Il Forum delle Muse

A che serve essere belli?

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view post Posted on 9/11/2010, 10:57     +1   -1
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Super Ñasual Dating - Authentic Maidens

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A che serve essere belli?
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Bellezza: una segreta e sfolgorante arma strategica
La bellezza fisica è ammirata, desiderata,
talvolta idolatrata, in tutte le culture.
Si tratta di una fascinazione percettiva
che ha dei motivi puramente estetici,
oppure racchiude un intimo segreto?



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Una delle più belle attrici di
Bollywood (la Hollywood indiana):
Aishwarya Rai ^_^

Analizzando le forme del viso e del corpo che vengono considerate belle si scopre che la ricerca della bellezza obbedisce a fondamentali leggi evolutive. A livello individuale la preferenza per una persona bella sembra solo dettata dal piacere estetico ma, in una prospettiva evoluzionistica, si vede che questa scelta porta a selezionare gli individui che sono nelle condizioni migliori per procreare.
La bellezza è dunque l'arma strategica, segreta e sfolgorante, per massimizzare i vantaggi della specie: è infatti anche attraverso infinite scelte guidate dalla bellezza che gli esseri umani sono giunti ad avere l'aspetto che hanno oggi.

Lo psicologo David Buss, che ha intervistato più di 10.000 persone appartenenti a 37 diverse culture, ha osservato che in tutte quante la bellezza è una dote apprezzatissima. Anzi, nei due terzi di queste culture è addirittura più apprezzata che fra i nordamericani o gli europei.

L'aspetto fisico assume dunque un'importanza determinante ovunque e, di conseguenza, diventa quasi ossessiva la ricerca della bellezza. Ciò è ancora più vero in quei paesi dove sono diffuse malattie endemiche, oppure dove le condizioni climatiche o economiche rendono difficile la sopravvivenza e scarse le risorse vitali. Tuttavia sulla bellezza permangono ancora oggi molte e piuttosto diffuse credenze erronee.

Secondo una di queste, la bellezza sarebbe "nell'occhio di chi guarda", cioè un fatto del tutto soggettivo. Non è così. :no no:

Per quanto consolatoria possa essere, questa convinzione è decisamente smentita dai fatti, sia dall'osservazione ingenua, sia dalle prove empiriche. Se infatti presentiamo una serie di foto raffiguranti dei visi a un gran numero di persone e chiediamo loro di valutare il grado di bellezza di ciascuno, troviamo che vi è un accordo altissimo su quali visi sono ritenuti belli, quali così e così e quali decisamente brutti.

C'è poi un'altra credenza sostanzialmente infondata. Si tratta della convinzione che l'ideale di bellezza vari molto da paese a paese, da gruppo a gruppo, da epoca a epoca. Anche questa idea va ridimensionata.



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Le tre Grazie
nel quadro di Rubens(1620)

È vero che ci sono dei canoni estetici tipici di certi gruppi e di determinate culture. Probabilmente le modelle di Rubens non sarebbero state considerate granché nell'atelier di Modigliani. Neppure i corpi tatuati degli indigeni Maori si ritrovano nei popoli del Nord Europa, che oltretutto scoprono, per motivi climatici, solo una parte trascurabile della pelle.

Eppure Naomi Campbell viene considerata un esempio di bellezza in tutto il mondo, indipendentemente dalla sua etnia. E al concorso di Miss Mondo partecipano ragazze provenienti da tutti i continenti. Ciò a evidente conferma del fatto che l'ideale di bellezza femminile può essere comune a tutti i paesi. Anche i dati empirici, del resto, confermano che, sotto le diversità apparenti di colore della pelle e di forma corporea, si può ritrovare uno schema soggiacente, un ideale estetico comune. Ricerche assai convincenti lo hanno dimostrato.

In un esperimento del 1995 si presentavano fotografie di visi raffiguranti persone di etnie diverse - bianche, asiatiche, africane, afroamericane, indie, ecc. - a persone che, a loro volta, appartenevano a diverse etnie, e si chiedeva di valutarne il grado di bellezza.

I risultati hanno evidenziato che vi è un accordo sorprendente fra tutti i giudici, indipendentemente dalla loro appartenenza etnica. Quando poi si tratta di valutare visi di persone che appartengono al proprio gruppo etnico, allora si raggiunge la quasi unanimità dei giudizi.

