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L'Ossigeno ti fa bella

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view post Posted on 10/12/2010, 11:44     +1   -1
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L'Ossigeno ti fa bella

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Somministrato ad alte concentrazioni
è capace di rigenerare la pelle e ridurre le rughe.
Dai laboratori arriva una nuova
generazione di prodotti anti-age...





Ossigenare e far respirare: è la scoperta anti-età dell'anno. E sull'ossigeno si stanno focalizzando le ricerche di università e industrie per la messa a punto di innovativi rimedi anti-invecchiamento. :ok:

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In natura stabile, l'ossigeno col calore e con l'umidità diventa altamente volatile e i dermatologi lo hanno fino a oggi preso in considerazione più che altro perché coinvolto nella formazione dei radicali liberi e quindi come una delle cause dell'invecchiamento.
Ma a cambiare le carte in tavola sono ora alcuni studi che dimostrano come, se somministrato puro e concentrato, l'ossigeno sia capace di attenuare nettamente le rughe e di evitare che ne compaiano di nuove; e sia ancor più efficace se i segni dell'invecchiamento sono dovuti all'esposizione ai raggi solari, in particolare gli ultravioletti di tipo B con una lunghezza d'onda dai 280 ai 315 nanometri, quelli responsabili di scottature, rughe comuni e cancro cutaneo.


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Come questo accade lo spiegano i ricercatori del laboratorio di Scienza della plasticità dei tessuti dell'Università di Tokyo in uno studio pubblicato sull'American Journal of Physiology che dà conto di un esperimento di iperos-sigenazione di un gruppo di topolini, precedentemente sottoposti alle lampade di raggi ultravioletti di tipo B, in una camera iperbarica al 90% di ossigeno.

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Shigeo Kawada

Confrontate con un altro gruppo di topi solo esposti alle lampade solari, le cavie iperossigenate hanno mostrato una cute meno danneggiata. Shigeo Kawada, che ha diretto la ricerca, ha precisato:«L'esposizione all'ossigeno iperbarico aumenta la tensione di ossigeno dermico di circa dieci volte rispetto al gruppo di controllo. L'esposizione ai raggi ultravioletti accresce notevolmente la comparsa di rughe e ¡spessisce la pelle, l'ossigeno invece riporta la situazione a uno stato di normalità già dopo un paio di ore di trattamento. A livello molecolare abbiamo osservato anche che l'ossigeno riduce le capacità degli ultravioletti di modulare alcune molecole coinvolte nello sviluppo dei tumori, come il fattore di crescita vascolare, il Vegf, l'an-giogenesi e alcune metalloproteine coinvolte nei processi cancerosi». L'obiettivo di studi di questo genere è arrivare a trovare il modo di somministrare ossigeno in alta concentrazione alle cellule per ringiovanirle.Annota lo studioso giapponese: «Noi abbiamo fatto inalare agli animali l'ossigeno di modo che raggiungesse tutte le cellule del loro corpo. Ora vogliamo andare a vedere se lo stesso effetto si ottiene nell'uomo, a tarare le dosi e a valutare quali e quanti sono i rischi che le ossidazioni, innescate dall'unione dell'ossigeno con altre sostanze chimiche presenti nell'organismo, potrebbero provocare».



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Iniezione di acido ialuronico

Se le sperimentazioni in corso avranno buon esito, c'è da aspettarsi che arriverà un'altra generazione di creme anti-età che sfruttano in maniera più precisa e potente le virtù dell'ossigenazione della pelle. Perché ci sono già sul mercato trattamenti all'ossigeno iperbarico con effetto rassodante e ringiovanente, ma si tratta di rimedi cosmetici, non di cure mediche: si chiamano "infusioni" perché sieri e liquidi antirughe, contenenti acido ialuronico, antiossidanti e vitamine sono sparati nella pelle dall'ossigeno ad alta pressione.



Nessuna camera iperbarica allo scopo, ma un apposito aerografo, simile a una penna, che emette ossigeno a pressione e inietta le sostanze attive in profondità, senza aghi o rischi per la salute. Nei trattamenti però, l'ossigeno è considerato come un veicolo e non come una sostanza attiva. La messa a punto di pomate dermatologiche all'ossigeno sarà invece una strada medica per curare la pelle e per mantenerla giovane.



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La struttura del VEGF
(Vascular Endothelial
Growth Factor=
Fattore di crescita
vasculo-endotiale
)

Antonio Costanzo, direttore del laboratorio di Skin Biology della clinica dermatologica dell'università di Roma Tor Vergata, seguendo studi mirati a scardinare quei meccanismi avviati dai raggi solari che interferiscono sulle proteine della pelle e innescano i processi di invecchiamento precoce e di formazione dei tumori, ha commentato:
«La scoperta è sorprendente. Lo studio giapponese ci dice che l'ossigeno limita l'invecchiamento cutaneo perché riduce molti effetti che gli ultravioletti hanno sulle cellule e sui tessuti, rallentando in particolare l'azione delle metallo-proteinasi e coinvolti nell'infiammazione e nella proliferazione delle cellule tumorali. Si dovrà poi valutare la dose utile di ossigeno per penetrare nel citoplasma delle cellule. Penso che entro un paio di anni saranno disponibili pomate ossigenate efficaci per la pelle».



