È il più piccolo comune italiano per popolazione dopo Pedesina.
Ci sono 33 abitanti, qualche mucca, alcuni cani, un po' di pecore e un bel numero di galline.
Nel paese risiedono soprattutto persone anziane, ma anche alcune coppie giovani che hanno scelto di far crescere i propri figli in questo angolo incontaminato. In realtà, a Morterone abitano stabilmente una decina di persone.
Niente farmacia, niente ufficio postale, niente tabaccheria e niente scuola.
A Morterone, provincia di Lecco sul monte Resegone, non c'è proprio nulla.
La chiesa della Beata Vergine Assunta si può visitare solo la domenica quando c'è la messa e il municipio, un bel palazzo, è quasi sempre chiuso.
Una nutrita comunità di asini di Morterone...
Non manca il cimitero ma sembra un cortile.
E allora perché raggiungere questo piccolo paese, abitato da moderni eremiti?
Nulla da acquistare, puoi solo fare quattro chiacchiere con alcuni degli abitanti.
Puoi solo attraversare quei quindici chilometri di tornanti che conducono al paese e scoprire il paesaggio delle favole, un panorama che non ti aspetti.
Se sei fortunato puoi vedere, dall'alto del pinnacolo, le rondini che tagliano l'aria sopra i tetti, puoi ascoltare il silenzio e accostare l'orecchio al suolo come fanno i Sioux per catturare i suoni.
A Morterone non c'è nulla ed è questo che può affascinare.
Senza scomodare filosofie spicciole, si può dire che a Morterone il nulla è tutto e il turista-re-dei-consumi trova in questo luogo un sano riequilibrio al suo insano girovagare.
Trentatré abitanti con a disposizione due chilometri quadrati a testa, come in Finlandia. C'è tanto spazio, non c'è nulla da vedere, sembra una vecchia cartolina ingiallita dell'Italia del passato.
Eppure quando ci arrivi non finisci mai di "vedere le cose che contiene".