La bellezza inoltre non richiede, per essere apprezzata, particolari doti di maturità intellettuale o gusto estetico.
Al contrario, si tratta di una qualità così fondamentale e primitiva che vi sono significative prove che già a pochi mesi di vita si trattano diversamente i visi belli dai visi brutti o insignificanti.

Si è infatti visto che, mostrando a bambini di varie età fotografie di visi che erano stati classificati come più o meno belli, il tempo di fissazione dei visi varia in modo significativo e che i visi belli vengono fissati per un tempo più lungo.



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Una delle amiche più belle del Forum delle Muse:
Elena Gallina!! :wub:

Tale differenza viene interpretata come un segno sia della capacità dei bambini di differenziare fra i visi, sia della loro preferenza per i visi belli. Ma quel che è ancor più stupefacente è la precocità di questa preferenza, che si rileva fin dai 3-6 mesi di vita. La stessa tendenza a fissare più a lungo i visi e i corpi più belli è stata riscontrata a tutte le età, ed è una delle più coercitive conseguenze della bellezza. Non è forse vero che i belli "fanno girare la testa"? :D

Neppure ci vuole molto tempo per giudicare se un viso è attraente, anzi basta un lampo. In una ricerca in cui si erano fatti valutare dei visi presentati con tempi di esposizione diversi, talvolta per tempuscoli brevissimi, si è osservato che le valutazioni estetiche che venivano date dopo una visione prolungata coincidevano con quelle emesse dopo solo 150 millisecondi.

Ciò significa che in meno di un sesto di secondo siamo in grado di giudicare se una faccia è più o meno bella . Come dire che per il colpo di fulmine basta davvero poco, e soprattutto non è necessario mostrarsi a lungo per essere visti, notati e desiderati! ;)

Dunque ci sono dei visi che vengono giudicati belli rapidissimamente, precocemente e pressappoco all'unanimità. Ma come sono fatti questi visi? Diciamo subito che ci sono delle qualità estetiche che conferiscono bellezza sia ai maschi che alle femmine e ci sono poi altre qualità che sono invece tipiche di ciascun sesso. Comunque, il principale elemento che rende attraente un viso sono le sue caratteristiche infantili: fronte alta e rotonda, occhi grandi e piuttosto distanti, naso piccolo, bocca piccola con le labbra tondeggianti, pelle liscia e sottile, orecchie piccole. Perché?

Alla nascita, come è noto, le dimensioni del cervello e degli occhi sono molto sviluppate rispetto ad altre parti del corpo, quindi in proporzione sembrano più grandi. Ma perché questo aspetto infantile costituisce un motivo di fascino? La ragione, secondo gli psicologi di indirizzo evoluzionistico, sta in una parola: "altricità."


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Questo termine significa che il piccolo della specie umana non è in grado di sopravvivere se non c'è vicino un "altro", un adulto, che si prende cura del suo nutrimento e del suo accudimento. A causa dunque di questa loro dipendenza, e della conseguente necessità che gli adulti si facciano carico della loro crescita, è innata negli esseri umani l'attrazione per i piccoli.

Questo complesso di valutazioni estetiche e di emozioni è dunque un fatto decisamente vantaggioso dal punto di vista evolutivo: infatti considerare belli gli infanti e i bambini comporta anche agire istintivamente guidati dalla tenerezza e dal desiderio di proteggere.

Questo insieme di emozioni e di comportamenti appropriati costituisce una potente assicurazione per la continuità della specie.
Se dunque siamo programmati per considerare belli i piccoli umani, per estensione tendiamo a considerare bello un viso che mantiene dei tratti infantili.



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Questo è particolarmente vero per i bambini e gli adolescenti di entrambi i sessi e soprattutto per le donne. Nelle donne belle, in particolare, sono accentuati i segni dell'estrema giovinezza che ricordano la "neotenia", cioè la condizione del neonato.

