Massimiliano e Doriana Fuksas
Un nuovo museo a Mosca. Con la firma del design italiano. Quello di Massimiliano e Doriana Fuksas, che hanno vinto il prestigioso concorso internazionale per la progettazione del "Moscow Polytechnic Museum and Educational Centre" di Mosca che dovrebbe sorgere entro il 2017.
A distanza di tre secoli, dopo la stagione storica degli architetti italiani, quella in particolare di San Pietroburgo e di Bartolomeo Rastrelli, un architetto italiano torna a realizzare un'importante opera pubblica in Russia e nella capitale in particolare.
Sette, come le sette porte e le sette torri del Paradiso, sono gli elementi del nuovo Museo del Politecnico che sorgerà sulle Colline dei Passeri, un posto che ai tempi del comunismo si chiamava Colline Lenin e dove alla fine del “Maestro e Margherita” di Mikhail Bulgakov, uno dei romanzi più belli e significativi del Novecento, i due protagonisti - il Maestro e Margherita, appunto - decollano verso il cielo.
Nelle vicinanze sorgono gli edifici, in stile “neoclassico comunista”, dell'Università di Mosca.
Fuksas è orgoglioso di aver vinto un concorso difficile: «Con due giurie, la prima a Berlino,l’altra nella capitale russa; e abbiamo avuto come concorrenti i migliori studi di architettura del mondo».
Per lui questa è però una specie di ritorno. E forse una piccola rivincita personale. E nato a Roma Fuksas, ma da una famiglia che per secoli ha vissuto nell’impero zarista: i suoi erano ebrei lituani. A un certo punto si trasferirono a Mosca.
Da lì vennero cacciati a seguito della rivoluzione bolscevica. Non è un piccolo dettaglio biografico il suo ritorno nella capitale russa.
L’architetto romano prova un’attrazione quasi ancestrale per la città e i suoi miti e per il suo lato «folle, irrazionale, con la vita sospesa tra sogno e realtà, e dove tutto è imprevedibile».
Il museo del Politecnico costerà circa 180 milioni di dollari. A firmarlo, come sempre, c’è anche la moglie e compagna di tutte le avventure Doriana Fuksas. Il partner è lo studio locale Speech.
L’area su cui sorgerà l’edificio è di oltre 40 mila metri quadrati. Sono previsti tre livelli “di fruizione”.
- Al piano terra, l’area aperta al pubblico: una lobby per mostre, un caffè, un negozio, due auditorium.
- Al livello superiore, gli uffici.
- In cima: laboratori, la biblioteca, l’area espositiva del museo delle Scienze, il cuore dell’opera.
Un complesso di 4 edifici in rame pre-ossidato con screziature tra il verde e l'azzurro, una scultura che sembra essere stata tagliata dal vento, sospesi da una piattaforma trasparente aperta verso la città; si tratta del primo progetto moscovita dell'architetto italiano, che si propone di realizzare un simbolo del trionfo delle tecnologie dell'informazione.
La copertura in pietra della teca è completamente concepita come una piazza scoperta, su cui si poggia la parte scultorea del progetto.
Lo stesso Fuksas dichiara che il museo e il centro educativo "devono diventare una pietra miliare luminosa e rispecchiare l'immagine della nuova generazione".
Il nuovo centro è previsto come punto di incontro per la comunità russa e scientifica internazionale.
Metterà in mostra le più recenti scoperte scientifiche e tecnologiche utilizzando sistemi multimediali, con un obiettivo di oltre 1,3 milioni di visitatori annuali.
Massimiliano Fuksas ha dichiarato: “È uno dei miei progetti più belli, e una vittoria italiana”.