C'è da scommetterci, non tutti i negozianti devono avere accolto con entusiasmo la sua idea: creare un sistema per raccogliere le segnalazioni dei cittadini che, fatto un acquisto, non hanno l'onore di ricevere lo scontrino o la fattura.
Lo staff di Tassa.li
Lui è Edoardo Serra, ingegnere informatico torinese di 27 anni.
II sito internet, fulcro del progetto, si chiama Tassa.li.
È stato lanciato con altri tre informatici e un graphic designer (tutti sotto i trent'anni) la scorsa primavera, durante la tappa torinese dello StartUp Weekend -manifestazione itinerante che riunisce i giovani imprenditori del settore informatico con l'obiettivo di sviluppare idee innovative nell'arco di un fine settimana.
Grazie a un'applicazione per telefoni iPhone e Android, scaricabile gratuitamente, chi non riceve lo scontrino può segnalare con il cellulare l'importo evaso e la tipologia di attività commerciale.
Una mappa dei territori a rischio evasione...
I dati trasmessi sono automaticamente geolocalizzati dall'applicazione e utilizzati per costruire una «mappa dell'evasione» in Italia, disponibile sulla homepage del sito Tassa.li.
Ma com'è nata l'idea? Serra, che ora lavora per Apple in Francia e in California, racconta: «Ero il titolare di una società di consulenza informatica in Italia, pagavamo una quantità spropositata di tasse, che in pratica annullava i profitti. Così abbiamo deciso di dare il nostro contributo per innalzare il livello di integrità e far capire che se tutti pagassero le tasse, in breve si arriverebbe a una riduzione delle tasse per tutti».
Tassa.li è online da giugno, ha già raccolto circa 46.901 segnalazioni da 29.068 utenti, per un totale di € 7.854.028,12 «orfani» di scontrino.
«Secondo una stima prudente, elaborata anche con questi dati, l'evasione totale annua nel nostro paese è di circa 240 miliardi di euro, cioè l'equivalente di una serie di manovre finanziarie».
Gli utenti di tassa.li rimangono anonimi, così come i commercianti evasori.
«L'intento non è la denuncia diretta dei singoli casi, ma quello di sensibilizzare sul tema e di mettere a disposizione di chi fa i controlli una mappa che possa "suggerire" le zone dove concentrare gli sforzi».
E come hanno accolto l'iniziativa le istituzioni? «Non c'è stato nessun contatto ufficiale, solo dei messaggi personali di complimenti da parte di singoli esponenti degli organismi di controllo e di alcune amministrazioni comunali».
L'unica critica che alcuni utenti fanno al progetto è che le segnalazioni nell'immediato non producono effetti.
Come spiega Serra: «Per essere più incisivi stiamo sviluppando un nuovo sistema che segnali anche le buone pratiche, i commercianti che fanno sempre lo scontrino. L'idea è quella di creare degli incentivi, facendo esporre ai negozianti virtuosi il marchio tassa.li, una sorta di attestato di onestà. Stiamo elaborando un piano ad hoc».