Nel viso femminile sono infatti considerati attraenti le guance rotonde e il mento piccolo; gli zigomi invece sono preferiti alti perché così accentuano la grandezza degli occhi e, per contrasto, rimpiccioliscono la parte bassa del viso.
Altre caratteristiche che si ritrovano nelle donne giudicate belle sono la pelle chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Secondo alcuni, però, capelli biondi e occhi azzurri sarebbero apprezzati essenzialmente perché si accompagnano di norma alla pelle chiara.
Ma qual è il vantaggio evolutivo della pelle chiara? La pelle è il più esteso organo del corpo umano ed è quello che più trasmette all'esterno informazioni importanti riguardanti lo stato di salute generale.
Attraverso una pelle chiara queste informazioni sono certamente più leggibili che non attraverso una carnagione scura, e dunque questo sarebbe il motivo evolutivo di tale preferenza.

Tanto forte è questo valore che comunemente si considerano attraenti le piccole vene azzurre che si intravedono sotto la pelle (non a caso in certe epoche storiche le donne si disegnavano delle vene azzurre sulle tempie e sul collo).

La pelle, inoltre, con l'età tende a scurirsi e questo sarebbe un altro motivo per preferire la pelle chiara, indizio di età giovane.

Infine, una caratteristica dei visi femminili considerati attraenti è costituita dai capelli, che devono essere folti, lunghi e luminosi. Una capigliatura lunga e folta non è solo testimonianza di un organismo attualmente sano, ma funge, per così dire, da "biografia sanitaria", è la prova di una lunga storia di salute. Per avere dei capelli lunghi è infatti necessario che lo stato di salute duri da parecchio tempo.




Quando si dice che un corpo è bello?



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Uno dei "corpi" più belli
del Tennis mondiale:
Maria Sharapova...

Nell'apprezzamento del corpo sono molto più numerosi i tratti che differenziano gli uomini belli dalle donne belle di quanto non siano i tratti che li accomunano.

Fra questi ultimi il più importante è la simmetria generale e il buon equilibrio dell'andatura.

Uno sviluppo simmetrico è infatti il segno più convincente di salute; oltre che una crescita fisiologicamente corretta, testimonia assenza di traumi passati e di inclinazioni patologiche future. Inoltre la simmetria segnala un fisico giovane (le asimmetrie sono sempre più frequenti con l'avanzare dell'età) e parimenti l'abilità sia a fronteggiare il lavoro che a prendersi cura della prole.

Veniamo ora alle differenze. Nel corpo delle donne il punto focale della bellezza è, da sempre, il punto vita, che deve essere sottile. :fu fi:

In realtà, ciò che importa è un rapporto ideale fra vita, fianchi e seno.
In questo rapporto sono tutti e tre gli elementi a contare, ma in special modo il rapporto fra la circonferenza della vita e quella dei fianchi, che è stato calcolato in media intorno allo 0,7. :ok:

Cioè nei corpi femminili considerati attraenti la vita dovrebbe misurare lo 0,7 della circonferenza dei fianchi.

I fianchi ampi costituiscono in modo diretto e visibile la prova della capacità di portare a termine una gravidanza.

Il seno turgido rimanda alla funzione dell'allattamento e in più assicura una provvista di risorse fisiche, allo stesso modo dell'adipe accumulato nelle parte alta delle cosce.

La vita sottile manda dunque due messaggi ugualmente importanti, uno percettivo, in quanto enfatizza il bacino e il seno, rafforzando i segnali di queste due parti del corpo, l'altro ripete invece il solito ritornello, così ammaliante per il maschio: «Sono giovanissima, non ho ancora avuto figli, è questo il momento migliore per concepirne uno».

Sì, perché è la donna nullipara, ovvero che non ha ancora avuto figli, ad essere sicuramente fertile.

Si è calcolato infatti che in epoche precedenti, quando i metodi anticoncezionali non erano né diffusi né affidabili, dal momento in cui aveva il primo figlio, fra gravidanze e allattamenti, una donna si ritrovava piuttosto raramente in uno stato di fecondità.



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Un esempio italiano di bellezza maschile:
Alessandro Gassmann

La snellezza del punto vita è un segno molto accurato anche per questo: nelle nullipare è decisamente più sottile, mentre s'ingrossa con l'età e con le gravidanze.

Un'altra caratteristica del corpo femminile attraente è la sottigliezza delle articolazioni, polsi e caviglie in particolare, e le ridotte dimensioni dei piedi. Questi sono tratti decisamente giovanili e come tali apprezzati per i due soliti motivi, che in questo caso convergono: tenerezza verso l'infanzia e attrazione per la giovinezza, periodo nel quale la fecondità è massima e sono massime le probabilità di partorire un piccolo in buona salute.

