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Bit.fall - La società liquida siamo noi

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view post Posted on 8/8/2010, 09:44     +1   -1
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Bit.fall - La società liquida siamo noi




“Bit.fall”, installazione realizzata da Julius Popp,
è costituita da una serie di valvole da cui cadono
piccole gocce d’acqua una dopo l’altra.
Come pixel su uno schermo, visualizzano
- sospese nell’aria - parole leggibili per un istante.
Un algoritmo individua le parole in tempo reale sul Web.
.



L'esperienza artistica di Julius Popp si muove sul confine tra arte e scienza.

Le sue idee sono il frutto della collaborazione con rinomati istituti di ricerca come il Massachusetts Institute of Technology o il Fraunhofer Institut.

Punti centrali della sua opera sono le interazioni tra sistemi complessi, il lavoro sulla parola e la ricerca di singoli concetti da estrapolare dal loro contesto originale.

L'installazione bit.fall si basa su un dispositivo formato da una serie di innumerevoli valvole, da cui cadono piccole gocce d'acqua a breve distanza l'una dall'altra.

Ne risultano parole ed immagini che "piovono" verso il basso, accelerando per gravità fino a scomparire nell'impatto con un vassoio a pavimento.

Come i pixel su uno schermo, esse visualizzano singole parole leggibili solo per un istante sospese nell'aria.

Subito dopo tornano a essere gocce destinate a raccogliersi nel bacino che alimenta il circuito.




L'artista Julius Popp
stilizzato dalla sua stessa
istallazione

Non è tuttavia l'artista ad aver stabilito le parole che vengono visualizzate.
Un algoritmo di ricerca consente di individuare in tempo reale, tramite una connessione diretta a Google News, le parole chiave più rilevanti, che vengono trasmesse al circuito e sono visualizzate per un attimo con la caduta delle gocce d'acqua.

Ogni concetto diviene paradossalmente rilevante e irrilevante allo stesso tempo, oggetto di uno stupore momentaneo di chi legge.

Ognuno di questi è infatti destinato ad apparire soltanto come una parola decontestualizzata, che lo spettatore può visualizzare solo per un istante prima che compaia la parola successiva, all'interno di un processo continuo che non ha né inizio né fine.

L'autore descrive Bit.Fall come "metafora dell'incessante flusso di informazioni cui siamo esposti".

Popp riflette così sul tempo accelerato, liquido, nel quale l’onda delle informazioni appare e scompare senza sosta, senza darci il tempo di elaborarla.






Il dispositivo a "gocce"
dell'istallazione "Bit.fall"

Il titolo bit.fall evoca da una parte l'immagine di una cascata naturale e dall'altra il gergo dell'informatica (il bit è la cifra binaria che misura l'informazione del computer).

L'acqua è un elemento fondamentale che, secondo le più recenti ricerche, ha la capacità di memorizzare sostanze e frequenze con cui entra in contatto.

Le informazioni relative alle sostanze rimangono impresse nella struttura molecolare dell'acqua, per poi dissolversi per effetto del flusso energetico e del movimento. Anche la sfera acustica ha un ruolo importante nell'opera.

La cascata crea un sottofondo sonoro che sembra riprodurre il mormorio ininterrotto del flusso di informazioni e che ricorda, amplificato, il suono prodotto dal sangue che pulsa nelle vene e nelle arterie.

Il rumore astratto dei dati diventa così un'esperienza fisica, messa a disposizione dei nostri sensi. bit.fall si pone come metafora del flusso inarrestabile di dati nell'odierna società della comunicazione accelerata e continua, fatta di costanti aggiornamenti.

Nuove parole chiave vengono visualizzate di continuo per poi scomparire nella marea montante delle informazioni alla quale lo spettatore è esposto incessantemente.

Chi vuole stare al passo con la società tecnologica deve confrontarsi con la rapidità del flusso dei dati messi a disposizione dalla rete e lasciarsi trasportare dalla corrente della comunicazione. Non c'è tempo per le pause: chi si ferma è perduto.





Spesso l'arte, proprio in quanto svincolata dai compromessi con realtà, committenza, esigenze di budget, mercato, rispondenza alla funzione rispetto alle discipline "sorelle" del design e dell'architettura, dimostra di saper guardare molto più avanti. :bravo:






Dal Web



Edited by filokalos - 8/8/2010, 11:17
 
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roberta serenari
view post Posted on 8/8/2010, 16:49     +1   -1




...non lo conoscevo...molto curioso e interessante...
certo è Arte e Scienza insieme...!
 
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1 replies since 8/8/2010, 09:44   443 views
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