (1979) è un pittore realista nato a Cleveland, Ohio, laureato presso la locale Università con una laurea con lode in "Fine Art-Painting" (Pittura).



sonnetdress
"Sonnet Dress in Violets and White" - Oil on Panel - 36 x 55 in. - Sold - John Pence Gallery




In seguito, si è avventurato in California dove ha conseguito il Master con lode alla Academy of Art University di San Francisco.



0001rb
"The White Dress" - Oil on Panel, 36 x 36 in., 2012




Da allora, il nome di Jeremy Mann ha cominciato ad essere sempre più citato nel mondo dell'arte.



jpg
"The White Vanity" - Oil on Panel - 48 x 48 inch



Ogni sua opera è su tela di media grandezza e mostra uno stile inconfondibile...



maryaoilonpanel36x36int
"Marya" - Oil on Panel - 36 x 36 in. - The Principle Gallery



Mann lavora su pannelli di legno ed utilizza varie tecniche. I suoi quadri sono realizzati macchiando le superfici delle tele, asciugando le vernici con solventi e applicando materiale verniciante granuloso con un diffusore.



0003ej
"Yellow Night at Union Square"- Oil on Panel, 35 x 60 in, 2012



Mann dipinge con sicurezza e stile.



0002ts
"The Muse" - Oil on Panel, 48 x 48 in., 2012



Propone composizioni complesse svelando un occhio maturo mentre i colori usati sono vivi e inquieti.



jpg
Nocturne #6, Oil on Panel, 12 x 12 inches, 2012



Vivendo nel centro di San Francisco, Mann dipinge le sue immediate vicinanze con un'espressione intima e dinamica.



jpg
"Portrait of the Artist, L.K.", - Oil on Panel, 32 x 48 in.



Un certo numero di composizioni sono ispirate dai marciapiedi della città, dove si riflettono i lampioni al neon, lasciando segni sotto la pioggia.



0004j
"Los Angeles" - Oil on Panel, 48 x 48 in, 2012



In ogni opera di jeremy Mann si respira la città con il temperamento e l'umore della sua personalità ...



0005cc
Vanitas with Kitten Skull, Oil on Panel, 26 x 35 inches, 2012



Mann copre una vasta gamma di argomenti al di là dei paesaggi urbani: scene di interni, giovani donne, luoghi della sua città attuale, nature morte e scene pastorali che richiamano il paesaggio della sua città natale.



jpg
"Lindsey in Red and White" - Oil on Panel - 36 x 48 in



Lodato dai critici e collezionisti, i suoi lavori recenti hanno occupato spesso le copertine della riviste americane per collezionisti d'arte.



bluesv
[color=yellow]Under The 80 In Blue, Oil on Panel, 36 x 36 inches, 2012



Mann fa uso di splendidi contrasti tra luci e ombre, che creano effetti sorprendenti.



howardf
Howard and 2nd, Oil on Panel, 10 x 14 inches, 2008



Particolarmente suggestivi i "notturni" delle città.



jpg
The Piers at Night, Oil on Panel,14 x 10 inches, 2006



Notevole l'abilità di Mann e la gamma di colori usati, attirando il suo nome nelle gallerie d'arte più prestigiose.



jeremymannunabellaadagi
Una Bella Adagio, Oil on Panel, 53 x 50 inches, 2012



La sua abilità e capacità tecnica è davvero insolita per un pittore così giovane.



jeremymann11
Untitled (Grace), Oil on Panel, 32 x 23 inches, 2012



Jeremy Mann crea eleganti, flessuosi corpi di donna e paesaggi immersi nel cemento e nella nebbia.

greenla
Market Street, Morning in Green, Oil on Panel, 48 x 48 inches, 2009




Il suo realismo è caratterizzato da una splendida collezione di opere di figure e paesaggi urbani in un'ampia gamma di creatività e tecnica.



jeremymann10
Verdant Pallor, Oil on Panel, 51 x 45 inches, 2012



Ha vinto numerosi premi fin da quando era un artista apprendista e si è aggiudicato trofei prestigiosi in più di una categoria.