I corpi degli uomini per essere considerati belli hanno un imperativo categorico: devono essere alti, cioè più alti della media.

In generale, nelle dimensioni vistose risiede la chiave del bel corpo virile. L'altezza in primis, ma poi la larghezza delle spalle, la muscolatura sviluppata, il torace ampio, le gambe e il collo robusti, perfino le mani e i piedi di notevoli dimensioni sono elementi di attrattiva. Solo il bacino deve essere piccolo, stretto anche se muscoloso, per far risaltare meglio le dimensioni del torace, in modo da disegnare il caratteristico schema di un triangolo con il vertice in basso. Le spalle larghe sono particolarmente importanti per segnare il profilo ideale del maschio; non si tratta solo di muscoli, il torace ampio segnala infatti una maggiore capacità respiratoria. Non a caso le spalle imbottite, oppure sottolineate da spalline o da fregi vistosi, si trovano in tutte le divise militari e negli abiti maschili più formali.

A differenza delle donne, i peli nel corpo maschile non sono indesiderabili. Anzi, in punti strategici, come sulle spalle e sulla schiena, possono contribuire ad enfatizzare visivamente il volume complessivo del corpo e quindi ad aumentarne l'attrattiva.

Tutti questi tratti evocano forza, dominanza, potenza. Ma più che della potenza sessuale, che non è mai stata ricondotta a indizi leggibili percettivamente, si tratta di segni di potere sul gruppo, quasi il marchio del famoso maschio alfa, cioè dell'individuo fisicamente e socialmente dominante. Come avviene per il viso, anche i segnali di dominanza espressi dal corpo attraggono le femmine.





Bellezza e favoritismi



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Di fatto noi affidiamo d'impulso i nostri investimenti affettivi basandoci in gran parte sulle caratteristiche fisiche delle persone che incontriamo.
Ma quali sono i legami più forti instaurati fra caratteristiche fisiche e tratti personali? Come funzionano queste attribuzioni?
Mentre è banale osservare che si preferisce far spostare un tavolo a un giovanotto muscoloso piuttosto che a una signora sessantenne, qual è la strategia che ci guida quando privilegiamo un individuo bello per conferirgli compiti che in realtà non hanno niente a che fare con la procreazione?

La tendenza al favoritismo su base estetica pare sia adottata, certamente senza saperlo né volerlo, dalle madri di gemelli prematuri, quindi dalle incerte probabilità di sopravvivenza.

Si è visto, ad esempio, che il fratellino più bello riceve più cure, viene tenuto in braccio per più tempo e viene allattato più a lungo.

Sembra che qui sia in gioco una strategia per massimizzare il valore delle risorse profuse.
Infatti investendo energie nel bambino più bello, cioè in quello che sembra più sano, le madri si assicurano che il loro impegno abbia una maggiore probabilità di andare a buon fine.
Anche le mamme di un solo figlio, o figlia, inconsapevolmente, fanno delle sottili discriminazioni su base estetica.
Si è visto infatti che le mamme di neonati e infanti meno belli si lamentano di più per la stanchezza e la mancanza di sonno, nonostante tengano in braccio i piccoli per minor tempo.

I bambini meno belli vengono poi considerati di carattere più difficile fin da piccolissimi (poi, crescendo, verranno considerati più spesso indisciplinati e ribelli). Insomma, dalle numerose ricerche condotte in questo campo non risulta affatto confermato il vecchio adagio dello :rofl: "scarafone bello a mamma sua".



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Un'immagine di rarà beltà:
Blanka Vlasic, l'atleta considerata
tra le più belle delle Olimpiadi di Pechino 2008
in un gesto atletico assolutamente straordinario...

Anche nella scuola i bambini e le bambine belli si trovano avvantaggiati con coetanei e insegnanti.
Hanno infatti più amici, si trovano spesso a ricoprire posizioni di leader nel gruppo, vengono aiutati più spesso dai compagni nei compiti in classe.
E gli insegnanti premiano i più belli con maggiore indulgenza, ad esempio dando in media voti più alti e scusando le loro impreparazioni o insubordinazioni. Si è visto che i bambini meno belli hanno dei tratti del viso, e talvolta del corpo, che li fanno sembrare più grandi della loro età, come un naso più grande o una carnagione più scura. Una conseguenza di questo fatto è che gli insegnanti tendono inconsapevolmente ad attribuire loro un'età e una maturità maggiore di quella media per l'età.

