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Nuovo Polo Rho-Pero Fiera di Milano

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view post Posted on 25/12/2010, 19:51     +1   -1
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Nuovo Polo Rho-Pero Fiera di Milano

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Vista Aerea del Nuovo Polo Fiera Milano[/URL]

Località: Rho-Pero (Milano)
Anno di Progettazione: 2005
Architetto: Massimiliano Fuksas





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Corso Italia, il piano terra del viale pedonale che attraversa la fiera da est a ovest

Il nuovo Polo Fiera Milano a Rho-Pero costituisce - insieme al Polo Urbano - uno dei più importanti sistemi fieristici al mondo e una delle più grandi opere realizzate negli ultimi anni in Europa.



Il progetto, commissionato dalla Fondazione Fiera Milano, nasce dalla necessità di disporre di un quartiere fieristico più ampio e decentrato rispetto al cuore della città.



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La scelta si è orientata su una zona strategica, facilmente collegabile sia con le vie di comunicazione internazionale, sia con la città stessa: l'area dell'ex raffineria Agip di Rho Pero, che ha una superficie di oltre 2 milioni di metri quadrati.





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Nel 2001, contemporaneamente ad interventi di bonifica sul terreno e sulla falda acquifera, è stato bandito un concorso internazionale, vinto dal progetto di Massimilano Fuksas.

Il nuovo complesso, la cui inaugurazione è avvenuta nell'aprile 2005, si estende per una lunghezza di 1 km e 300 metri ed è caratterizzato soprattutto dalla grande copertura ondulata in acciaio e vetro, che in alcuni punti supererà anche i 30 metri di altezza.

Quest'onda copre il viale centrale del polo, ma ci sono anche 8 maxi padiglioni e avveniristiche palazzine dalle forme sinuose, la cui costruzione incide sul contesto, non solo per le attività indotte che vi confluiscono ma anche dal punto di vista paesaggistico, riqualificando e rivitalizzando questa vastissima area dismessa.



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Come affermato dallo stesso Fuksas, il nuovo Polo Fiera di Milano rientra nei progetti di grandi dimensioni, come aeroporti, stazioni, etc: le grandi "cattedrali" del XXI secolo la cui importanza va al di là degli aspetti puramente funzionali, investendo gli ambiti legati alla definizione e alla caratterizzazione del paesaggio.



Il complesso presenta infatti una geometria che, soprattutto con la copertura trasparente dell'asse centrale, è in grado di connotare fortemente l'intera area. I padiglioni laterali sono rivestiti in metallo riflettente, che duplicano le immagini della vita circostante.



A fare da collegamento fra l'ingresso e l'asse centrale sono, invece, la zona uffici, l'area congressi, e il centro servizi.

Grande visibilità è stata data anche al logo della Fiera che, alto 36 metri, si candida a diventare uno dei simboli di Milano.

La costruzione di questo enorme complesso ha richiesto la messa a punto di un cantiere dai grandi numeri: una superficie che supera i 2 milioni di metri quadrati, 2000 operai, oltre 300 mezzi pesanti, nonché il coinvolgimento di 300 imprese provenienti da 44 Paesi diversi.

L'area sarà servita anche dalla metropolitana e disporrà di 3 collegamenti autostradali.



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Una struttura di proporzioni straordinarie, con una superficie lorda di pavimento di 530.000 mq posta su un'area fondiaria complessiva di due milioni di metri quadrati.

La configurazione del progetto è stata studiata per consentire lo svolgimento contemporaneo di più manifestazioni e per rispondere a esigenze di efficienza e funzionalità, favorendo l'enorme flusso di persone e merci: una superficie espositiva lorda di circa 345.000 mq coperti (alla quale si sommano 60.000 mq all'aperto) distribuita in otto padiglioni in linea disposti a pettine, suddivisi in venti moduli e collegati da un percorso centrale.



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Esterno di un padiglione



I padiglioni espositivi, a due piani o monoplanari, sono strutture trasparenti con grandi facciate in metallo riflettente attraversate dalla luce e connesse tra loro tramite il lungo asse centrale di accesso a due livelli: uno a quota del terreno con accesso diretto ai padiglioni, denominato corso Italia e il sopraelevato ponte dei Mari che consente l'attraversamento dell'intero complesso con ingresso ai servizi di ristoro e di informazioni, alle sale riunioni e agli uffici.



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Vela del ponte dei Mari



La passerella centrale, un chilometro e mezzo di passeggiata coperta (riscaldata o raffreddata) sospesa a sei metri d'altezza, attraversa il quartiere fieristico da est a ovest, dall'arrivo della metropolitana al parcheggio.



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Un nodo interno della vela di vetro



L'andamento della vela è costituito, lungo il suo percorso, da costanti variazioni altimetriche che trovano riferimento nel paesaggio naturale: "crateri", "onde", "dune", "colline".



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La Vela a Porta Est



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Il Pinnacolo del Centro Servizi

Opera emblematica e rivoluzionaria la vela di copertura, spina dorsale di tutto l'intervento: un morbido nastro trasparente largo 32 metri, con struttura reticolare sorretta da alti piloni in acciaio con struttura ad albero, che si impenna sino a 42 metri nella "pinna" al di sopra del centro servizi, accompagnando per tutta la sua lunghezza il rettifilo che collega e unifica le diverse porzioni del complesso.


Trentasei metri è l'altezza del punto più elevato di tutta la struttura, costituito dai 7000 mq di copertura del Centro servizi, posto a metà del percorso eentrale, con la sua caratteristica forma a pinna: una torre vetrata che si avviluppa su se stessa e precipita in un cratere a segnare l'ingresso principale.


Al centro sono posti i servizi, gli uffici e l'area congressuale: ottanta le sale per convegni ed esposizioni, quattordici i ristoranti, oltre cinquanta i bar.


Il progetto comprende un ampio sistema di parcheggi e funzioni compatibili, quali alberghi e negozi.

Un parco di circa 9 ettari a nord-ovest e un percorso interno nel verde circondano i padiglioni, per un totale di circa 180.000 mq di verde.



Realizzato interamente secondo il modello del general contractor, il quale ha la responsabilità unica della progettazione, realizzazione e manutenzione dell'opera, il nuovo Polo fieristico rappresenta una struttura innovativa dal punto di vista dell'architettura applicata all'ingegneria civile, pur nell'armonia dell'insieme: volumi sospesi e continui dove riflessi e colori divengono spazio e forma, nel susseguirsi di giochi d'acqua e piani trasparenti, pareti lineari e superfici in movimento.



Foto: ©Archivio Fuksas,
Paolo Riolzi,
©Philippe Ruault


Edited by filokalos - 24/1/2011, 10:54
 
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