jeremymann8
Portrait With Lace And Feathers, Oil on Panel, 12 x 12 inches, 2012



È ospite di una ventina di gallerie d'arte ed ha un numero sempre crescente di estimatori .



jeremymann9
Portrait With Bomber Jacket, Oil on Panel, 12 x 12 inches, 2012



Anche se i paesaggi urbani sono una sua specialità, si è avventurato in nature morte e figure umane con uguale intensità ed efficacia. L'uso della luce e la struttura dei suoi quadri rivelano l'anima di un pittore del vero.



yellowqc
Union Square In Yellow, Oil on Panel, 48 x 48 inches, 2012



I prezzi per i suoi lavori vanno da $1.250 a $25.000 a seconda delle dimensioni e della complessità.



jpg
"T.C. in White" - Oil on Panel, 28 x 18 in., 2012



Edited by filokalos - 2/1/2013, 13:15
view post Posted: 25/10/2012, 15:12     PSY - Gangnam Style - Video-Clip
Un aggiornamento fresco fresco per questa pagina appena realizzata... ^_^


Anche l'artista dissidente cinese Ai Weiwei si è fatto prendere dalla febbre del "Gangnam Style" e l'ha utilizzato, in un video parodia, per contestare l'autorità di Pechino: che l'ha subito censurato... :(

Giacca nera, occhiali da sole, t-shirt rosa e un paio di manette che agita in aria a tempo di musica. L'artista, architetto e dissidente cinese Ai Weiwei usa il tormentone del momento: il Gangnam Style' del rapper sudcoreano Psy per denunciare le autorità di Pechino con un video diffuso sul web.
Dopo essere stato in carcere per 81 giorni e poi posto in libertà vigilata per un anno, al celebre pittore, scultore e attivista politico è stato ritirato il passaporto dalle autorità cinesi e non può lasciare il Paese, ma continua la sua 'battaglia' politica senza rinunciare all'arte e all'ironia.
Il mese scorso l'artista cinese, che realizzò lo stadio olimpico di Pechino, non ha potuto partecipare all'inaugurazione di una sua mostra negli States, all'Hirshhorn Museum di Washington, proprio perché 'bloccato' in Cina. Ma non è tutto. Ora il Fake Studio dell'eclettico dissidente rischia la chiusura dopo che le autorità di Pechino non hanno concesso il rinnovo della licenza per la vendita delle opere dell'artista.


view post Posted: 25/10/2012, 10:04     PSY - Gangnam Style - Video-Clip


PSY - Gangnam Style


gangnamstyleinvadeivide

Gangnam Style (in coreano 강남스타일)
è un singolo K-pop del rapper sudcoreano PSY,
pubblicato il 15 luglio 2012.
Il singolo ha debuttato nella Gaon Chart
alla prima posizione e il video su YouTube
è il più visto relativo al suo genere





Testo originale:


0001lt
0002ki
0003ve
0005am
0004tn

Eric Schmidt, l’Executive Chairman di Google,
durante la tappa coreana del suo viaggio
per il lancio del tablet Nexus 7 sul mercato giapponese
ha incontrato il rapper PSY,
autore del popolarissimo “Gangnam Style“.
L’incontro non si è limitato ad una conversazione
e si è concluso anche con un ballo



