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La Scultura Hi-Tech

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view post Posted on 6/5/2011, 15:31     +1   -1
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La Scultura Hi-Tech

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Scalpello, addio...

Il 3D Printing è una tecnologia che
stia cambiando il mondo
della realizzazione di oggetti quotidiani
ed anche delle opere d'arte scultorea...




Il 3D printing è una tecnologia sviluppata presso il M.I.T. di Boston, nata inizialmente per la produzione di gusci ceramici ha trovato ultimamente un notevole nella produzione di elementi metallici e nella modellazione concettuale.

Comprende numerose tecnologie per la prototipazione attraverso l'utilizzo di polveri ceramiche, polveri di cellulosa e polveri metalliche.

La sequenza di operazioni necessarie per la preparazione di un prototipo è del tutto simile a quella della sinterizzazione laser e si differenzia da quest'ultima per il metodo impiegato nell'unione delle polveri.

In tale tecnologia vengono unite mediante un collante spruzzato con la tecnica della stampa a getto d'inchiostro.

Non sono necessari supporti per il particolare che però, deve essere estratto delicatamente dalle polveri.

Il sistema di incollaggio deve possedere le seguenti caratteristiche:

- la soluzione spruzzata deve contenere un'alta percentuale di collante ed avere bassa viscosità
- la soluzione deve essere leggermente conduttiva per agevolare il lavoro della testina di stampa
- il collante deve essere fatto asciugare rapidamente prima di poter applicare un secondo strato di polvere




Le nuove stampanti 3D hanno una risoluzione sconvolgente, e una tecnologia altrettanto innovativa.
Il materiale usato da questo particolare modello è una resina speciale, riscaldata.



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È necessaria, poi, una fase di post-trattamento di tipo combinato termico e chimico, al fine di evitare disgregazioni e per conferire migliori caratteristiche meccaniche all'elemento prodotto. In particolare vengono effettuati trattamenti di infiltrazione per garantire compattezza al particolare.


Oltre a quelle già nominate si segnalano, in questo gruppo, macchine desktop; le dimensioni ed il costo contenuto ne fanno un prodotto con una base di potenziali utilizzatori sicuramente più ampia dei sistemi RP tradizionali.


Pensare alla scultura significa, per tradizione immaginare un processo di scavo e di intagli, condotto con scalpelli e con ceselli da un blocco di marmo, di pietra o di legno per ottenere un’entità astratta o figurale.


Tale procedimento nel tempo si è modificato per includere materie e tecniche diverse dal bronzo alla plastica, dalla fusione all’assemblage.


Tuttavia la lavorazione di un prodotto scultoreo è passata sempre attraverso la partecipazione artigianale e manuale dell’artista che da Bernini a Canova, da Brancusi a Penone e a Balkenhol ha dato gli ultimi ritocchi all’oggetto.




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Oggi non è più così, gli scultori contemporanei, da Judd a Flavin, hanno utilizzato laboratori industriali per creare le loro opere oppure, recentemente, sono ricorsi all’aiuto dell’alta tecnologia digitale che, senza l’artista, fa la scultura.




I passaggi di tale scolpire computerizzato sono semplici.




Lo scultore, da Barry X Ball a Jeff Koons, definisce il soggetto che può essere un giocattolo, un calco, una ceramica o altro.




Lo fotografa e lo inserisce in uno scanner bidimensionale che lo passa sullo schermo, così che l’immagine diventi totalmente modificabile: possa essere colorata, alterata, ripulita e ingrandita.



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Alcune opere "hi-tech" di Barry X Ball





Dopo centinaia di ore, ottenuto il risultato desiderato, completamente virtuale, l’artista può passare il tutto su un computer numericamente controllato (CNC) connesso a una macchina fresatrice.
Questa, in varie fasi, trasforma e sagoma il blocco grezzo o il materiale primario, posto su un tornio, in una figura modellata che, progressivamente, viene sottoposta alla massima rifinitura per arrivare a consegnare un oggetto sofisticato e perfetto: la promozione di una tecnica virtuale alla dignità d’arte.



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Per saperne di più sul “3D printing”, è possibile visitare la mostra Fabrication Laboratory. New Scenarios for 3D design and production, in corso in questi giorni a Barcellona presso il Disseny Hub Barcelona, il DHUB, Design Hub di Barcellona (visitabile fino al 22 maggio 2011).
Qui potrete trovare numerosi esempi della potenzialità di questa nuova tecnologia, un fenomeno peraltro in continua evoluzione: la mostra principale, chiamata FULL PRINT 3D, presenta una serie di progetti che dimostra l’estrema versatilità della “3D Printing”, utilizzata per produrre le più svariate tipologie di oggetti.



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Alcuni prodotti "artistici" della stampante 3D ZPrinter 350 ^_^

 
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