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Il Wi-Fi c’è... e si vede

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view post Posted on 20/7/2011, 15:49     +1   -1
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Magazziniere delle Muse

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Il Wi-Fi c’è... e si vede

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Alla scuola di architettura di Oslo, Norvegia,
sono riusciti a rendere visibili con i led
i flussi di elettroni del web senza fili.
Radiazioni che fanno male alla salute?
Per il momento, tutte le ricerche dicono di no




L’e-mail sul portatile mentre siamo seduti in uno bar?


Il video musicale di YouTube visto su una panchina del parco?


Sono tutti dati che avvolgono le città di una rete di scambi, messaggi e desideri.


Bisbigli inudibili nel vento dell’informazione, flussi quasi immateriali di elettroni che affiancano e attraversano le architetture solide di edifici, piazze e arterie di comunicazione, trasmettendo il battito silenzioso di Internet fino alle periferie, oltre le quali i capillari telematici si annullano nell’aria.

A rendere visibili queste architetture elettroniche onnipresenti, ma nascoste, è oggi la performance scientifico-artistica di tre studenti della Oslo School of Architecture: Timo Arnall, Jorn Knutsen e Einar Martinussen.




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Uno degli studenti della performance tecnologico-artistica norvegese che, su yourban.no, ha avuto 100 mila visualizzazioni



Hanno costruito un’asta in grado di rilevare la potenza del segnale wi-fi e di indicarla tramite led, e poi l’hanno portata in giro per le vie di Oslo.



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Un obiettivo a lunga esposizione ha ripreso il tutto, trasformando in una serie di linee luminose le variazioni del segnale nello spazio e nel tempo.



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Rivelare con questo coup de théâtre tecnologico l’ubiquità del wi-fi (l’affascinante video "Immaterials: Light painting WiFi" ha superato centomila visualizzazioni in Rete) rende ancora più pressante il dubbio: l’Internet «volante», nel quale viviamo immersi, farà male alla salute?



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Un dubbio che ha dato forma alle raccomandazioni emesse in maggio dal Consiglio d’Europa (che però non è un’istituzione della Commissione Europea, ma un’organizzazione intergovernativa senza poteri sugli Stati) sul vietare l’uso delle reti wireless e dei cellulari nelle scuole.

La posizione allarmista del Consiglio è arrivata giusto pochi giorni prima che il nostro ministero dell’Istruzione pubblicasse il bando con cui ogni scuola italiana potrà richiedere l’equipaggiamento per garantire la connessione wi-fi.

La realtà è che a oggi non vi è fondato motivo di allarme. Per l’Organizzazione mondiale della sanità la pericolosità del wi-fi non è provata scientificamente, mentre una stima della Health Protection Agency britannica indica che un anno passato in un hotspot wi-fi equivale, a livello di esposizione alle onde radio, a venti minuti di telefonata via cellulare.



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In uno degli studi più recenti sul tema, ricercatori dell’Università di Bordeaux hanno esposto al wi-fi alcuni ratti nelle due settimane prima e dopo la nascita.



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Uno dei dispositivi usati per visualizzare le onde radio Wi-Fi



Non si sono viste differenze, a livello dei meccanismi cellulari preposti a mantenere stabile il numero di cellule (gliosi e apoptosi) con ratti che non erano stati mai esposti a wi-fi.



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Articolo Originale di
Giuliano Aluffi

 
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