Oppan gang-namseutayil
Kang-namseutayil
Naje-neun ttasaroun inkanjeo-gin yeoja
Keopi hanjanye yeoyureuraneun pumkyeok i-nneun yeoja
Bami omyeon shimjangi tteugeowojineun yeoja
Keureon banjeon i-nneun yeoja
Naneun sana-i
Naje-neun neomankeum ttasaroun geureon sana-i
Keopi shikgido jeone wonsyas ttaerineun sana-i
Bami omyeon shimjangi teojyeobeorineun sana-i
Keureon sana-i
Areumdawo sarangseureowo
Keurae neo hey keurae baro neo hey
Areumdawo sarangseureowo
Keurae neo hey keurae baro neo hey
Chigeumbu-teo kal dekkaji kabol-kka
Oppan gang-namseutayil
Kang-namseutayil
Oppan gang-namseutayil
Kang-namseutayil
Oppan gang-namseutayil
Eh- sexy lady
Oppan gang-namseutayil
Eh- sexy lady
O-oo-o
Jeongsu-khae boijiman nol ttaen noneun yeoja
Ittaeda shipeumyeon mukkeot-deon meori puneun yeoja
Karyeot-jiman wen-manhan nochulboda yahan yeoja
Keureon gamkakjeo-gin yeoja
Naneun sana-i
Jeomjanha boijiman nol ttaen noneun sana-i
Ttae-ga dwehmyeon wahnjeon michyeobeorineun sana-i
Keunyukboda sasangi ul-tungbul-tung-han sana-i
Keureon sana-i
Areumdawo sarangseureowo
Keurae neo hey keurae baro neo hey
Areumdawo sarangseureowo
Keurae neo hey keurae baro neo hey
Chigeumbu-teo kal dekkaji kabol-kka
Oppan gang-namseutayil
Kang-namseutayil
Oppan gang-namseutayil
Kang-namseutayil
Oppan gang-namseutayil
Eh- sexy lady
Oppan gang-namseutayil
Eh- sexy lady
O-oo-o
Ttwiineun nom keu wiie naneun nom
Baby baby
Naneun mwol jom aneun nom
Ttwiineun nom keu wiie naneun nom
Baby baby
Naneun mwol jom aneun nom
You know what i’m saying
Oppan gang-namseutayil
Eh- sexy lady
Oppan gang-namseutayil
Eh- sexy lady
Oppan gang-namseutayil


Testo inglese:

Oppa is Gangnam style
Gangnam style
A girl who is warm and humanle during the day
A classy girl who know how to enjoy the freedom of a cup of coffee
A girl whose heart gets hotter when night comes
A girl with that kind of twist
I’m a guy
A guy who is as warm as you during the day
A guy who one-shots his coffee before it even cools down
A guy whose heart bursts when night comes
That kind of guy
Beautiful, loveable
Yes you, hey, yes you, hey
Beautiful, loveable
Yes you, hey, yes you, hey
Now let’s go until the end
Oppa is Gangnam style, Gangnam style
Oppa is Gangnam style, Gangnam style
Oppa is Gangnam style
Eh- Sexy Lady, Oppa is Gangnam style
Eh- Sexy Lady oh oh oh oh
A girl who looks quiet but plays when she plays
A girl who puts her hair down when the right time comes
A girl who covers herself but is more sexy than a girl who bares it all
A sensable girl like that
I’m a guy
A guy who seems calm but plays when he plays
A guy who goes completely crazy when the right time comes
A guy who has bulging ideas rather than muscles
That kind of guy
Beautiful, loveable
Yes you, hey, yes you, hey
Beautiful, loveable
Yes you, hey, yes you, hey
Now let’s go until the end
Oppa is Gangnam style, Gangnam style
Oppa is Gangnam style, Gangnam style
Oppa is Gangnam style
Eh- Sexy Lady, Oppa is Gangnam style
Eh- Sexy Lady oh oh oh oh
On top of the running man is the flying man, baby baby
I’m a man who knows a thing or two
On top of the running man is the flying man, baby baby
I’m a man who knows a thing or two
You know what I’m saying
Oppa is Gangnam style
Eh- Sexy Lady, Oppa is Gangnam style
Eh- Sexy Lady oh oh oh oh


Traduzione italiana:

