Un ritratto di Josephine
accanto ad una pianta di Angelonia
Nuova sul mercato, l'Angelonia è una di quelle piante che d'estate fioriscono con eleganza e discrezione. Alta non più di una trentina di centimetri, crea una macchia in varie sfumature, dal blu al lilla al rosa e al bianco.
Fu individuata e descritta per la prima volta da Alexander von Humboldt nel viaggio che fece tra il 1799 e il 1804 dal Messico al Brasile, con il botanico belga Aimé Bon-pland, il quale, al ritorno, fu nominato dalla moglie di Napoleone, Josephine, curatore del suo magnifico parco botanico al castello di Malmaison, a Rueil, non lontano da Parigi.
Napoleone era impegnato nella campagna d'Egitto, e lei ricreava in Francia la Martinica, sua terra d'origine, riempiendo il parco di animali curiosi, dal cigno nero agli struzzi, come di rose (250 varietà), glicini, gerani e altre delizie, tra cui l'Angelonia.
Che fu ritratta, non dal grande Redouté (lui si concentrò sulle rose) ma da un suo allievo, Pancrace Bessa, nel 1835.
Gli inglesi, i belgi e gli olandesi divennero poi pratici nella coltivazione dell'Angelonia; sapevano che voleva molto sole e una buona umidità del terreno, che doveva essere leggero, ben drenato e possibilmente acido.
Nei cottage garden, nelle verande, nelle bordure miste, piene di semi di Angelonia, messi con pazienza all'inizio della primavera, sei settimane più tardi sarebbe cominciata la fioritura.
Ma le mode passano, la pazienza dei giardinieri diminuisce e l'Angelonia è trascurata ogni anno di più, finché ora, sotto il nome di Angelonia Serena Mix, ne ricompaiono i semi in bustina.
Li troverete più facilmente in rete che dai nostri distributori, ma li troverete. E se dedicate loro anche un solo vaso non ve ne pentirete. L'anno prossimo sarete in grado di ricominciare la semina da soli.