Non mangiate quegli acini di uva...
Sono belli, turgidi, verdi, lucenti. Ma vi impasterebbero la bocca.
Qualcuno lo ha fatto di nascosto, e si è ritrovato a masticare cera.
È tutto un inganno quella meravigliosa frutta e verdura che la scultrice ceroplasta Paola Nizzoli Desiderato realizza nei suoi trionfi, ma la sua non è pedissequa imitazione dal vero, bensì un’appropriazione artistica, e tridimensionale, della Natura.
Paola Nizzoli Desiderato da tempo studia questa antica tecnica caduta in disuso con lo scopo di dare continuità ad arti del passato utilizzando procedimenti e materiali diversi, con attrezzature talvolta originali o riprodotte fedelmente grazie alla specifica documentazione tratta da libri antichi e pubblicazioni che è riuscita ad acquisire.
Questo interesse, unito a quello per la natura, l’hanno indotta a specializzarsi nello studio e nella ricerca della riproduzione di fiori e frutti artificiali nella storia, per poi riprodurli con cere, carte, stoffe, metalli.
In particolare, dal 2007, affascinata da quanto visto nei musei di Firenze e Torino e presso le Università di Bologna e Milano, ha iniziato la ricerca storica e bibliografica sulla “ceroplastica”, l’antica arte di modellare la cera strettamente legata al desiderio e alla necessità di imitare e riprodurre la natura.
Dopo una lunga e laboriosa sperimentazione è riuscita a realizzare (giugno 2011) circa 300 modelli di frutti e verdure.
Dal 2010 sta lavorando e realizzando due nuovi progetti.
Il primo è dare tridimensionalità alle tavole di pittura botanica, uno strumento didattico e scientifico in uso fino al ‘700, e riportare in vita, rinnovare e aggiornare la “Pomologia artificiale” ricreando sempre nuovi modelli di frutti, antichi e non, provenienti da tutte le parti del mondo grazie alla collaborazione di vivaisti e facoltà di botanica.
Il secondo progetto è fare vivere i dipinti delle nature morte attraverso riproduzioni tridimensionali e filologiche creando veri quadri tridimensionali come realizzato con successo riproducendo la “Canestra” del Caravaggio, che è stata esposta al Museo di Arte Moderna di Milano, scoprendo forma, luci, posizione della canestra reale dipinta dal grande maestro.
Ogni modello, di frutto o di ortaggio, ha il suo impasto segreto, con 20-25 tipi di cera diversa. Come dice la stessa artista:
«In fase di lavorazione a volte ho delle sorprese, di fatto la cera è un materiale vivo... ne avevo trovata una bellissima, chiara, adattissima a dare corpo alla polpa di mele e pere “spaccate”, ma poi, dopo un po’, questo tipo virava sul verde, e allora cibo trompe l’oeil paola nizzoli desiderato è una grande artista della ceroplastica e le sue opere, in due mostre, sono molto più di un’imitazione dal vero era più adatta a fare olive e cavoli genovesi...».
Ma non esiste una ricetta madre, universale, per la ceroplastica: lei l’ha cercata invano, in libri del ’700 e dell’800, poi ha trovato quello che faceva al caso suo in un manualetto Hoepli che riportava la composizione usata nell’800 dal celebre pomologo Garnier Valletti, che lei molto ammira. «Cera, alabastrino, pece greca e cenere.
Ma così il manufatto risultava nero e allora lui lo ricopriva con una mano di gesso di Bologna, intervenendo poi con una straordinaria mano pittorica. Lui è arrivato a fare 1.200 diversi frutti e 600 varietà di uve».
Lei si attesta invece sui 300 frutti, ma con un record personale: aver rifatto con maniacale precisione la Canestra del Caravaggio.
In questi anni di ricerca intensiva, la Nizzoli ha incontrato i massimi esperti del settore: il professor Eccher di Milano e il professor Baldini di Bologna (qui si trova la collezione di frutta settecentesca del Calamai), è di casa al Museo di Storia naturale di Firenze (che custodisce la collezione botanica Lorenese) e all’Opificio delle Pietre Dure che le elargisce preziosi consigli.
Due le occasioni per vedere le sue opere:
Nature Redivive. The three kingdoms of nature in Italian and Nordic still life
Tortona - dal 19 novembre 2011 al 29 gennaio 2012
Paola Nizzoli Desiderato - Sortilegi di cera
Genova - dal 6 dicembre 2011 al 4 marzo 2012
La sede della Mostra "Sortilegi di cera"
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Genova - Piazza di Pellicceria 1
La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola ha inaugurato martedì 6 dicembre alle ore 17.00 la manifestazione Sortilegi di cera con la presentazione nelle proprie sale storiche di alcuni allestimenti in cera appositamente realizzati da Paola Nizzoli Desiderato, artista genovese che con le sue realizzazioni ha ridato vita all’antica arte della ceroplastica recuperando ricette nella cui definizione si impegnarono anche maestri come Verrocchio e Cellini.
Con l’intervento di Maurizio Galletti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, di Franco Boggero, Soprintendente f.f. per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, e di Farida Simonetti, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, è stata illustrata la mostra e hanno preso avvio il ciclo di conferenze La cera tra Arte e Scienza, con il primo intervento a cura di Giulio Sommariva, Conservatore del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dal titolo “Sortilegi” di cera nel microcosmo presepiale. Nella stessa occasione Paola Nizzoli Desiderato ha illustrato la tecnica della ceroplastica attraverso la riscoperta di tecniche antiche.
Concludiamo questa pagina, riportando una citazione della stessa artista...
«La fantasia umana, presa dal fascino di un fiore, spesso ne arricchisce l'interesse ad esso rivolto e penso non esista epoca alla quale attribuire l'inizio dell'arte dei fiori. La necessità di studiare la natura e il desiderio di ammirarla, toccarla, odorarla hanno spinto l'uomo a trovare i sistemi più diversi per conservare e riprodurre un fiore, un frutto o una foglia, renderli immortali per averli sempre a disposizione e per trarne tutti i benefici indispensabili non solo al corpo ma anche all'anima.»