Oppa è lo stile di Gangnam
lo stile di Gangnam
Una ragazza che è calorosa e umana durante il giorno
una ragazza di classe che sa come godersi la libertà di una tazza di caffè
Una ragazza il cui cuore si riscalda quando giunge la notte
una ragazza un pò particolare
Io sono un ragazzo
un ragazzo che è caloroso come te durante il giorno
un ragazzo che si spara il suo caffè ancora prima che si raffreddi
un ragazzo il cui cuore scoppia quando giunge la notte
Bellissima,amabile
Si tu,hey,si tu,hey!
bellissima, amabile
Si tu,hey,si tu,hey!
Adesso andiamo avanti fino alla fine
Oppa è lo stile di Gangnam,lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam,lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam
Eh-donna sexy,Oppa è lo stile di Gangnam
Eh-donna sexy oh oh oh oh
Una ragazza che sembra tranquilla ma gioca quando gioca
una ragazza che lascia liberi i capelli quando arriva il giusto momento
una ragazza che si copre ma è più sexy di una ragazza che scopre tutto
una ragazza sensazionale come quella
Io sono un ragazzo
un ragazzo che sembra calmo ma gioca quando gioca
un ragazzo che diventa completamente pazzo quando arriva il momento giusto
un ragazzo che ha idee pulsanti piuttosto che muscoli
quel tipo di ragazzo
Bellissima,amabile
Si tu,hey,si tu,hey!
bellissima, amabile
Si tu,hey,si tu,hey!
Adesso andiamo avanti fino alla fine
Oppa è lo stile di Gangnam,lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam,lo stile di Gangnam
Oppa è lo stile di Gangnam
Eh-donna sexy,Oppa è lo stile di Gangnam
Eh-donna sexy oh oh oh oh
davanti l’uomo che corre c’è l’uomo che vola
piccola piccola
sono un uomo che sa una o due cose
davanti all’uomo che corre c’è l’uomo che vola
piccola piccols
sono un uomo che sa una cosa o due
sai di cosa sto parlando
Oppa è lo stile di Gangnam
Eh-donna sexy,Oppa è lo stile di Gangnam
Eh-donna sexy oh oh oh oh

0006yv



gangnamstyleany800x5401


Al mare, su un pullman, nel traffico, un rapper rotondetto, abito da gangster e occhiali scuri, scodinzola una sequenza di movenze sgangherate. E in tre minuti e mezzo, con un ritornello che buca il cervello, conquista l’attenzione internazionale.

Si chiama “Gangnam Style” l’ultimo miracolo di YouTube: a tutt'oggi sono 530 milioni le visualizzazioni del video... :woot:

Per un tormentone che è un cocktail di balli di gruppo, banali saltelli, la cavalcata di un rodeo.

Il video musicale mostra PSY ballare imitando la cavalcata di un equino.

Esegue la "danza" in diversi posti tra cui una piscina idromassaggio, una giostra, un ascensore, un garage e la metropolitana.

Diversi personaggi appaiono nel video:



0007bxy

PSY & Kim Hyun-a

La cantante Kim Hyun-a del gruppo 4Minute appare in due sequenze alla fine del video;
Due membri dei Big Bang, Daesung e Seungri, interpretano i due vecchi che giocano a un gioco da tavolo nel parco e che poi saltano nell'esplosione;
Hwang Min-woo, il ragazzo che si vede ballare all'inizio del video, è stato un concorrente di Corea Got Talent ed è stato notato da PSY, che lo ha chiamato per la partecipazione al video.



Gangnam Style è stato ripubblicato il 14 agosto 2012 come Oppa Is Just My Style (오빤 딱 내 스타일), aggiungendo anche la voce della cantante delle 4minute, Hyuna. Oppa Is Just My Style è l'interpretazione dell'originale Gangnam Style dalla prospettiva femminile.








0008uf

PSY (Park Jae-Sang) è balzato alla popolarità con fan in tutto il mondo, incluse star vere.

Per prima se ne è invaghita Britney Spears.

Poi Nelly Furtado e Robbie Williams si sono lanciati nella danza.

Rendendo più virale il suo video.

Che contagia, perché disorienta: colori traslucidi, esplosioni improvvise, giri di giostra, volgarità in agguato.

Se si ricerca il termine Gangnam si scopre che è un distretto della capitale coreana Seul (per inciso in cui vive la classe borghese ed elegante della città) e che “Gangnam Style” è un neologismo coreano coniato per descrivere un certo lifestyle di alcuni coreani che provengono da questo distretto che ostentano ricchezza e potere.



0009ew
Britney Spears, PSY e Ellen Lee DeGeneres (Conduttrice di Ellen show) ballano in diretta il "Gangnam Style"



gangnamstyledipsy

Intervistato dalla CNN, PSY lo ha paragonato alla Beverly Hills americana: nel video infatti ci sono tutti gli ingredienti di uno stile di vita lussuosissimo a cui non sempre Park Jae-Sang prende parte pienamente: motoscafi, eleganti cavalli, look curato, saune, centri commerciali, discoteche super trendy, automobili costose.