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Crème Parfaite di Carita (270 euro)
con complesso oleoso in gel, ricco
di peptidi e glucosio cui si aggiungono
vitamine A ed E, arnica montana e lecitina di soia
per neutralizzare i radicali liberi.

Lo sforzo da fare ora è riuscire a emulsionarlo in creme ad alta tensione perché sia efficace. La cute non è affatto una barriera impenetrabile ed esistono vari veicoli in grado di oltrepassare i suoi strati, basti pensare che ci sono molti studi per formulare i vaccini in crema.

In attesa che l'ossigeno iperbarico diventi un principio attivo per pomate e creme anti-età, le grandi aziende hanno messo a punto diversi cosmetici che sfruttano l'ossigeno a scopo soprattutto rimodellante, tonificante, anticellulite ed antirughe.

Come spiega Carla Scesa, docente di Cosmetologia alla facoltà di Farmacia dell'Università di Siena: «Questi cosmetici non contengono ossigeno puro ma sono soprattutto oli vegetali, cosiddetti ozonizzati, cioè trattati con ozono e stabilizzati perché l'ozono è altamente instabile in natura. Sono battezzati col nome di ozonidi e vantano proprietà riparatrici e rigeneranti del turn over della pelle. Non solo: sono già disponibili anche alcuni composti fluorurati che, in laboratorio, favoriscono lo scambio di ossigeno. Tutte sostanze interessanti, che necessitano ancora di un approccio sperimentale e di una verifica di attività sulla pelle».

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Masque Précieux di Bulgari (95 euro)
ad azione detossinante. Caricandosi
di ossigeno, si autorigenera,
regalando alla pelle un momento
di totale relax.

Chi invece promette di avere ideato la prima crema all'iperossigeno che combatte l'invecchiamento senza l'aggiunta di alcun dispositivo è Aharon Grossman, vice presidente della Oxygen Biotherapeutics, società fondata nel dopoguerra da Lealand Clark, un biochimico di New York che lavorò a lungo con i sensori per misurare l'ossigeno disciolto nei fluidi, impiegò i perfluorocarburi (Pfc) per trasportare l'ossigeno e inventare il sangue artificiale.
Clark formulò così l'Oxycyte, un liquido ricco di ossigeno ma poi abbandonò l'idea.



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Ora la società, diretta da Grossman, riscopre l'Oxycyte per l'estetica.

A raccontare la storia è la rivista più autorevole in ambito cosmetologico, la statunitense Cosmetic & Toiletries sulla quale Grossman spiega:


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Grazie al brevetto O2 Fix System
che cattura, stabilizza e trasporta
ossigeno, Skin Therapy Anti-Ageing
Oxygen Eye Care
di Lancaster
(35 euro) riduce occhiaie e gonfiori
stimolando la micro-circolazione.


«I Pfc sono molecole resistenti al calore e molto stabili. La pelle ha bisogno di ossigeno per tutti i processi metabolici ed è noto che la cute invecchiata non è più bene ossigenata. Abbiamo messo a punto un gel topico contenente Oxycyte, cioè perfluoro-t-butilci-clohexane, in grado di portare ossigeno sei volte concentrato e altamente stabile fin negli strati profondi del derma. La nostra formula contiene tensioattivi, acqua e una piccola percentuale di Pfc, il resto è coperto da brevetto.»

In attesa di spalmare le creme all'ossigeno iperbarico, comunque, il monito degli specialisti è principalmente uno: evitare di esporsi al sole.

Come rammenta Zoe Diana Draelos, presidente dell'American Academy of Dermatology e guru della cosmeceurica:
«La regola più efficace per combattere l'invecchiamento della pelle è proteggersi dal sole.
A tutt'oggi l'80% dei cosmetici ha ingredienti comuni come sostanze idratanti, dalla paraffina al silicone; umettanti come la glicerina, una ampia varietà di filtri solari e una grandissima quantità di derivati botanici ad azione antiossidante.
Se le sostanze naturali riscuotono il maggiore successo di pubblico perché possiedono molto appeal, va riconosciuto che i veri composti antietà biologicamente attivi restano i filtri solari».



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Oxygen Detoxifying Masque della linea Peter Thomas Roth Clinical Skin Care (68 euro)
con perossido di idrogeno al 3%, ossigena e ripara le cellule epiteliali che hanno subito i danni del sole,
del fumo e dello stress. :)



I dermatologi lo ripetono fino allo sfinimento: proteggersi dal sole è la prima regola per mantenersi giovani. Ma non è l'unica, come precisa anche Antonio Costanzo: «Per combattere lo stress ossidativo cellulare ci sono alcuni ingredienti la cui efficacia è stata dimostrata anche per via topica, come i poiifenoli, i retinoidi e i derivati della vitamina A».
E tra profumeria e farmacia, l'offerta abbonda. ;)






Articolo Originale di
AGNESE FERRARA



Edited by filokalos - 15/7/2011, 19:22
 
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