Artistocratic, l’esclusiva galleria online di fotografie d’autore, punto di riferimento per collezionisti ed estimatori, ha presentato (Un)dressed - La donna e il nudo nella fotografia d’autore dal ‘900 a oggi, inaugurata giovedì 5 maggio 2011 a partire dalle ore 18.00 presso lo spazio Hettabretz in via Manzoni 41 a Milano.
Foto by Federico Scianna
La rassegna racconta le donne nella loro complessità attraverso gli occhi di grandi fotografi italiani e internazionali durante l’ultimo secolo: Edward Weston, Bill Brandt fino ad arrivare a Helmut Newton, Joyce Tennenson, Ferdinando Scianna, Karl Lagerfeld, Hideki Fujii, Nan Goldin, Araki e Maurizio Galimberti. Le 25 opere in esposizione propongono un affascinante viaggio nello spazio e nel tempo per cogliere com’è cambiato il modo di ritrarre la donna e rappresentarne la femminilità.
Judy Dater Maggie, 1970 Stampa alla gelatina ai sali d'argento
La mostra, realizzata in collaborazione con Hettabretz, storica azienda italiana di moda che dagli anni ‘60, ha trovato tra gli ammiratori delle sue collezioni, famiglie reali, saudite, stelle del cinema, capi di stato e oligarchi, desiderosi di possedere oggetti assolutamente esclusivi. Gli spazi milanesi di Hettabretz a Palazzo Borromeo “(s)vestiranno” per l’occasione le donne ritratte da grandi fotografi. Insieme ai grandi nomi del ‘900, Artistocratic presenta anche una sezione dedicata a selezionati artisti italiani per illustrare anche come sta evolvendo la lettura del corpo femminile da parte dei fotografi contemporanei, fra cui le ricerche di Alessia De Montis, Andrea Pacanowski e Arash Radpour.
Uno "shoot" di Helmut Newton
La scelta di esplorare il nudo e la femminilità sotto il profilo artistico nasce dal desiderio dei suoi ideatori di bilanciare la diffusione del nudo a fini puramente commerciali.
Tommaso Stefani, fondatore di Artistocratic spiega: “Abbiamo voluto riscoprire e proporre l’interpretazione di grandi fotografi del nudo e della sua femminilità in antitesi alla rappresentazione che quotidianamente vediamo sui media. Un piccolo contributo per ridare alla donna e al suo corpo la nobiltà che merita.”
Hideki Fujii - Body painting 1970, Stampa digitale, 33,5 x 49,5 cm su carta 43,5 x 55 cm
Con (Un)dressed, Artistocratic ha aperto il maggio milanese che avrà la fotografia d’autore come protagonista.
Dal 12 al 15 maggio infatti Superstudio Più di Via Tortona ospita la prima edizione di MIA – Milan Image Art fair, la prima fiera in Italia dedicata unicamente alla fotografia d’arte a cui parteciperà anche Artistocratic presentando il lavori di due autori di grande interesse, Nicola Cicognani e Richard Kern.
Artistocrati gioca così un ruolo importante nel settore offrendo ancora una volta ai collezionisti e agli amanti dell’arte, l’opportunità di misurarsi anche off line, da Via Manzoni a Via Tortona, con la grande fotografia d’autore.
Karl Lagerfeld - Riti, 1989
Per chi non potesse partecipare a questi eventi milanesi, l’appuntamento è online dove Artistocratic propone oltre 80 artisti, 450 opere, libri di fotografia, news, quotazioni e contenuti multimediali. La galleria on line rappresenta sempre di più un canale innovativo sia per giovani sia per esperti collezionisti che vogliono arricchire la loro ricerca di opportunità di investimento nel mondo della fotografia d’arte con uno strumento efficiente e ricco di contenuti per una scelta intelligente e appassionata.
Philippe Halsman - Story for life + lover, 1949 - Stampa alla gelatina ai sali d'argento
Bert Stern
Fashion for Prenton Vogue
1970 Stampa alla gelatina ai sali d'argento
26,8 x 34,5 cm
Alessia De Montis
Lucernario #2, 2000
Stampa su carta barritata
50x50 cm
La raffinata mostra, ospitata a Palazzo Borromeo, nel cuore pulsante di Milano, offre l’occasione di scoprire com’è cambiato il modo di ritrarre la donna e ri-scoprirne il fascino, l’eleganza e il mistero.
Al di là delle mode e del (cattivo) gusto, a dispetto della volgarità imperante e della mercificazione del corpo femminile, il messaggio sta nel valore artistico del nudo.
Il nobile intento è quello di mostrare, attraverso l’obiettivo di maestri che hanno scritto la storia della fotografia, come Weston e Brandt, e dei contemporanei, come Scianna e Galimberti, l’evoluzione del nudo sganciata dalle regole del business e dall’anima spietata del commercio.
L’universo femminile si dischiude davanti agli occhi del visitatore e attraverso lo sguardo di fotografi del calibro di Joyce Tennenson o Karl Lagerfeld prende forma.
A colpire sono l’intensità e il rigore formale delle immagini. Un corpo che si fa paesaggio, un semplice gesto quotidiano, che sia fare una doccia o fumare una sigaretta assurge a simbolo di grazia e femminilità.
Perfino lo scatto peccaminoso di Araki in questo contesto risulta casto.
Non c’è trucco e non c’è inganno, nessun ritocco o escamotage, l’erotismo, puro così com’è, resta impresso su carta in eterno e si insinua nella mente di chi guarda.