A ben guardare PSY gira in autobus e ammira la fiammante auto sportiva rossa, tutti cavalcano un cavallo ma l’unico su cui riesce a salire è un cavallo di una giostra.

Vantando anche un numero smisurato di imitazioni, il filmato ufficiale potrà anche entrare nel Guinness dei Primati, visto che è uno dei più visti degli ultimi tempi.

Ha infatti battuto Party Rock Anthem degli LMFAO e Baby di Justin Bieber, che finora avevano il primato. :B):



lmfaopsymashup900600600

Un "mashup" tra fermo-immagini dei videoclip
"Sexy " dei LMFAO e Gangnam Style di PSY

Secondo il Comunity Manager del Guinness World Recods, Dan Barrett : “Negli ultimi due mesi, il brano Gangnam Style è stato sulla bocca di tutti ed è fantastico poter premiare con un record questo video molto popolare. In passato era impensabile che un video venisse visto milioni di volte ma a quanto pare PSY è riuscito a realizzare questo ed ha raggiunto ben 2 volte il traguardo in soli 2 mesi! Per cui PSY, il certificato è qui che ti attende, puoi venire a ritirarlo quando vuoi!“.



Quando si mettono due canzoni incredibilmente orecchiabili insieme, non c'è modo di fallire.
Questo è ciò che hanno fatto "flipboit4midles" (un gruppo yputube)unel loro ultimo video!
Hanno mixato il brano dei LMFAO "Party Rock Anthem" con le "PSY Gangnam Style" senza perdere nulla quanto a ritmo e orecchiabilità...

Un "mash-up" (il mix audio-video si chiama così) che è riuscito ad abbinare due stili e due culture completamente diverse...





PSY vs LMFAO - Sexy Style (Mash-up)



Edited by filokalos - 25/10/2012, 18:17
view post Posted: 23/10/2012, 11:22     Spot a quattro ruote - Pubblicità


Spot a quattro ruote


0001qdq

Una società in cui la gente
ha più o meno quello che desidera
sessualmente è difficilmente motivabile
all'acquisto di refrigeratori e automobili...




0002lvl

Già nel 1969, uno dei protagonisti della Beat Generation, William S. Burroughs, in un articolo su “The Guardian” aveva individuato il problema che si sarebbe presentato a pubblicitari, ingegneri e meccanici dopo la rivoluzione sessuale.

«Come i costruttori, anche i pubblicitari hanno dovuto aguzzare l’ingegno per immaginare le réclame».

E allora in una prima fase hanno individuato come obiettivo da raggiungere l’irrinunciabile agiatezza, poi hanno proposto l’auto come estensione della virilità maschile, infine hanno attribuito alle quattro ruote “cittadine” il ruolo di strumento di liberazione delle donne.

I curiosi e gli amanti della storia della pubblicità hanno avuto modo di visitare, al Salone dell’auto di Parigi, la retrospettiva dal titolo “L’automobile e la pubblicità”

La ventesima edizione speciale di questa particolare sezione del Salone di Parigi, è stata, al solito, affidata alla Federazione Francese dei Veicoli d’Epoca, estendendosi su ben 5 mila metri quadrati.

0003fo


I veicoli d’epoca presentati sono stati una cinquantina, fra cui la “prima automobile” - la Type 15 realizzata nel 1897 dalla Panhard - che poi sarebbe diventata Peugeot, o la mitica Nervasport ZC4 della Renault del 1935 o ancora la Type A del 1919 di Citroën.



Qualche Toyota, Alfa Romeo, Nissan e poi manifesti pubblicitari, dépliant, slide show provenienti dagli atelier di costruzione e spot scovati nei ricchissimi archivi dell’Istituto nazionale dell’audiovisivo.



0005ebg



0006hq

Speriamo non abbia ragione lo scrittore Louis Tessier du Cros, che in una sua perla di saggezza dichiara: «Viviamo in un tempo in cui l’amore si fa in fretta, cioè male.
La colpa va data agli affari, alle automobili e alle chiusure lampo»
, ma la Federazione avrebbe forse dovuto dare proprio all’arte il proprio ruolo, piuttosto che lasciare alle case automobilistiche la promozione dei modelli fuori commercio.

