Il Forum delle Muse

L'Horror che verrà

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/7/2011, 17:09     +1   +1   -1
Avatar

Super Ñasual Dating - Authentic Maidens

Group:
Magazzinieri
Posts:
1,960
Location:
Usa

Status:


L'Horror che verrà

0001uv
Una scena da "The Ward - Il reparto", ultimo film diretto da John Carpenter

Licantropi. Vampiri. Alieni.
A Hollywood spopolano
i film del genere terrificante



0002ejv

L'horror non genera né rispetto né premi: eppure il desiderio di venire terrorizzati da psicopatici, vampiri, zombie, alieni, mostri, licantropi e creature varie che mutilano e sfigurano le loro vittime non sembra conoscere fine, resistendo all'evoluzione della società, del gusto e delle mode.



0010bp

Come sostiene Jason Zineman, autore di un libro intitolato "Shock Value" sugli inventori del moderno horror hollywoodiano: «Se l'horror è una manifestazione delle ansie dei nostri tempi e della nostra cultura, non è poi sorprendente che produca così tanti film. Ciò che attira il pubblico è l'orrore perverso di scoprire che amiamo l'orrore».

A dieci anni da "Fantasmi da Marte", John Carpenter è tornato a emozionare e terrorizzare i suoi fan con "Il reparto": dove una ragazza (Amber Heard) che non sa perché è stata rinchiusa in un istituto mentale e presto si rende conto che le altre pazienti, una a una, stanno misteriosamente scomparendo.

Lo stesso regista lo racconta così: «È un horror vecchia maniera, basato sui personaggi e non su un cattivo, non ci sono mostri che rincorrono i buoni. E non c'è troppa ricerca su origini e infanzie e traumi vari: io sono della scuola che meno sai e più una storia diventa interessante».

Ma non c'è solo "Il reparto", in quello che ormai è il ritorno a questo genere. :no no:

Il 12 agosto sarà la volta, negli Usa, del quinto episodio di un altro classico dell'horror, "Final Destination".



finaldestination5jackkn



Altre due settimane e toccherà a "Non avere paura del buio", remake prodotto e sceneggiato da Guillermo Del Toro: la storia di una bambina di nove anni (Bailee Madison) che cerca invano di convincere il babbo (Guy Pierce) e la sua nuova fidanzata (Katie Holmes) che nella cantine della villa in cui si sono appena trasferiti ci sono delle singolari creature dell'oscurità.



0004la
Katie Holmes in una scenda di "Non avere paura del buio"



Colin Farrell, a 25 anni dall'originale "L'ammazza vampiri", prende il ruolo del vampiro sexy Jerry Dandridge nel remake di Fright Night!



0005ng



E poi c'è il caso di "Super 8", il ritorno di J. J. Abrams ("Mission Impossible III", "Star Trek"). In Italia è atteso a settembre. Costato 50 milioni di dollari, prodotto da Steven Spielberg con protagonisti Kyle Chandler ed Elle Fanning, il film racconta la storia di un gruppo di amici che in Ohio, nel 1979, sono testimoni di un incidente ferroviario. I ragazzi stanno girando un film in Super 8, appunto. Ma quello che hanno visto è stato davvero un incidente? O dietro al disastro ci sono segreti militari e la caccia agli alieni?



0006ud



Prima con la Miramax e poi alla testa della casa che porta il nome della sua famiglia, Harvey Weinstein colleziona Oscar da 25 anni, gli ultimi quest'anno con "Il discorso del re".
Ma chi ha tenuto assieme le finanze dei loro studios è stato il fratello Bob, un uomo che non ha avuto esitazione ad associarsi a Wes Craven e alla serie "Scream", giunta alla sua versione numero quattro questa primavera, ad avventurarsi in film come "Hellboys" o ad avere in preparazione per la stagione natalizia "Apollo 18", su una fittizia missione spaziale finita con gli astronauti divorati da mostri lunari.






