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Il caso Thomas Mantell

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view post Posted on 25/3/2010, 22:34     +1   -1
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Il caso Thomas Mantell

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Dimensione Ignoto

L'ufologia lo ricorda come il primo vero cacciatore,
il pilota intrepido che con il proprio aereo
si gettò all'inseguimento di un UFO.
A costo della propria vita...




Maysville, Kentucky, 7 gennaio 1948, ore 13.00



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La Kentucky Highway Patrol, la polizia stradale dell'omonimo Stato americano, segnala numerosi avvistamenti di un oggetto volante non identificato diretto a ovest, secondo una rotta incostante.

La vicinanza di Fort Knox, il grande deposito di oro degli Stati Uniti, impedisce di trascurare l'episodio e, così, viene immediatamente allertata la base aerea di Godman Field.



Godman Field, Kentucky, ore 13.20



Nel cielo azzurro velato di foschia, il misterioso oggetto volante viene avvistato anche dal comandante della base aerea e da parecchi altri testimoni.

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L'UFO viene descritto come un cono gelato rovesciato.
Alle 14.45 una squadriglia composta da tre Mustang F51 dell'aviazione raggiunge la base.
Il comandante chiede loro di investigare sul fenomeno.
Gli apparecchi restano in volo e si dirigono con circospezione verso il misterioso oggetto.
Il capitano Thomas Mantell, leader della squadriglia, segnala alla torre di controllo di aver avvistato l'oggetto volante, che descrive come "metallico e di proporzioni gigantesche".



A 7.000 metri sopra Godman, ore 15.15



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Da uno degli aerei, il tenente Hammond informa il capitano che a loro risulta impossibile continuare l'inseguimento.
Mantell li congeda, rispondendo che intende proseguire da solo per vedere l'UFO da vicino.
I due aerei obbediscono e virano verso la base, perdendo di vista il leader della squadriglia.
La torre di controllo di Godman Field non riceve più alcun segnale.
Come si stabilirà in seguito all'esame dell'orologio di Mantell, fermo all'ora dell'impatto, l'incidente sarebbe avvenuto alle ore 15.18.



Franklin, Kentucky, 7 gennaio 1948, ore 17.00



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Il capitano
Thomas Mantell

La spedizione di ricerca, partita dopo l'interruzione dei contatti, localizza i resti dell'F51 nei pressi di una fattoria. Il corpo del pilota è ancora a bordo.
Si pensa che Mantell abbia perso i sensi in volo e che l'apparecchio abbia proseguito l'ascesa fino a 9.000 metri per poi precipitare.
La struttura avrebbe ceduto disintegrandosi in aria, dopo che il capitano, rinvenuto, cercava disperatamente di riprendere quota. Molti anni dopo, la USAF dichiarerà che quel giorno erano stati lanciati diversi palloni sonda Skyhook e che uno di questi sarebbe stato scambiato per un UFO.
Tuttavia, il dubbio che Mantell sia stato abbattuto da un vero disco volante permane.



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L'Enigma di Godman



Per molto tempo l'Aeronautica statunitense ha attribuito i ripetuti avvistamenti di UFO, succedutisi prima nel Kentucky e poi nel Tennessee il 7 gennaio 1948, a un'errata interpretazione di un normalissima fenomeno celeste: l'apparizione del pianeta Venere.

Senonché, le condizioni di foschia di quel giorno non avrebbero permesso né la visione di Venere, né un equivoco così clamoroso.

Se in quel momento il pianeta si fosse trovato effettivamente in una posizione favorevole, sarebbe stato tuttavia difficile vederlo come qualcosa di più grande di una capocchia di uno spillo e tanto meno inseguirlo, come fece invece Mantell, che lo descrisse come un grande oggetto metallico.

Per questo l'aviazione ha preferito modificare la sua versione dei fatti, rivelando che all'epoca furono lanciati in quell'aerea palloni Skyhook.




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Edited by filokalos - 5/4/2010, 08:54
 
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