Un guizzo di spirito critico avrebbe forse ringalluzzito la fiera. :hmm:




0004ex



citroendspresidentielle

Il 22 agosto 1962 il presidente Charles de Gaulle
fu bersaglio di un attentato.
Riuscì a scampare all'attacco di mitragliatrici
grazie alle efficienti sospensioni
della sua Citroën DS presidenziale
e ad al coraggio dell'autista che riuscì
a guidare la macchina ad oltre 80 km/h
con le due ruote anteriori sgonfie.
Nella foto c'è un foro di proiettile a testimonianza
dell'attentato alla Citroen presidenziale

Ecco, infatti, che la Citroën Ds con le sue sospensioni idropneumatiche salva il generale De Gaulle dall’attentato del Pétit Clamart e, grazie allo spot di Lionel Mougin, promette di far la stessa cosa con tutti.



Ecco che la Peugeot 205 Gti ad iniezione elettronica, nel 1983, diventa l’auto di un improvvisato James Bond alla francese, inseguita da un immenso bombardiere americano del tipo Hercules.



Messo a disposizione del grande regista Gérard Pières dai canadesi, il bombardiere sgancia un missile contro il paracadute a cui è legata dall’inizio dello spot monumentale la 205.



Atterraggio di fortuna in una vallata innevata, rincorsa da parte del bombardiere, minaccia d’atterraggio dell’aereo da caccia sul tetto dell’auto.



0007tm
La Citroen 2 Cavalli



0008eu

Ma spazzando via la neve dalla sua giacca, lo 007 riesce a fuggire e completare la missione speciale: arrivare in tempo all’appuntamento con la sua complice sensuale.



lautomobilepublicite137

Uno James Bond in un minuto, realizzato senza effetti speciali.


Se non viene evocata la “bellezza selvaggia” di Grace Jones, che nel suo spot automobilistico del 1986 ingoiava in pieno deserto una Citroën Cx, vengono invece omaggiati il tenente Colombo e la sua cabriolet Peugeot 403, Alain Prost con la sua Renault Turbo, la Nissan con tre generazioni di Micra, la sportiva Alpine Prototipo 110,50.


L’Italia, invece, è appena rappresentata da una Lancia Delta “ammirata da tutto il mondo”, una Giulia Alfa Romeo e due tipi di Fiat Panda. :o no?:








Edited by filokalos - 23/10/2012, 18:23
view post Posted: 22/10/2012, 09:47     Movie:box. Il grande cinema e la fotografia - Fotografia




Movie:box. Il grande cinema e la fotografia


immagine0001e

Divi, registi, film.
Nelle foto più famose
dei migliori fotografi.
Un'antologia racconta
per immagini la storia del cinema



tumblrm8cfl60aq91rd4lq4

James Dean ritratto da Dennis Stock nel ’55
in quella che era una tappa obbligata per gli attori nella Hollywood
dei tempi d’oro: la lezione di ballo.

Tutto il cinema minuto per minuto: dalla preparazione di un film alla distribuzione, dalla scelta degli attori al montaggio, dal set al red carpet.



E tutta la storia, dalla celluloide al 3D, da Fritz Lang a Giuseppe Tornatore, da Louise Brooks a Sharon Stone.



Sono centinaia le immagini raccolte nel “Movie:box. Il grande cinema e la fotografia” che Contrasto ha mandato in libreria il 4 ottobre.



Dietro all'obiettivo, ci sono i più grandi fotografi di ieri e di oggi - da Henri Cartier-Bresson a Phil Stern, da Bruce Davidson a Martin Schoeller, da Ferdinando Scianna a Richard Avedon.



005doppioriflesso1
La costruzione di un attore passa anche attraverso i ritratti che ne fanno i grandi fotografi:
uno dei più belli del “Movie Box” è questa Tilda Swinton firmata Fabio Lovino, del 1999.



004frigoriferoasorpresa

Il re del brivido non si smentisce mai:
Alfred Hitchcock con la moglie in una foto di Philippe Halsman del ’74.

