Il Cecchini - Ristorante offre una cucina creativa, di grandissima qualità, ricercata e originale a base di pesce freschissimo.
C’è il bistrot per pranzi veloci ma con carta originale e stimolante.
Non manca una sala elegante con un bel camino e apparecchiature di pregio
Presente e premiato dalle più importanti guide gastronomiche (Michelin, Gambero Rosso, Veronelli, L'Espresso...) il Ristorante accoglie i suoi ospiti in due deliziose salette o nella sala bianca accanto alla preziosa e affascinante cantina o nella terrazza esterna...
Primo in Italia viene ospitato l’esclusivo Privé Dom Pérignon dove si stappano flaconi riservati a chi li merita e può permetterseli.
Ricchissima la cantina dove dominano Champagne e spumanti.
Ed ancora il dehors per le cene estive e 30 camere di buon livello.
Ma c’è, soprattutto, una seria e varia cucina di pesce.
Difficile resistere ai mille peccati di gola fino alle 24.00: i cicchetti, sempre diversi a base di pesce, il crudo di pesce, le ostriche, l'esclusiva dei piatti di alta cucina presentati su un raffinato vassoio.
Il mare non è lontano dal Cecchini e Marco Carraro con la sua squadra brillantemente anima questa piccola e poliedrica cattedrale del gusto, in mezzo alla campagna della frazione Cecchini di Pasiano, un quarto d’ora da Pordenone.
Giusta la formula, che piace e funziona offrendo opportunità per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Al bistrot si apprezzano:
- “cicheti” (così come scritto sul menù... ) ,
- ostriche, crostacei, molto pesce crudo,
- una divertente panoplia di “suschi” (scritto proprio così ) solo la sera e non solo di pesce,
- il “Fisch (altra libera licenza) & Chic”
L’astice è il piatto più caro, a 23 euro, il generoso menu degustazione costa solo 37 euro.
Al ristorante la carta è più articolata, ampi capitoli sono dedicati alla cucina non cucinata, ai classici (da manuale la granseola al naturale e la “polenta e pesce”), alle paste fresche e secche, al pesce del giorno.
Ci sono spunti innovativi: il “fois” (sic) gras s’accompagna a crostacei e pesci, le verdure di stagione fanno corona a spigole, rombi e scampi, il “trighetto” abruzzese (pasta a sezione triangolare) si sposa bene con i gamberi rossi e il cipollotto, il fritto è un trionfo fragrante e regale, fra gli ottimi dolci è leggerissimo e squisito il tiramisù...
Insomma tutto gira a dovere al Cecchini, compreso il servizio puntuale, preciso, in souplesse.
Rilievi? A qualche piatto farebbe bene un po’ più di mordente, che in nulla disturberebbe l’eccellenza dei prodotti impiegati.
E poi i tanti, troppi errori nelle carte dei cibi e dei vini.
Ma sia chiaro: ce ne fossero di posti gestiti con tanta convinzione e tanto impegno.
Menu, di piatti veri e non di assaggini, a 95 e 125 euro, alla carta 70-80.