Dunque questi bambini meno belli e dall'aspetto più adulto suscitano aspettative non realistiche. Gli insegnanti si attendono da loro un comportamento più responsabile, vengono delusi da un atteggiamento ancora infantile e allora li puniscono più severamente.

A partire dagli anni Settanta sono state condotte moltissime ricerche sui temi più disparati relativi alla bellezza, in special modo sull'attribuzione di caratteristiche psicologiche, sull'attività lavorativa e sessuale, sugli atteggiamenti suscitati negli altri, sui destini personali e sulle infinite altre ricadute.

Per sintetizzare il senso di una gran mole di dati, si può dire che le persone belle vengono giudicate migliori della media in tutto, dal carattere alle attitudini specifiche, vengono assunte al lavoro prima, guadagnano di più.
Negli USA si è visto, ad esempio, che l'altezza degli uomini correla con l'ammontare del loro stipendio, il che vuol dire che, in media, gli uomini più alti ricoprono delle posizioni economicamente più vantaggiose. :hmm:



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Bellezza e autostima al top:
Gisela Dulko...
... E poi non ditemi che il tennis
non è un sport bellissimo... :lol:

Se sono donne si sposano prima e con un partner più desiderabile della media, se si cacciano nei pasticci vengono trattate con più indulgenza da vigili urbani, poliziotti e giudici.

Un fenomeno veramente singolare riguarda lo spazio personale. Si sa da tempo che ogni persona ha diritto a un proprio spazio personale, cioè a quell'area attorno al corpo che gli altri non invadono, tenendosi spontaneamente "a debita distanza".

Questo spazio varia da cultura a cultura, per esempio è minore nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo mentre è più esteso nei paesi scandinavi. Anche all'interno dello stesso gruppo si fanno però delle differenze: alle persone più alte viene attribuito uno spazio personale maggiore e la gente tende ad avvicinarsi un po' di meno.

Orbene, una ricerca condotta in modo molto realistico, cioè osservando minuziosamente le persone che si incrociavano lungo i marciapiedi, ha mostrato che anche alle persone più belle viene riconosciuto questo privilegio. In altre parole, fin dal primo sguardo (come si è detto, la percezione della bellezza è istantanea) una persona bella suscita un alone di rispetto, se non proprio di riverenza, per cui le si fa largo.

Attenzione, però: nonostante tutto questo, le persone belle non sono né più felici della media, né godono di un più alto grado di autostima. Come conciliare questi dati con gli infiniti vantaggi di cui i belli e le belle hanno goduto e godono?

Diversi studi hanno così svelato che si è felici quando ciò che si ha è all'altezza della proprie aspettative e dei propri desideri. Ora, siccome una persona bella ha in genere un livello di aspettativa più elevato della media, la propria situazione, al confronto, non appare particolarmente rosea.

L'autostima nasce e si conserva quando si possono attribuire a se stessi in modo stabile dei tratti e dei comportamenti desiderabili o buoni. La bellezza invece è vissuta, e giustamente, come un dono della sorte, non un merito, né tantomeno un bene duraturo. Anzi... :)



:saluto:




Articolo Originale di
Valentina D'Urso



Edited by filokalos - 24/5/2013, 21:00
 
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Suocerissima
view post Posted on 15/2/2011, 15:45     +1   -1




A niente,non serve proprio a niente.

Vabbè che oramai si sa che gli unici a mandare avanti il mondo sono il sesso e gli ormoni.

L'unica cosa che mi rende felice è il fatto che prima o poi tutti invecchieranno e diventeranno brutti come la fame,con i seni svuotati/cadenti,con il sedere basso,con le rughe e la pelle aggrenzita e il grasso sui fianchi,pancia e cosce...E chi vorrà fare qualche artificio per sembrare più giovane irrimediabilmente e senza la sua consapevolezza non farà altro che rendersi ridicolo e inopportuno.

-Vostra Suocera.
 
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1 replies since 9/11/2010, 10:57   4526 views
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