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Potenza dell'Energia sotterrata: la Geotermia a bassa entalpia

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view post Posted on 24/2/2010, 18:38     +1   -1
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Potenza dell'Energia sotterrata



La Geotermia a bassa entalpia



Energia e calore da prendere sotto terra
Nell'’hinterland milanese sta per nascere
il più grande impianto geotermico
mai realizzato in Italia:
servirà oltre 100 appartamenti




A Vignate, piccolo comune dell’hinterland milanese, verrà realizzato un impianto geotermico che costituirà la principale risorsa energetica del complesso residenziale realizzato da Vismara srl, una piccola azienda di costruzioni.
Sarà il più grande impianto ad uso residenziale mai realizzato in Italia. Un'opera da circa un milione di euro, con una potenza di 600 kw, capace di climatizzare oltre 100 appartamenti. Che non avranno più bisogno di caldaie a gas, né di impianti per l’aria condizionata.

Iniziativa analoga (da 400 kw) viene portata avanti a Torino, sotto la collina di Superga. E in effetti il potenziale c’è: due terzi del sottosuolo italiano presentano un flusso di calore costante ed è quindi un territorio adatto a un tipo di geotermia che sfrutta temperature non altissime (cioè tra i 40 gradi e i 100 gradi) e che è praticamente alla portata di tutti.

Si tratta di poca cosa, se si pensa ai passi da gigante che altri settori della scienza, in particolare in tema di energia, hanno compiuto nell’ultimo secolo. Il basso costo dei combustibili fossili ha di fatto frenato la ricerca e lo sviluppo di fonti di energia alternativa ma ora, a fronte degli scenari che si aprono (secondo gli ottimisti il picco mondiale di produzione di petrolio verrà raggiunto tra il 2035 e il 2040, dopodiché comincerà la discesa della curva verso l’esaurimento della materia prima; per non parlare dell’inquinamento), si sta cercando di recuperare il terreno perduto sfruttando le nuove tecnologie.





Piccola come il settore della geotermia a bassa entalpia, variante rinnovabile che, grazie ai vantaggi per ambiente e portafoglio, sta iniziando a fare i primi proseliti anche in Italia.

Se le risorse di alta temperatura coprono solo l´1% del territorio (celebre la centrale di Lardarello, in Toscana), quelle a bassa temperatura, cioè sotto i 40 gradi, sono praticamente a portata di tutti.




Umberto Puppini

Umberto Puppini, membro del Consiglio Nazionale dei Geologi, spiega: «Il mercato della geotermia a bassa entalpia sta conoscendo un incremento notevole, nonostante non sia direttamente incentivato e nonostante le disparità normative che lo riguardano. Un terzo del nostro territorio è interessato da una significativa circolazione idrica sotterranea. Tutto il resto del sottosuolo presenta un flusso di calore costante».

Se si esclude il Trentino Alto-Adige, considerato l’antesignano dello sviluppo di questa tecnologia, è la Lombardia la locomotiva del mercato, seguita Emilia-Romagna, Liguria, Veneto, Toscana, Marche e Piemonte.


Il mercato della geotermia nel nostro Paese non è direttamente incentivato e, anzi, si riscontra una disparità di normative tali da rendere problematiche anche alcune delle procedure tecniche più semplici.
Ecco perché dopo un secolo, nonostante i passi avanti degli ultimi anni che vedono comunque l’Italia all’avanguardia grazie ai ricercatori privati, la geotermia resta ancora una fonte energetica di nicchia.
Alcuni dati ci illuminano invece sulla potenzialità di questo tipo di risorsa.
Il calore del pianeta raggiunge la superficie terrestre con una potenza media di circa 0,06 watt per metro quadrato. Se dividiamo la superficie dell’Italia per il numero degli abitanti risulta che ogni italiano “dispone” di circa 5.200 metri quadrati, dai quali ogni anno si sprigionano 2.700 kilowattora di energia termica: si tratta di una quantità importante, pari a quattro volte il consumo elettrico medio annuale di ciascuno di noi.



Si prevede una forte crescita del settore, tenuto conto del suo enorme potenziale. Oggi la criticità principale della tecnologia resta il costo elevato della fase di prospezione e sviluppo del terreno: essa può rappresentare sino a due terzi del costo complessivo. In ogni caso, fatti salvi gli impianti, il geotermico è il sistema di riscaldamento/raffreddamento più conveniente. Secondo un calcolo effettuato su di un edificio mediamente isolato, la bolletta energetica annuale vede questa classifica: riscaldamento geotermico/raffrescamento passivo 800 euro annui; metano/condizionamento tradizionale 2.100 euro annui; gasolio/condizionamento tradizionale 3.800 euro annui; gpl/condizionamento tradizionale 4.500 euro annui. Tenuto conto dei costi per la realizzazione di un impianto geotermico, l’ammortamento va dai quattro ai sei anni a seconda dell’immobile.



 
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