Couchsurfer di professione, prima ancora che fotografo, Gabriele Galimberti gira il mondo ospite di chiunque sia disposto a offrirgli un posto letto (su un divano), documentando con una serie di ritratti il suo viaggio: 12 mesi per toccare 5 continenti, 50 paesi, 70mila città.
"My Couch is Your Couch" è il nome del racconto fotografico che documenta i primi sei mesi del progetto a tappe settimanali.
Ora è in mostra (a cura di Arianna Rinaldo) nella prima edizione di "Cortona On the Move", festival di fotografia che fino al 4 settembre "abiterà" la cittadina toscana con mostre, incontri, workshop ed eventi.
Per ricavarsi un po' di spazio nella fittissima agenda degli appuntamenti estivi, il festival, alla sua prima edizione, viene dedicato al tema della fotografia non di viaggio, ma "in viaggio": nove mostre ufficiali più un circuito off (ristoranti, trattorie, pub, caffè, enoteche prestano le pareti agli scatti degli appassionati), e un ricchissimo calendario di eventi, quando a Cortona traslocherà la 18ma edizione del Toscana Photographic Workshop.
Pensato come summer school, il T. P. W. chiama ogni anno in cattedra reporter e fotogiornalisti di fama internazionale (dal National Geographic, da giornali come New York Times e Newsweek, da agenzie tipo Magnum, Noor, VII, VU) per offrire a professionisti e appassionati una full-immersion nel mondo dell'immagine.
Insegnanti e allievi vivranno assieme per l'intera durata dei corsi (una o due settimane), nel bellissimo Monastero delle Contesse di Cortona.
Tra la Fortezza di Girifalco e altri palazzi e chiese del centro storico, "Cortona on the Move" presenta, oltre a Galimberti, tre esordienti: Flora Marillon, che porta un diario dalla Tasmania in Polaroid (Isthmus); Giulio Rimondi, autore dell'onirico Beirut Nocturne; Giuseppe Moccia, con l'esperienza di una scuola di vela per ragazzi affetti da sindrome di Down (Off the shore).
Tra i big della fotografia internazionale si vedranno poi David Alan Harvey dell'agenzia Magnum con Off For a Family drive, viaggio nella vita quotidiana delle famiglie americane all'epoca di Obama, Alex Majoli che per la prima volta esporrà alcuni scatti di un progetto sulle città portuali iniziato nel 1997 (Hotel Marinum).
E ancora gli auto-ritratti di Arno Minkkinen durante i suoi "viaggi sentimentali", Antonin Kratochvil che in drammatico bianco e nero racconta il paradiso perduto delle Galapagos, infine Andrea Pistolesi, che in Bangkok Soul cattura l'anima di una città in cui si esasperano i contrasti tra tradizione e globalizzazione.
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