In Francia soprattutto a Parigi, se ne parla da molti anni e il termine “bistronomie”, crasi di “bistrot” e “gastronomie”, è d’uso comune.
Richiama il modello di un locale dove convivialità e informalità si conciliano con ottima cucina a prezzi contenuti.
Per la storia, antesignano della formula fu quasi vent’anni fa Yves Camdeborde con La Régalade, il più noto è Inaki Aizpitarte, il cui eccellente Le Chateaubriand sarebbe - secondo la grottesca, impresentabile classifica dei 50 Best San Pellegrino - il miglior ristorante di Francia…
Sin qui nulla di nuovo.
La novità, invero clamorosa, è che oggi un cuoco italiano è portabandiera della bistronomie e riscuote consensi unanimi, come mai in Francia è avvenuto in passato, né con Paracucchi né con Marchesi.
Soupe d'ortie, P.D.T. , seiche, moelle et feuilles sauvages, by Rino...
È Giovanni Passerini, ha trentaquattro anni, molti lo ricordano, mente lucida a mano promettente, all’Uno e Bino di Roma.
Partito per Parigi, ha lavorato prima con Alain Passard (e la levità nel maneggiare gli ortaggi si sente), poi alla Gazzetta di Peter Nilsson, altro luogo cult per i bistronomisti.
Meno d’un anno fa ha aperto a 500 metri da Place de la Bastille un buchetto, sì e no 30 metri quadri tutto compreso fra sala e cucina (cucina: si fa per dire, un banco di lavoro con i fuochi), una ventina di posti a sedere, e ben stretti: da Rino.
“Cucina limpida”, prendendo a prestito la definizione di Marco Bolasco, per dire di una cucina originale, essenziale, penetrante ed elegante, che nasce ogni giorno sui banchi dei mercati di Parigi ma cita senza forzature cadenze e prodotti italiani.
Sono prove di grande cucina, senza altri aggettivi, i ravioli di sgombro affumicato con limone e cipolle confit e un tocco di acciuga, la coda di rospo con ostriche e verza, i geniali spiedini di rognone di coniglio e lumache su zuppa di patate e salvia, il meraviglioso agnello dei Pirenei con il suo fegato, carote, indivie e olive…
Vini, per ora pochissimi e discutibili, ma diamogli tempo.
Ravioli Escabeche de aubergine sardine brulee onion rouge e consomme de legumes grilles
Prezzi d’affezione, 20-25 euro a pranzo ( ) , la sera due menu completi e obbligati, da quattro a sei portate, a 38 o a 55 euro.
Flan de semoule de lait, pistache, fruits de saison et sorbet à la mirabelle
Snob e formalisti alla larga, questo è luogo per palati fini e pazienti, perché la lista d’attesa ormai si sta facendo lunghissima.
Choux et Enconets
Che cosa augurare a Giovanni-Rino e a noi stessi? Semplicemente, qualche metro quadro in più. E che resti Giovanni-Rino.