"Abitare nel comfort" è lo slogan della manifestazione Klimahouse che si è svolta nei giorni scorsi a Bolzano.
Dalla fiera specializzata nell'efficienza energetica e nella sostenibilità edilizia emerge un fatto certo; l'idea di comfort è completamente cambiata e non coincide più con il lusso, ma con il benessere abitativo.
La classificazione energetica delle abitazioni ha aperto la strada a valutazioni nuove, prevalentemente di carattere economico, ma anche ambientale ed etico.
Come testimonia il ritorno di materiali più naturali come il legno, il vetro, l'argilla e le pietre, a scapito di quelli derivati dal petrolio.
I quali, oltre a non essere più così competitivi, possono compromettere la vivibilità degli ambienti.
Gli esempi di abitazione perfetta non mancano, riqualificare casa e investimento è possibile e necessario.
Il successo di fiere come questa nasce dal fatto che nei prossimi 5-10 anni le famiglie italiane dovranno cimentarsi in vari interventi di risanamento della propria abitazione e di conseguenza avranno sempre più la necessità di informarsi e conoscere.
In questo senso, il mercato nord-europeo è già molto avanti e il settore energetico si è trasformato in opportunità di sviluppo industriale.
Dal risanamento energetico alla visione di una casa sana e confortevole il passo è breve; lo dimostra l'interesse a 360 gradi verso prodotti che, oltre alle prestazioni e all'estetica, contemplano anche il benessere psico-fisico di chi abita, considerando come variabili qualitative quelle di luce, aria, rumore, elettrosmog, ma anche barriere architettoniche, come nel caso di Stannah che ha fatto del "take care" una vera e propria missione.
Secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa il 20% della popolazione occidentale è colpita dalla "Sindrome dell'edificio malato" (Sick Building Syndrome) che porta cefalee, nausee, irritazioni, riconducibili anche alla scarsa qualità dei materiali da costruzione.
La selezione dei materiali si rivela particolarmente importante non solo per l'isolamento termico e la riduzione di anidride carbonica, ma come nel caso del riscaldamento a pavimento, anche in quelle situazioni dove le emissioni di sostanze dai rivestimenti possono compromettere la qualità dell'aria indoor.
Per molte aziende investire nel comfort oggi vuol dire proporre prodotti sostenibili tecnologicamente e artigianalmente avanzati.
Vanno in questo senso le proposte di Kerakoll, che negli anni ha sviluppato un'offerta per la posa e l'edilizia dell'abitare sostenibile e una guida ai prodotti per il benessere abitativo.
Nella stessa fascia di mercato anche i prodotti del Gruppo Rubner, che sulle tecnologie applicate al legno sono tra i leader del settore e presentano un sistema costruttivo che, con l'aggiunta di una lastra d'argilla, massimizza la qualità climatica dell'ambiente.
Come spiegano alla Rubner: «l'abbinamento di questi due materiali regola il calore e l'umidità perché agisce come una spugna. Inoltre preserva da muffe e odori e protegge l'ambiente da radiazioni elettromagnetiche ed elettrosmog».
Oggi passare un po' di tempo in un ambiente ideale è possibile, perché intorno al nuovo comfort stanno nascendo diverse strutture turistiche che riescono ad abbattere i costi energetici proprio grazie alle soluzioni proposte dalla bio-edilizia.
Nicchia di mercato, ma in crescita costante.