Un'altra serie fortunata arriva dall'Australia ed è "Saw", prodotta e diretta da James Wan e Leigh Wannell.
Dopo sette film in altrettanti anni, ha fruttato 800 milioni di dollari, ma i due hanno deciso che Jigsaw, il loro psicopatico di turno, seminato abbastanza terrore. Così quest'anno hanno deciso di tornare alle origini e di girare "Insidious", costato appena tre quarti di milione di dollari e montato nel loro garage.



insidiousx



Si è buttato sull'horror anche Kevin Smith, l'autore di "Clerks" e di "Dogma", che in "Red State" si è ispirato a una setta ultraconservatrice guidata da un pastore, Michael Parks, che quando vede omosessuali li crocifigge e li impala. Il suo luogotenente è Melissa Leo, un Oscar quest'anno per la sua interpretazione in "The Fighter": e non è la sola attrice titolata ad avere abbracciato il genere.



redstatemovie



Paul Bettany, il monaco albino de "Il codice da Vinci", in "Priest" è un prete dedito alla caccia ai vampiri in una storia che ha un po' il sapore di un western.



0007e



E un prete esorcista e poco rassicurante è Anthony Hopkins in "The Rite (Il Rito)", dove offre una cadenza che ricorda quella del suo " Hannibal Lecter".



0008fag



Ma se l'horror non scompare mai e sta anzi attraversando una sua nuova primavera, è anche perché costa poco.

Se Hollywood esporta il 70% del suo prodotto, la paura è un'emozione che non conosce confini geografici e culturali.



Come direbbe lo stesso Carpenter: «Il dramma a volte non funziona oltreconfine. A volte a non tradursi è la commedia. Ma l'orrore e la paura, quelli sì, che sono emozioni universali». :paula:



Articolo originale di
Lorenzo Soria





Attenti agli zombie



0009se

L'horror torna di moda?

La tendenza globale a storie di sangue e carne trita non è nient'altro che la messa in opera delle paure reali che ci accompagnano.
Alla depressione dell'11 settembre è seguita una lentissima reazione che ci ha visto coltivare la diffidenza.

Dentro a questo immenso Risiko in cui viviamo coabitano, sul chi vive, civiltà contrapposte, conflitti, guerre di religione e di principio, eccidi di massa.
Eserciti di profughi si spostano da una nazione all'altra provocando reazioni spesso inconsulte che si risolvono in guerre fra poveri.
La povertà appunto, che è diventata fisica, dopo l'ubriacatura del ventennio appena passato.
L'incertezza prelude a qualunque decisione i grandi della Terra debbano assumere.
E niente fa più paura delle grandi potenze che tentennano di fronte a scelte che ci riguardano tutti.

In Europa, poi, siamo un continente vessato da governanti di una certa età: e un continente di "diversamente giovani" le tendenze non è più in grado di farle, ma solo di subirle.
L'horror ci calza a pennello perché fra i generi catartici è quello più catartico, ci convince che esista di peggio rispetto a ciò che ci circonda.
Il mondo è reduce da un'infinita stagione di commedia, genere perfetto e seducentissimo per un popolo definitivamente stordito da un ventennio di brutta televisione, di brutta politica, di brutta gestione della cosa pubblica.

La commedia ti dice: fatti una risata, tutto va bene. L'horror dice: c'è di peggio rispetto a quello che vedi intorno a te. :o no?:

Ma la notizia che, in campo omeopatico, la passione globale per l'horror può rappresentare anche la reazione all'assuefazione e, dunque, un pericoloso segnale di cambiamento, come a dire che il paziente non reattivo comincia a pretendere di reagire.

Fateci caso: allo sciroppo dei telefoni bianchi è seguito il crudo neorealismo; al profumo di pulito del codice Hays che doveva distogliere dal terrore della guerra fredda seguì il puzzo degli zombie che invadevano il pianeta.

Attenti tutti: a volte ritornano.... zombie


Articolo originale di
Marcello Fois
 
Contacts  Top
0 replies since 26/7/2011, 17:09   413 views
  Share