Paolo Mereghetti, il critico che ha curato il volume, ha diviso le immagini in dieci capitoli che ripercorrono la storia del cinema ma anche la sua quotidianità, il mito ma anche la realizzazione artigiana di una scenografia, di un costume, di un’inquadratura.



Il risultato è un’antologia fotografica che esce contemporaneamente in altre sei nazioni: da Thames & Hudson in Gran Bretagna, da Abrams negli Usa, dalle Editions du Chêne in Francia.



E poi in Giappone, Spagna e Olanda.



“Movie Box” è il quarto volume di una collana che ha incontrato un successo crescente: sono raccolte di immagini famose che mettono a fuoco un tema (la fotografia, lo moda, la musica) e lo racchiudono in un volume che grazie a una calamita si chiude come una scatola.



0001uzl
L’anno è il 1967, il film è “Bella di giorno”, l’attrice Catherine Deneuve,il regista Luis Buñuel.
La storia della bella signora che si prostituisce non sarebbe stata la stessa senza la cura
con cui il regista controllava ogni effusione. :B):



artworkimages693605480p

In questa scatola c’è tutto quello che amiamo del cinema: Marilyn Monroe che si allena con i pesi e Vittorio De Sica che dorme, Jessica Lange nella zampa di King Kong e Stanley Kubrick sul set di “2001: Odissea nello Spazio".



Paolo Mereghetti ha scritto nella chiosa d'apertura:
"Nelle immagini di fotografi come Richard Avedon, Michel Comte, Eve Arnold, Philippe Halsman, Herb Ritts, Martin Schoeller, Phil Stern, George Hurrell, Ernst Haas, Dennis Stock, Clarence Sinclair Bull, Eugene Smith rivive il cinema, la sua magia, i suoi spazi fantastici, i suoi immortali personaggi. Potrebbe sembrare un controsenso un libro di cinema fatto di fotografie.



Ma è uno strano meccanismo quello che si mette in moto sfogliando questo libro. Vedo una foto di Marilyn Monroe e penso a quando suona l'ukulele con le altre Dame del ritmo o si fa sollevare la gonna da uno sbuffo d'aria della metropolitana o ancora si ripara dagli spruzzi delle cascate del Niagara sotto una cerata gialla.



immagine0020spielbergju
Steven Spielberg nel set di "Jurassic Park"



tumblrma1xlorlye1rg37s3

Guardo un ritratto di Clarke Gable e torna in mente lo schiaffo a Rossella O'Hara, o il tentativo di fare l'autostop insieme a Claudette Colbert o la caccia ai cavalli selvaggi nei deserti del Nevada... capita sotto le mani una immagine di Anna Magnani e la sento gridare dietro.



I meccanismi del ricordo e del piacere funzionano così: hanno bisogno di un punto di partenza, di un aggancio, di uno stimolo. Anche per il cinema.



Sfogliando le pagine che seguono, immagini e ricordi si accavalleranno in maniera inestricabile, perché un ritratto rimanderà a un film, una foto di scena ci ricorderà una battuta, secondo un meccanismo di rinvii e una rete di collegamenti che stimolano la memoria e riaccendono la fantasia." ^_^



immagine0004
Un raro e meraviglioso ritratto di Audrey Hepburn a colori... :wub:



Edited by filokalos - 22/10/2012, 19:26
view post Posted: 20/10/2012, 10:18     Coming Soon: prossimamente sul grande schermo... - Cinema
Oh... che sorpresa una "vecchia" amica ed un nuovo aficionado del Forum delle Muse... ;)

Mi accorgo anche che anche questa pagina è stata colpita dal morbo di omploader... :rolleyes:

C'era un'estensione di Mozilla che permetteva di "auto-hostare" immagini che era appunto omplader che, però, all'improvviso ha deciso di smettere di funzionare ed invece delle immagini faceva spuntare scarabocchi nelle pagine Web...

Avendo già corredato la pagina con più di 25 immagini non mi è più possibile cambiarla, se non eliminandone tante fino ad arrivare a quella fatidica cifra...

Ne vale la pena? .... boh...

Intanto vi svelo la foto colpita dal virus...

monicabelluccirobertden
784 replies since 29/8/2008