Il Forum delle Muse

Progetto Hysteel: Le scorie diventano idrogeno

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/12/2010, 10:50     +1   -1
Avatar

Super Ñasual Dating - Authentic Maidens

Group:
Magazzinieri
Posts:
1,960
Location:
Usa

Status:


Progetto Hysteel: Le scorie diventano idrogeno

image

Nasce dalle ceneri dell'acciaio
l'altra vita verde di Piombino
Aprirà a breve nella città toscana
un impianto per trasformare
le scorie siderurgiche in metalli pregiati,
idrogeno e cemento.
Tagliando allo stesso tempo
l'anidride carbonica emessa.
Un esempio per tutta l'Europa.




image

Ottenere energia dagli scarti siderurgici, è questo in sintesi l’obiettivo del processo chiamato “Hysteel” che verrà avviato in fase sperimentale prossimamente dai ricercatori dell’Istituto di geologia ambientale e geo-ingegneria assieme, del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma in collaborazione con la Asiu di Piombino; il processo prevede la produzione di idrogeno e il sequestro della Co2 dalle scorie di siderurgia e di termodistruzione.

Dalle acciaierie dismesse nascono quindi miniere d'oro. :)

Gli impianti siderurgici, oltre all'acciaio, producono montagne di scorie solide.

Solo in Europa so ne accumulano ogni anno 35 milioni di tonnellate (sette milioni in Italia) che, per lo più, finiscono in discariche. :(

Il progetto Hysteel sta quindi per produrre il «miracolo» e cioè trasformare le scorie in metalli pregiati, idrogeno, materiali edilizi, abbattendo per di più l'anidride carbonica.



image


Paolo Plescia, ricercatore dell'IGAG, ha dichiarato: «Trattando le scorie con soluzioni acide o alcaline, si possono estrarre parecchi metalli: da alcuni tipi si possono ottenere, per esempio, per ogni tonnellata, tre chili di gallio, da utilizzare in elettronica e per pannelli fotovoltaici. Il processo emette circa un metro cubo di idrogeno per tonnellata, che fornisce all'impianto di trattamento l'energia che gli serve».



image

Studiato e testato a livello di laboratorio, l’innovativo sistema, di cui è stato depositato il brevetto industriale, ambisce a ridurre i rifiuti prodotti dalle acciaierie ottenendone nel contempo una maggiore quantità di energia e materie prime.

Con Hysteel è possibile produrre circa 44 kWh di energia elettrica e assorbire 2.7 tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di scoria siderurgica trattata. L’idrogeno prodotto può essere immediatamente utilizzato come combustibile per fornire energia all’impianto stesso.

La produzione di acciaio è un’attività a elevato impatto ambientale poiché, oltre a generare inquinamento acustico, elettromagnetico e un ingente volume di rifiuti industriali solidi, liquidi o gassosi, il cui recupero è prioritario per evitarne il conferimento in discarica, richiede un elevato consumo di energia elettrica.



image

L’ipotesi di utilizzare le scorie siderurgiche per generare energia rinnovabile assume pertanto un elevato interesse.
Il nuovo sistema prevede due reazioni chimiche molto semplici, la prima per estrarre l’idrogeno e ossidare i metalli presenti e la seconda per attivare la frazione silicatica e catturare l’anidride carbonica nella scoria.



Il prodotto che ne deriva assume caratteristiche chimiche molto più stabili e innocue per l’ambiente, in quanto i metalli vengono precipitati come sostanze stabili e possibilmente recuperati, mentre la parte silicatica diventa un’ottima materia prima.



Inoltre dall’analisi quantitativa dei risultati, preliminari ma significativi, del contenuto energetico dei gas captati e del bilancio dei gas serra risparmiati, emessi e sequestrati, il bilancio positivo di Hysteel risulta evidente.




Slide di panorami di Piombino (Livorno)
Sottofondo: Terminal Frost (Pink Floyd)

Lavorando le 250.000 tonnellate di scorie silicatiche prodotte annualmente da una acciaieria di medie dimensioni, si può recuperare dall’81 al 90% della CO2 prodotta dal processo siderurgico; tale recupero è monetizzabile in un risparmio di oltre 800.000 euro all’anno in quote di emissione di gas serra (Cers-Certified Emission Reductions, valori dal listino Bluenext al gennaio 2010) e contemporaneamente produrre materiali inerti per l’industria delle costruzioni per un controvalore di oltre 500.000 euro.
Ulteriore elemento significativo di questo processo consiste nell’utilizzo di tecnologie semplici e facilmente controllabili.
Quel che resta dopo il trattamento, infine, può essere trasformato in carbonato, che serve a fare cemento.

«Se le acciaierie di tutta Europa lo facessero, dimezzerebbero le loro emissioni di CO2».
Il primo a farlo, per il momento, è l'impianto di Piombino. ^_^


image


Articolo Originale
di
Alex Saragosa


Edited by filokalos - 21/12/2010, 11:59
 
Contacts  Top
0 replies since 21/12/2010, 10:50   307 views
  Share