Tina Modotti
Vedere la foto dentro di sé prima di scattarla.
Usare l’apertura minima del diaframma per ottenere la massima profondità di campo.
Raccontare la realtà curando la tecnica.
In poche parole un buono scatto dipende dalla precisione dell’immagine.
Con questi semplici principi, il fotografo americano Edward Weston, nato nel 1886 e scomparso nel 1958, non solo ha influenzato la fotografia del Novecento, ma ne è considerato un precursore e il fondatore.
In una recente mostra a Londra, alla Chris Beetles Gallery, dall’8 al 25 settembre di quest'anno, si sono potute ammirare alcune delle 37 foto concesse dagli eredi.
In mostra, immagini realizzate direttamente dai negativi originali e stampate dal figlio Cole Weston, anche lui ormai scomparso, fotografo, tra l’altro per “Life”, nonché assistente del padre negli ultimi 12 anni della sua vita.
Muro di Berlino: La costruzione
Giles Huxley-Parlour, il direttore del dipartimento fotografico della Chris Beetles Gallery, ha dichiarato:
«Edward Weston è stato il primo a concepire una fotografia cruda. I grandi maestri come Ansel Adams e Henri Cartier-Bresson ne sono stati direttamente influenzati, ma chiunque faccia questa professione non può prescindere dal suo insegnamento».
Fu uno dei massimi esponenti della “straight photography”.
Weston, nato nell’Illinois, si trasferì presto in California, e ha cominciato a fotografare a 16 anni con una Bull’s Eye 2 regalatagli dal padre. Iniziò come ritrattista.
Se poi si arriva a tempi più recenti non è sbagliato confrontare il suo lavoro con quello di Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Bruce Weber e Peter Lindbergh.
E se da ragazzo era stato attratto dall’effetto “flou” tipico degli albori di Hollywood, si convertì presto al rigore in nome di un’idea ancora valida: raffigurare la natura e la vita con quella verità che diventa purezza.
Leggendarie le nature morte come il peperone, la foglia di cavolo, la conchiglia, la melanzana...
Eggplant on Plate
Nessuno come lui ha saputo curare infatti l’equilibrio tra luce e forma. I paesaggi tolgono il fiato come le dune del deserto della serie “Oceano” realizzate in California.
"Dunes" - Serie "Oceano"
Ma più di tutto hanno fatto storia e scandalo i suoi nudi di donna. In molti ricorderanno le sue modelle, sensuali e provocanti.
Tina on the Azotea with kimono (1924)
È passata alla storia della cultura (e del costume) la nudità di Tina Modotti, la sua musa, fotografa anche lei e sua amante.
Nudo sulla sabbia
Alcuni critici paragonarono quella foto alla “Maya Desnuda” di Goya. Weston comunque non smise mai di fotografare le donne che amava e basta pensare al “Nudo sulla sabbia”, dove a posare è stata la sua seconda moglie Charis Wilson.
