Apre il 1° giugno il Royal Mansour, resort da mille e una notte, proprietà del re del Marocco.
Se il Marocco punta a diventare la patria del turismo di élite, il re Mohammed VI sta facendo la propria parte.
Inaugurerà l'atteso Royal Mansour costruito nel centro antico di Marrakech, proclamato dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità.
Il Re del Marocco, Mohammed VI
Il sovrano, considerato da molti un modernizzatore, non ha badato a spese, anche se sui costi effettivi del faraonico progetto regna un fitto mistero.
Il complesso di tre ettari e mezzo, concepito come una tipica medina araba, dispone di 53 riad, le tradizionali case marocchine con patio, fontane e giardino interno, terrazze con piscina, camino e vista sulla catena montuosa dell'Atlante.
Per un totale di 78 camere da letto con un piccolo esercito di maggiordomi, camerieri e addetti al servizio in stanza a disposizione degli ospiti ventiquattro ore su ventiquattro.
Gli spazi extralusso oscillano tra i 130 e i duemila metri quadrati e sono arredati con materiali preziosi e oggetti di alto artigianato, nel rispetto dello stile antico con suggestivi innesti contemporanei. Ma non basta. La sontuosa spa marocchina, ricavata da un edificio di 2.500 metri quadrati, dispone di hammam, fitness center, piscina, centro massaggi e trattamenti benessere di ogni genere.
Yannick Alléno, lo chef parigino
dell'Hotel Mansour
Ristorazione
La struttura include due ristoranti, sapientemente gestiti da Yannick Alléno, chef parigino con tre stelle Michelin: il French Gastronomic, che offre una raffinata cucina francesce, il Moroccan Gastronomic, che reinterpreta la tradizionale cucina marocchina, e La Table che offre colazioni, pranzi e cene à la carte. Ad essi si aggiungono il bar nella hall e la sala con raffinati sigari, liquori e tè.
Divertimento e salute
L’autentica spa marocchina si sviluppa su 2.500 m2 e offre trattamenti di bellezza e centro fitness.
Piscina al coperto, piscina esterna e piscina per bambini. Mini club. Galleria d’arte e biblioteca.
Servizi
Sale meeting e banchetti. Rete wi-fi disponibile in tutte le riads e nelle aree comuni.
La piscina dell'Hotel
La Mamounia
Il Marocco, eletto migliore destinazione golfistica dell'anno dall'International Golf Travel Market, nei primi tre mesi dell'anno ha registrato un incremento di arrivi dall'Italia del 15% rispetto al 2009, con un picco del venti a Marrakech. In tempi di crisi, quasi un record.
Ma l'obiettivo di Mohammed VI, spostato dal 2010 al 2012 per effetto della débacle dell'economia mondiale, è davvero ambizioso: dieci milioni di turisti l'anno.
Ora, dopo la riapertura del leggendario hotel La Mamounia, il buen retiro per celebrities di ogni epoca ristrutturato dall'architetto e designer Jacques Garcia, l'antica città dei quattro colori si arricchisce di un nuovo punto di riferimento per i giramondo del jet set internazionale.
Pronti a sborsare cifre astronomiche: per una notte al Royal Mansour si parte da un minimo di millecinquecento euro per il riad con la camera da letto da 150 metri quadrati, per arrivare a 30 mila per il riad d'Honneur di duemila metri quadrati con quattro stanze, più grande di due campi da calcetto.